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Come è nata la sua passione per l’arte del gelato?

Nasce all’interno del mio bar qui a Cogoleto, in provincia di Genova. È un’arte che mi ha sempre incuriosito e che poi con l’esperienza mi ha sempre più appassionato. Nel corso degli anni ho approfondito sempre più le tecniche per preparare un buon gelato. Grazie a fiere, meeting e fornitori non ho mai smesso di ricercare ingredienti e materie prime genuine e di qualità. Il mio intento è offrire gusti nuovi per non annoiare mai i clienti. in questi anni abbiamo persino sperimentato gusti particolari come il gelato al formaggio, al gorgonzola, al pomodoro.

Quali sono i gusti che dobbiamo assolutamente assaggiare?

I gusti classici sono quelli imperdibili come quelli a base di frutta secca, in primis il Nocciolone. Questo è un gusto che prepariamo con nocciole caramellate (appositamente da noi). Molto amato è anche il Pistacchione che è a base di pistacchi spezzettati in cui regna sovrano il gustoso pistacchio di Bronte. Quest’anno sta andando forte il gusto agrumi di Sicilia che è un mix di mandarini, arance e limoni provenienti direttamente dalla Sicilia. Consigliamo anche i mix di frutta come lampone e banana oppure il pesca con arancia. In questo settore non si finisce mai di creare e sperimentare. Un prodotto da provare sono i ghiaccioli che produciamo noi. Ci sono gusti particolari come quelli alla viola e alla rosa, al cioccolato. Quelli alla frutta contengono il 45% di frutta. Il ghiacciolo è un prodotto particolare che consiglio volentieri e che ci differenzia. Molti bar ce li richiedono perché sono diversi da quelli industriali.

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Col diffondersi delle intolleranze alimentari come quella al lattosio e al glutine, come soddisfate le esigenze di questa tipologia di clienti?

Prepariamo gusti appositamente studiati per chi è intollerante al glutine o per chi non può bere latte. Offriamo anche una varietà di gusti per vegani a base di acqua.

Da dove trae l’ispirazione per le sue specialità?

Sicuramente fa tanto frequentare le fiere di settore, le dimostrazioni organizzate dalle aziende per promuovere i loro prodotti e le varie decorazioni che si possono creare. Fa molto confrontarsi in questo tipo di eventi. Servono per raccogliere spunti e stimoli creativi.

Quanto è importante per lei l’estetica nella presentazione di un “buon gelato”?

Un gelato può essere bello ma non buono. Non dico cattivo perché ci si deve davvero impegnare per crearne uno così. Il gelato inevitabilmente si mangia anche con gli occhi quindi la presentazione e l’aspetto estetico sono dei fattori che stimolano il cliente ad assaggiarlo.

Quanto conta l’esperienza in questo settore?

L’esperienza conta tanto. Al giorno d’oggi tanti si improvvisano gelatai e si affidano ad aziende che offrono semilavorati che consentono loro di preparare del gelato accettabile ma affrontando costi elevati. L’esperienza serve per produrre un gelato di qualità in cui si presta molta attenzione alla genuinità delle materie prime economizzando al meglio le spese.

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Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso il Bar Gelateria Andrea Da Checco?

Il nostro locale non offre solo il servizio gelateria ma è anche un caffè e un punto ristoro. È un posto in cui sentirsi a proprio agio bevendo un buon caffè, gustando un gelato di qualità o per fermarsi a pranzo per un panino.

Qual' è la parte più bella del suo lavoro?

Il contatto col cliente e soprattutto constatare che è rimasto soddisfatto di ciò che ha gustato da noi. Ci motiva ad andare avanti. Mi piace anche l’aspetto della produzione (richiede molto lavoro) per la sistemazione dei macchinari e la preparazione del nostro gelato.

Il suo locale è anche un bar e immagino che preparite anche gli aperitivi. L’aperitivo è considerato una sorta di convivio. Secondo lei un buon aperitivo come deve essere?

Da noi un buon aperitivo deve essere abbondante, ossia ricco di stuzzichini, patatine, focaccine e taglieri di formaggi e salumi. Noi lo curiamo nel dettaglio e lo rendiamo variegato per soddisfare ogni tipo di gusto ed esigenza.

In base alla sua esperienza nel settore quale consiglio darebbe ad un giovane che vuole affermarsi in questo settore?

Sicuramente non buttarsi ai primi che offrono un investimento su marchi che si vedono sui media e che nel concreto non danno la possibilità di crescere professionalmente. Spesso queste aziende vogliono solo vendere i loro prodotti e macchinari. Bisogna cercare il più possibile di rimboccarsi le maniche e soprattutto differenziarsi. È la qualità che fa davvero la differenza e a lungo andare ripaga.

Quanto conta il lavoro di squadra nel suo settore?

Fa tanto lavorare in armonia e in serenità. Questo è un lavoro in cui si investono tanto tempo ed energie. Poter contare su un team affiatato consente di tornare a casa col sorriso sulle labbra.

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ID Anticontraffazione: 17290Mariangela Cutrone


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