Mamma Mia, che buono!
Un bel viaggio in Portogallo. Al di là delle mete più gettonate perché non andare, questa volta, alla scoperta di località antiche e caratteristiche? Braga, città portoghese di origine romana, fu fondata dall'imperatore Augusto con il nome di “Bracara Augusta”. È un luogo piacevole e affascinante in cui passeggiare con calma tra chiese decorate, splendidi palazzi, caffè all'aperto e i numerosi universitari che vivacizzano il centro storico.
A Braga si può trovare anche la vera cucina italiana, inclusa la pizza. Vicino all'Università del Minho e all'Istituto di Nano Tecnologie si trova, infatti, il ristorante pizzeria Mamma Mia, un must per tutti gli amanti della cucina e del vino del Bel Paese.
«Ho deciso di aprire a Braga perché è un bel posto, molto più calmo e meno stressante di Londra» dice Gianfranco, chef e proprietario del ristorante.
Nato e cresciuto a Roma, ha scoperto la passione per la cucina sin dall'età di quattordici anni, mentre lavorava nel ristorante dello zio. Tale passione lo ha portato a frequentare La cucina tradizionale italiana, una delle scuole di cucina migliori di Roma. Successivamente ha lavorato come assistente dello chef a "La meridiana" di Londra e come chef nella nota "Trattoria da Luigi" a Roma, prima di realizzare il sogno di aprire il suo primo ristorante, il "Bella Roma", inaugurato a Battersea (Londra) e diventato popolare in poco tempo. Il "Mamma Mia", invece, è stato aperto a Braga nel 2006.
Sig. Gianfranco, utilizza prodotti italiani per realizzare le sue ricette?
«Sì. Uso prevalentemente prodotti italiani come olio d'oliva, mozzarella, parmigiano, prosciutto di Parma e vini che, fortunatamente, riesco a reperire abbastanza agevolmente da un fornitore qui a Braga».
Quali sono le sue specialità?
Inoltre abbiamo pizze per tutti i gusti.
Non c'è una vera e propria specialità della casa, ogni pietanza è realizzata con cura, passione e un pizzico di creatività.
Lavoro i cibi nel modo più semplice possibile, come nella migliore tradizione italiana e mediterranea.
Faccio a mano la pasta fresca, tra cui le lasagne, decisamente apprezzate dai clienti».
Che differenze ci sono tra i gusti della clientela portoghese e quella italiana?
«In generale i portoghesi sono abituati ad una cucina più pesante, mangiano molta carne e baccalà.
Tra i miei clienti italiani ci sono molti ingegneri che lavorano qui, dove stanno aprendo diverse fabbriche. Vogliono mangiare bene e scelgono di venire nel mio ristorante.
Nel fine settimana, invece, il locale si riempe di famiglie con bambini e si crea un'atmosfera familiare decisamente in linea con il nome del ristorante.
Io non mi limito a stare in cucina. Sono simpatico e mi piace parlare con i miei clienti e trascorrere del tempo con loro».
Di Laura Bizzarri
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