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Com’ è nata l’idea di diffondere l’autentica arte culinaria italiana attraverso il suo ristorante all’estero?
La nostra famiglia vive da 45 anni in Germania ed abbiamo sempre lavorato nell'ambiente gastronomico del Made in Italy.
Poi è arrivata l'occasione e la possibilità di aprire un ristorante in questa zona ed abbiamo avviato l'attività.

Che tipo di atmosfera ha ricreato presso il suo ristorante?
L'atmosfera è stata adeguata alla clientela che generalmente ospita questo ristorante e che noi volevamo; ovvero una clientela di fascia alta, con gusto ed estetica raffinata. Il locale è sobrio ed elegante, dai toni pacati.

Come potremmo definire la cucina del suo ristorante?
Semplicemente:  è l'eccellenza!

Come potremmo definire la cucina del suo ristorante?
Semplicemente:  è l'eccellenza!


Cosa pensa del lato creativo della cucina italiana?
E' essenziale e per noi va al primo posto. Senza non esisterebbe il ristorante proprio per come lo abbiamo voluto strutturare.
Abbiamo un menù base standard, ma al di fuori di questo lavoriamo con una lavagna (letteralmente) che settimanalmente cambiamo e dove mettiamo le nostre creazioni e novità.
Le innovazioni che proponiamo sono sempre molto apprezzate e ben accolte dalla clientela. A dire il vero il menu base è usato per un solo 5%, il resto è tutto proposta nuova.

Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso “Eiscafe Ristorante Golfo di Napoli”?
Difficile dirlo considerando che ogni martedì il menù cambia, noi offriamo moltissima scelta.
Ad esempio però questa settimana consiglierei il polipo alla griglia su purè di mele, o i tagliolini  (rigorosamente fatti a mano come tutta la nostra pasta fresca) al ragù bianco e tartufo nero, o ancora le nostre pappardelle “Imperial” , servite con listarelle di sogliola, vongole e salsa d'aragosta. Anche la seppia alla griglia con salsa all'aglio su letto di mango è una delle creazioni che proporrei sicuramente.

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Com’è strutturata la sua carta dei vini?
La carta dei vini, così come il menù è in continua mutazione.
Non amiamo stare fermi sulle stesse cose e spesso proponiamo nuove cantine.
Se poi la novità viene accolta dalla clientela con favore allora resta in carta, diversamente cambiamo e andiamo oltre.

 Il lavoro di ristoratore richiede un grande investimento di energie e tempo, secondo lei qual è la parte più bella di esso?
La sfida quotidiana che propone, soprattutto di questi tempi, così difficili.
La nostra è un'attività che non può chiudere neanche un giorno a settimana, siamo aperti dal lunedì alla domenica, ma questo per noi è una grandissima soddisfazione.
Posso dire che la fatica stessa di non fermarsi mai è la parte più bella del mio lavoro.

In questa epoca dominata dai social media, secondo lei quanto è importante il lato estetico della presentazione di un piatto?
Ritengo che il lato estetico sia importantissimo nella presentazione di un piatto, che portato al tavolo del cliente è il principio di tutto,del suo giudizio.
Oltretutto penso che un'ottima presentazione sia un atto di cortesia e rispetto dovuto a chi ospitiamo nel nostro ristorante.


Da dove trae l’ispirazione per la creazione dei suoi piatti?
Innanzitutto dal piacere di fare questo lavoro,che ormai è tutt'uno con me. Comunque sono sempre in fermento e ricerca, presto molta attenzione ai livelli ed ai nuovi trend che raggiunge la cucina italiana. La strada giusta è creare diversità per distinguersi.

In base alla sua esperienza, quale consiglio darebbe ad un giovane che vuole intraprendere na carriera nell’ambito della ristorazione italiana all’estero?
Bisogna lavorare con prodotti eccellenti Made in Italy , perché il nostro paese ne offre moltissimi.
Personalmente importo la maggior parte dei prodotti tipici dalla Campania,ma l'importante è   attenersi ad una materia prima eccellente.
Per fare bene questo lavoro è necessario portare all'estero lo stesso prodotto eccellente che normalmente verrebbe acquistato e degustato in Italia.


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ID Anticontraffazione: 18766Giuliamaria Colelli


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