Foto
 

Presso Piazza Italia Rialto New Style potrete pranzare, cenare o semplicemente godervi un aperitivo o un gelato in qualsiasi momento della giornata. Nulla è lasciato a caso nella cura dei dettagli di ciò che gusterete. Claudio Arcorace vi accoglierà con umanità e vi orienterà al meglio per intraprendere un inedito “viaggio” di sapori dell’autentico Made in Italy che in un Paese come la Germania va preservato perché i ristoratori italiani devono difenderlo senza scendere a compromessi. Quando ciò accade è la qualità che va a di scapito di ciò che si offre. Ce lo spiega in questa intervista che ci ha rilasciato

Com’è nata l’idea di promuovere il Made in Italy in Germania?

Mio suocero è nel settore della ristorazione in Germania già da quaranta anni. Ci ha sempre tenuto a diffondere qui all’estero la vera cucina italiana non quella italianizzata che si trova ovunque e che spaccia per “italiano”, ciò che non è tale. Io invece ho sempre lavorato nel settore gelateria e insieme abbiamo fuso le nostre abilità e competenze per creare il Ristorante Rialto New Style.

Come definiamo la cucina del suo ristorante?

Innanzitutto mediterranea, frutto della combinazione di ingredienti genuini e freschi. Ci stiamo specializzando molto nel settore vegano che si sta molto diffondendo. Ci teniamo molto a promuovere attraverso le nostre ricette i prodotti tipici italiani provenienti da diverse regioni.

Foto
 
Foto

Secondo lei perché il Made in Italy ha molto successo all’estero?

Secondo me la cucina italiana non annoia mai. È una cucina semplice, essenziale, ma molto creativa. Non necessita di tanti ingredienti per creare nuove pietanze. A noi la fantasia e la creatività non manca mai. Fa parte della nostra italianità.

A quali prodotti Made Italy non rinuncerebbe mai?

Sono un fanatico dell’olio d’oliva. Non rinuncerei mai a questo prodotto come al caffè e alla pasta.

Cosa ci consiglia di mangiare?

Le nostre pizze con mozzarella di bufala sono molto richieste dai tedeschi perché sono genuine e hanno un sapore inconfondibile.

E la carta dei vini, come è strutturata?

Noi lavoriamo con vini italiani di qualità. Il vino è molto richiesto dai turisti che sono curiosi di avventurarsi nel culto del vino italiano. Richiesti sono il Nero D’Avola, il Primitivo di Manduria, il Brunello. Le richieste cambiano a seconda dell’accostamento coi piatti scelti. Noi orientiamo il cliente nella scelta giusta del vino, capace di potenziare i sapori delle pietanze che portiamo a tavola.

Per quanto riguarda la presentazione di un piatto, per lei quanto conta l’aspetto visivo?

Da uno a dieci, un bel dieci. Un piatto va mangiato prima con gli occhi, è inevitabile!!Ammalia il cliente e lo spinge ad assaggiare le novità.

Foto
 
Foto
 

Com’è cambiato nell’epoca dei social media il modo di promuovere il suo ristorante?

Noi utilizziamo molto Instagram e Facebook per postare le foto dei nostri piatti. C’è una bella affluenza di clienti che seguono i nostri social. Essi hanno sostituito efficacemente il tradizionale “passaparola”.

Un consiglio che darebbe a chi vuole intraprendere il suo stesso mestiere e promuovere il Made in Italy in Germania?

Puntare sull’autentico Made in Italy. Specializzarsi su un settore specifico della ristorazione e focalizzarsi su di esso fino in fondo senza scendere a compromessi.

L’aperitivo è il rituale più gettonato in questa estate 2019. Quali consigli darebbe per un aperitivo trendy?

Qui in Germania è molto amato l’aperitivo con l’Aperol Spritz e la birra. Noi lo accompagniamo con stuzzichini e tapas. Ciò è molto gradito. Negli ultimi anni abbiamo ottenuto un ottimo riscontro considerando che prima i tedeschi non conoscevano questo rituale di socializzazione.

Cosa contraddistingue i gelati del suo ristorante?

Sono gelati speciali che hanno alla base prodotti speciali e scelti con cura ed esperienza. Non si trovano da nessun’altra parte. Consiglio molto i gusti d’autore come Raffaello, Giotto, Toffee, Caramello, Nocciole tostate. I tedeschi amano molto le creme. Gradiscono di più i gusti innovativi rispetto a quelli classici.

Che tipo di atmosfera troviamo presso il suo ristorante?

Da noi troverete un ambiente rilassante, confortevole e classico. Il nostro ristorante è la meta di molti turisti, sia giovani che anziani. Siamo efficienti e professionali nel gestire qualsiasi tipologia di cliente. Soprattutto siamo attenti a soddisfare qualsiasi palato ed esigenza.

Foto
 
ID Anticintraffazione: 10097Mariangela Cutrone


Foto
notizie Le bellezze della Riviera Romagnola La Riviera Romagnola è il tratto di versante adriatico che va dal Delta del Po sino al confine marchigiano ed è sicuramente la zona con il maggior numero di imprese alberghiere, costituendo quasi un unico continuo agglomerato.
Foto
notizie La cassata siciliana Regina dei dolci, la cassata siciliana è famosa in tutto il mondo: un tripudio di dolcezza e di colori. Originariamente era un semplice dolce realizzato al forno e, per molto tempo, la sua ideazione è stata attribuita a civiltà e imperi molto antichi.
Foto
notizie Chromel, il liquore sublime la cui storia affonda le radici nel 1745 Dalla ricetta sapientemente elaborata da un monaco cenobita, un liquore dalle straordinarie proprietà digestive
Foto
notizie GUSTO DI LATTE – GASTRONOMIA ITALIANA , GRENOBLE - FRANCIA   “Gusto di latte” si trova a Grenoble, in Francia, nato dall'amore per l'Italia, le radici che non mentono ed i sapori autentici del nostro paese. Il proprietario Domenico è un uomo di poche parole ma molti fatti, e questo si rispecchia completamente all'interno della sua attività, dove qualsiasi prodotto top del made in Italy, viene sapientemente scelto e poi proposto alla propria clientela. “Gusto di latte” è una vera e propria boutique gastronomica, che espone il meglio della tradizione italiana in tutte le sue estrinsecazioni. Non ci sono vie di mezzo, non ci sono compromessi, qui si punta solo sull'autentico Made in Italy, non si tralascia alcun dettaglio: dall'assaggio alla spesa finale,tutto deve eccellere per gusto, provenienza e freschezza. A raccontarcelo è proprio Domenico,un uomo che (come dice lui stesso) vede “tutto il mondo” dalla sua gastronomia.