Foto
 

Com’è nata l’idea di aprire un’attività all’estero?
In Italia ero tutt’altro che una ristoratrice, facevo l’avvocato ma ho sempre avuto una forte passione per la cucina diventando anche sommelier. Un giorno ho sentito il bisogno di cambiare completamente vita e ho deciso di mettermi alla prova cambiando Paese, lingua e ambito decidendo di seguire il sogno che aveva anche mia madre cioè quello di aprire un ristorante.


Che tipologia di cucina offrite?
Noi offriamo una cucina italiana. La nostra carta è divisa in due parti: la prima propone un menù più gourmet che cambiamo più spesso con per esempio piatti di pasta fresca fatta in casa, prodotti importati direttamente dall’Italia e comunque di nostra produzione prendendo la materia prima e la trattiamo. Potrei definire la nostra cucina come di classe ma semplice nella sua essenza con un occhio alla modernità. L’altra parte della carta è quella dedicata più ai piatti della tradizione culinaria italiana come la carbonara - rigorosamente con guanciale proveniente dall’Italia, pecorino e niente panna – le lasagne e via dicendo.


Quali sono i piatti che riscuotono particolare successo?
Tra i piatti della tradizione direi per esempio la cacio e pepe o la carbonara. Quest’ultima mi ha sorpreso perché tutti qui la fanno con la panna perciò vuol dire che se la provi e capisci che segue la ricetta originale poi non puoi più farne a meno. Anche i nostri piatti di pesce hanno molto successo grazie anche al nostro chef che proviene direttamente da Napoli.

Le materie prime dove le reperite?
Tutte le nostre materie prime le importiamo direttamente dall’Italia tranne frutta e verdura che reperiamo in loco. Anche il nostro pesce quando possibile lo importiamo dal nostro Paese oppure dalla Britannia.

Per quanto riguarda la carta dei vini che cosa proponete?
Noi abbiamo circa 600 etichette, dai vini francesi a quelli italiani con anche una piccola selezioni di vini dal mondo e svizzeri. Questi sono in misura minore e in proporzione a quelli italiani e francesi.

Foto
 


Foto
 

Che atmosfera si respira nel suo locale?
Potrei definire il locale come elegante e moderna, semplice ed essenziale. Niente arredamento all’antica in quanto tutto locale è stato ideato e realizzato da me e da un architetto italiano.

Qual è la parte migliore del suo lavoro?
Venendo da tutt’altro ambito la cosa che mi ha sempre colpito e affascinato del vino e del cibo è che entrano dentro alle persone. È un rapporto molto intimo quello che si viene a creare tra i due, quasi come un rapporto sessuale. La parte migliore per me è sicuramente dare qualcosa alle persone, entrare nella loro intimità senza che loro se ne accorgano. Bisogna avere per ciò molto rispetto per i clienti.



La cucina italiana è apprezzata in Svizzera?
Diciamo che gli svizzeri hanno una concezione della cucina italiana diverso rispetto alla nostra, mi spiego, spesso la nostra cucina viene presentata in modo più semplice dalla maggior parte di chi fa questo lavoro all’estero. Si tende a spendere meno sulle materie prime per guadagnare di più; ed ecco che si adattano e presentano la carbonara con la panna o con la pancetta fatta alla svizzera per niente affumicata. Ovviamente agli svizzeri se gliela presenti come cucina italiana poi se la mangiano anche se scotta.


Quanto secondo lei è importante l’estetica dei piatti?
Come si dice “anche l’occhio vuole la sua parte”. Teniamo molto alla mise en place perciò i nostri piatti sono decorati con il nostro logo e stiamo molto attenti ai dettagli. Poi noi proponiamo per esempio porzioni più abbondanti rispetto ad un classico ristorante gourmet in quanto ci siamo dovuti adattare agli usi della Svizzera dove rispetto all’Italia hanno tutti piatti più grandi.


Foto
 


Foto
 
Per quanto riguarda i social, vi hanno aiutato nella promozione della vostra attività?
A dire la verità non mi hanno aiutato granché ma questo dipende molto dalla città. Probabilmente in un’altra città avrebbe funzionato meglio, qui a Ginevra dove siamo noi grazie ai social sì lavoriamo con i turisti che vanno e vengono ma un ristorante per andare avanti veramente ha bisogno di una clientela fissa. Inoltre, molti clienti hanno capito che alcuni social sono “fuffa” soprattutto a livello di recensioni, chiunque può scrivere quello che vuole e ci vuole davvero un niente per distruggere un’attività.


ID Anticontraffazione: 19193Federico Parodi


Foto
notizie Ristorante Pizzeria Italiano Roma, il successo del Made in Italy di qualità in Olanda che resiste negli anni   Può un ristorante italiano avere tanto successo e resistere per trentun anni nonostante i sacrifici e le difficoltà degli ultimi anni segnati dal periodo pandemico? È ciò che ci testimonia il signor Mario Musumeci con Il Ristorante Roma nella cittadina olandese di Elst dove con tanto amore diffonde l’alta qualità del Made in Italy perseguito con professionalità, orgoglio e creatività. Quello di creare un proprio ristorante italiano all’estero è sempre stato un sogno nel cassetto. Dopo tanti anni di sacrifici e gavetta è divenuto realtà. Il merito del suo successo indubbiamente risiede nelle specialità gustose che hanno alla base l’alta qualità di prodotti semplici e genuini. Il menù del Ristorante Pizzeria Italiano Roma è in grado di soddisfare ogni esigenza di gusto. Le sue specialità si combinano al meglio con una variegata carta di vini italiani che sono in grado di esaltare sapori che rimarranno impressi nella vostra memoria. È inevitabile inoltre sentirsi a proprio agio, “coccolati” da uno staff cordiale e competente che vi aiuterà ad orientarvi tra la varietà di pietanze eccellenti che potrete scegliere in base i vostri gusti. Qui nel Ristorante Roma anche i bambini sono i benvenuti e si sentiranno a casa in un ambiente sereno e ineguagliabile. Della sua esperienza di ristoratore italiano all’estero ci parla con tanta passione il signor Mario Musumeci in questa esclusiva intervista.
Foto
notizie Azienda agricola Paoletti: quando il farro è benessere Il Farro di Monteleone di Spoleto dal luglio 2010 si fregia del marchio Europeo DOP
Foto
notizie La cucina gluten free di Angelo Berardi, chef a 360°   Lo chef Angelo Berardi, originario di Ruvo di Puglia, dopo anni da pasticcere si è specializzato nella “cucina gluten free” per soddisfare le esigenze delle persone con intolleranze alimentari che in Italia sono sempre più in aumento. La sua cucina sperimentale nasce dalla sua continua voglia di ricercare ingredienti e prodotti genuini e innovativi. Dall’animo umile non smette mai trasmettere il suo sapere in corsi professionali rivolti ai giovani che vogliono intraprendere il suo stesso percorso professionale e rendere contento chi è intollerante al glutine e al lattosio. Lo stesso Chef Berardi non smette mai di formarsi. Segue periodicamente corsi di cucina e pasticceria senza glutine. Da anni è nota la sua collaborazione con l’Associazione Italiana Celiaca di Trento con la quale ha organizzato il progetto AFC (alimentazione fuori casa) creato dall’ AIC nazionale. Si può definire “uno chef a 360 gradi” perché la sua cucina ha alla base la fusione tra piatti salati e arte pasticcera La parola d'ordine delle cucine dirette da Berardi è: nessun prodotto confezionato. Ce ne parla in questa esclusiva intervista.