La Bastide de Massimo a Marsiglia: la creatività in un viaggio inedito di sapori italiani
La Bastide de Massimo offre un ambiente elegante e raffinato ma al tempo stesso familiare. La clientela si innamora de La Bastide de Massimo per il suo ampio giardino, la vista sulla suggestiva citta di Marsiglia, meta ideale di molti turisti, le prelibatezze Made in Italy. Attraverso i piatti preparati da La Bastide de Massimo è possibile intraprendere un “viaggio di sapori e odori” che percorrono l’Italia da Nord a Sud.
Il signor Massimo Birindelli ama proporre menu variegati e molto apprezzati che permettono di esplorare tutte le sfaccettature del Made in Italy con estrema creatività e con convivialità grazie all’entusiasmo, l’allegria e l’umanità che lo contraddistinguono e che rimangono impressi nei clienti.
In occasione del trentennale di vita nel mondo della ristorazione, il signor Massimo ci ha rilasciato questa esclusiva intervista nella quale ci racconta il suo amore per la cucina italiana e per la città di Marsiglia della quale ne è rimasto ammaliato sin dal primo suo viaggio in Francia.
Come e quando è nata La Bastide e la sua passione per la ristorazione? Ci racconti la sua storia…
Il ristorante La Bastide è una successione. Io sono un ristoratore dal 1988. Il primo ristorante l’ho aperto col nome di “Massimo La Grande Italia” nel 1988 a Marsiglia. Prima di questa avventura lavoravo in Provenza sempre nel campo della ristorazione ma il ristorante non era il mio, ero solo un associato. “Massimo La Grande Italia” era vicino al Palazzo di Giustizia, in pieno centro a Marsiglia e mi ha insegnato tanto. È da questa esperienza che ho ricavato la voglia e l’entusiasmo di continuare e di mettermi in gioco.
Secondo lei quali sono le prerogative di un buon ristorante italiano all’estero?
La prima prerogativa è di non restare fermi su un solo contesto italiano. Il problema di molti ristoratori italiani all’estero è vogliono diffondere solo la propria regione all’estero ma l’Italia è così vasta che non bisogna solo focalizzarsi su una parte di essa. Non ci si rende conto che questa è una fortuna quindi bisogna far viaggiare i propri clienti attraverso le nostre prelibatezze e bisogna farlo col cuore. Non bisogna fissarsi solo con un piatto come la pizza, l’amatriciana, Bisogna far conoscere il Made in Italy in tutte le sue innumerevoli sfaccettature tutte da scoprire ed esplorare.
Come mai ha scelto la Francia per diffondere il Made in Italy
Prima di mettermi in cucina lavoravo nell’import export di prodotti alberghieri. Avevo conosciuto la Francia per lavoro cominciando dalla Corsica. Appena sono giunto a Marsiglia me ne sono innamorato per il suo mare che mi ricorda quello livornese della mia infanzia. È stato un vero “colpo di fulmine”. Ho fatto di tutto per trasferirmi qui.
Cosa rende unico e speciale il suo ristorante?
Unico?! È una parola grossa. Sono trent’anni che sono ai comandi e non cambio il mio approccio pieno di entusiasmo e passione in quello che faccio. La qualità dei prodotti ci contraddistingue nel territorio e anche la mia convivialità che rimane impressa nei clienti perché sono una persona molto umana a cui piace molto interagire con la gente. Noi italiani ci contraddistinguiamo proprio per la nostra espansività, il senso di umanità e l’allegria.
Qual è il piatto forte de La Bastide?
Io cambio spesso. In questo momento sono i “taglierini terra e mare” con i frutti di mare freschi e con carciofi. Il mio piatto forte per il quale sono ricordato dai miei clienti sono i fiori di zucca fritti che faccio con un misto di carciofini. È una pietanza che ho lanciato da trent’anni e che ho ereditato da mia madre. Preparo anche una buona amatriciana. Molto apprezzato è anche il carpaccio al gorgonzola. Il resto è tradizionale. Molto gettonati sono i ravioli al tartufo con una crema prelibata di tartufo misto con ricotta. Faccio anche una specialità maremmana ossia i ravioli al pesce spada con una salsina particolare. Amo spaziare da Sud a Nord percorrendo tutti i sentieri italiani passando da una regione all’altra presentando piatti tipici come le orecchiette con le cime di rape tipica, piatto tipico pugliese per poi passare al Piemonte col vitello tonnato tipico di quella regione.
Che tipo di prodotti utilizzate per preparare le vostre pietanze?
Per l’80% utilizzo sono prodotti italiani. Mi fornisco direttamente da aziende italiane. Ho ultimamente scoperto un ottimo pesto di pistacchio che sto cercando di proporre ai francesi che ho importato da una nota ditta di Bergamo. Sono sempre alla ricerca di prodotti di qualità. L’olio di oliva extravergine è prettamente toscano. Ho la fortuna di avere diversi contatti commerciali con l’Italia. Spesso torno io stesso in Italia e mi reco al mercato di Sanremo per scegliere personalmente i prodotti e fare il pieno di made in Italy per La Bastide.
Com’è strutturata la carta dei vini?
Qui si lavora molto col vino. Ho un’ampia gamma di vini italiani. I francesi li apprezzano tanto. Lavoro con molte società italiane. La filiera dei vini è vasta e non è complicato reperirla. Ho un sommelier molto bravo che mi orienta in questa scelta e mi fornisce ottimi e preziosi consigli.
Quanto conta il lavoro di squadra nella gestione di un ristorante come il suo?
Tantissimo. Il mio chef mi segue da trent’anni. L’ho formato io. In sala ho un direttore che stimo tanto. Mi dicono che sono un buon “padrone”. Amo farmi consigliare, faccio domande. Mi piace coinvolgere il mio staff nella gestione per renderlo partecipe e arte di una famiglia umana.
Progetti futuri de La Bastide de Massimo
Non ho più ambizioni. Penso di essere arrivato nel raggiungimento del mio equilibrio. Ho trovato una pace che mi fa star bene. Ho finalmente un equilibrio. Magari potrei migliorare sempre più. Una cosa è certa è che voglio ancora divertirmi in questa avventura chiamata La Bastide.
ID ANTICONTRAFFAZIONE: 9007 | Mariangela Cutrone |