Ristorante L’Imperatore: prelibatezze di mare in Nord Europa
Lo chef Armando ci tiene tanto a soddisfare il palato dei suoi clienti e soddisfare ogni loro esigenza e richiesta. Ogni mattina si reca presso il mercato locale per acquistare il miglior pesce fresco. Il cliente da lui si sente guidato e ben accolto.
La location è spettacolare e suggestiva. Vi troverete immersi in un ambiente intimo, caloroso e familiare. Nei caldi mesi estivi avrete anche la possibilità di pranzare o cenare sulla splendida terrazza all'aperto.
Numerose sono le soddisfazioni e i riconoscimenti che lo chef Armando ha raccolto in questi anni di attività. Ce ne parla in questa intervista esclusiva che ci ha rilasciato in cui ci rivela il segreto del suo successo in Danimarca.
Com’è nata l’idea di aprire il Ristorante L’Imperatore a Copenaghen?
Provengo da una famiglia di ristoratori da tante generazioni e avevo voglia di diffondere l’arte culinaria della mia famiglia in Nord Europa. Motivato in questo progetto e stimolato dalla mia stessa famiglia, ho creato questo ristorante italiano in una zona molto ambita e popolata da turisti e uomini d’affari e di successo, appartenenti allo show business.
Che tipo di riscontro ha avuto la sua cucina, qui in Danimarca?
La gente apprezza tanto la nostra originalità e autenticità. Siamo stati premiati di recente come miglior ristorante di piatti di pesce e crostacei di Copenaghen e ciò ci riempie di soddisfazione e orgoglio e ci motiva nella nostra missione di diffusione del vero Made in Italy all’estero. I danesi amano molto i nostri piatti di pesce nonostante sono abituati a mangiarlo diversamente il pesce.
Quali sono gli ingredienti Made in italy che non devono mancare nella sua cucina?
L’olio italiano. Io e il mio cuoco ce lo facciamo importare dall’Italia. Importiamo anche pesce italiano come le cozze, le vongole e i ricci. La pasta e la farina sono Made in Italy.
La cucina italiana è promotrice della “dieta mediterranea”. Per lei cosa significa “mangiare sano” nel ristorante L’imperatore?
La nostra cucina è sana perché usiamo prodotti freschi e genuini. Non usiamo ad esempio panna per la preparazione dei nostri primi di pasta. Il nostro pesce e i nostri crostacei sono freschi e non congelati. Sono frutto di un’attenta ricerca e selezione. Ogni mattina compro all’asta il pesce di qualità e di sicura provenienza.
Quali sono i piatti che dobbiamo assolutamente gustare nel Ristorante L’imperatore?
Le fettuccine alle vongole veraci, le grigliate di pesce e crostacei.
Quanto per lei ha importanza l’aspetto visivo nella presentazione di un piatto?
L’estetica è importante ma il gusto rivendica la sua parte essenziale. Viene impreziosita con l’uso di spezie. Io non sono soddisfatto se il mio cliente alla vista di un piatto non esclama “Wow!”. Quello che io chiamo “effetto wow” deve sempre esserci, è di vitale importanza per me.
Com’è strutturata la carta dei vini del ristorante L’imperatore?
Punto molto sui vini italiani soprattutto quelli del Sud. Ma c’è un’equa suddivisione tra vini provenienti dal Nord e Sud nella mia carta. Il danese non è abituato ancora al sapore del vino mediterraneo. Nella scelta dei vini ho sempre voluto garantire una varietà multi-sfaccettata per la mia clientela.
Quali sono i fattori che determinano il successo di un ristorante italiano all’estero?
La genuinità e l’originalità delle ricette italiane sono un fattore di successo. Io con il mio ristorante propongo il vero Made in Italy come lo presentavo a Palermo.
Anche la location di un ristorante determina il successo del ristorante stesso. Come potrebbe definire quella del suo ristorante?
La nostra è una location particolare, siamo su una via principale di Copenaghen, una strada molto famosa con villette tutte colorate popolate da persone benestanti e appartenenti allo show business. È una location presa d’assalto da molti curiosi e turisti. Siamo anche vicini allo stadio. La nostra è una zona molto ambita.
Un bravo chef quali competenze e capacità deve possedere per lavorare presso il Ristorante L’Imperatore?
Il lavoro dello chef è molto importante nel mio ristorante. Un bravo chef deve conoscere la cucina mediterranea e saper cucinare il pesce e i crostacei. I miei cuochi sono tutti palermitani, abituati a lavorare nei ristoranti di pesce.
Quanto l’aggiornamento continuo e la formazione è importante nel suo lavoro?
Noi organizziamo ogni tre settimane dei briefing per aggiornarci sui nuovi prodotti e le specialità che prepariamo. Fa tanto questo aspetto per noi.
.Com’è il suo rapporto con lo staff?
Nel mio ristorante è importante la collaborazione, il rispetto reciproco, la voglia di fare e la creatività. Senza una squadra competente e collaborativa vi assicuro che non si va da nessuna parte!
Qual è la parte più soddisfacente del suo lavoro?
Soddisfare al meglio le esigenze della clientela.
E la parte più noiosa?
Con i ritmi che abbiamo non esiste la noia.
Quali consigli darebbe ad un ristoratore che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?
Puntare sulla qualità dei prodotti italiani senza scendere mai a compromessi o fusioni con altre cucine. Bisogna salvaguardare il Made in Italy all’estero. Impegnarsi a fondo in questa missione.
ID Anticontraffazione: 9507 | Marianagela Cutrone |