Trattoria Adriana: un amore per la cucina lungo sei generazioni
Allora diciamo che io arrivo da generazioni di cuochi e ristoratori, pensi che mio nonno era cuoco in Vaticano e mia nonna era la cuoca di Mussolini. Mia madre ha avuto per 25 anni un ristorante qui a Madrid e infine anche io e mio marito abbiamo aperto questa trattoria continuando la tradizione di famiglia. Pensi che mia madre conduce anche un programma di cucina in televisione.
Che tipo di cucina proponete nel vostro locale?
Noi proponiamo una cucina tradizionale italiana e di famiglia diciamo. Utilizziamo ricette tramandate da generazioni all’interno della mia famiglia, ricette casalinghe potremmo dire.
Quali sono le vostre specialità?
Ah in primis le paste: facciamo un’ottima cacio e pepe, l’amatriciana, facciamo anche la carbonara - rigorosamente con il guanciale - che ha riscosso enorme successo… pensi che offriamo anche un piatto speciale, una ricetta che ha inventato proprio mio nonno. Poi offriamo un menù molto vario di piatti tradizionali come le lasagne alla bolognese e l’ossobuco.
Le materie prime provengono dall’Italia?
Sì sì, abbiamo fornitori che ci forniscono prodotti italiani di prima qualità. Realizziamo i nostri piatti solo con materie prime di un certo livello. I prodotti che utilizziamo sono sempre freschi e cambiano in base alla stagione. Offriamo anche diversi tipi di pasta, da quella senza glutine a quella integrale per accontentare tutta la nostra clientela.
Per quanto riguarda la carta dei vini cosa proponete?
In realtà noi abbiamo pochi vini perché il nostro ristorante è relativamente piccolo, abbiamo circa 18/20 coperti. Per quanto riguarda i vini italiani nella nostra carta proponiamo per esempio il Barolo, l’Amarone Valpolicella, il Lambrusco… tocchiamo più o meno tutte le regioni o comunque quelle più caratteristiche a livello vinicolo.
Che atmosfera si può trovare nella vostra trattoria?
Ah come le dicevo prima essendo una trattoria a gestione famigliare da noi si respira un’aria accogliente e calorosa. Cerchiamo di far sentire i nostri clienti a casa quando vengono a mangiare da noi. A me e alla mia famiglia è sempre piaciuto questo lavoro perciò cerchiamo di trasmettere il nostro amore per la cucina italiana.
Qual è la parte migliore del suo lavoro?
Non saprei neanche, mi piace tutto di questo lavoro. Credo di averlo proprio nel sangue, una cosa di famiglia.
Che consigli darebbe a chi volesse aprire un ristorante all’estero?
Aprire un ristorante oggi è dura, c’è bisogno di forza di volontà e tanto amore per la cucina. Bisogna anche saper aspettare i risultati e non volere tutto subito. Poi bisogna saper trattare con i clienti, farli sentire a casa, devi accoglierli bene all’interno del locale. Per esempio a noi fa molto piacere leggere le recensioni positive su google riguardo la nostra cucina e la nostra accoglienza, questo ci riempie di orgoglio perché vuol dire che stiamo facendo un ottimo lavoro.
Sì devo dire che la cucina italiana piace molto agli spagnoli. Credo che oggigiorno gli spagnoli abbiamo imparato a mangiare e ad apprezzare la cucina italiana. Sanno scegliere i piatti giusti e li apprezzano; questo anche grazie alle materie prime di prima scelta e al fatto che la cucina italiana è davvero buona e varia anche a livello di gusti.
Progetti per il futuro?
Al momento no ma tra qualche anno vorremmo aprire un altro locale un pochino più grande in grado di accogliere più persone. Generalmente il nostro ristorante è sempre pieno e quando le persone non trovano posto ci rimango male perché vorrei servirle tutte.
ID Anticontraffazione: 18505 | Federico Parodi |