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Signor Domenico, come è nata l’idea di diffondere l’arte culinaria italiana in Svizzera? Ci racconti un po’ la sua storia…

Dopo circa venticinque anni di esperienza nel settore della ristorazione in Italia, ho ricevuto la proposta di aprire un mio ristorante italiano in Svizzera per diffondere la nostra arte culinaria italiana che è molto amata nel mondo. Siamo gli unici nella zona a diffondere l’autentico Made in Italy grazie alla nostra prelibata ed eccellente cucina di pesce che ci differenzia.

Per lei cosa significa dedicarsi a questo settore all’estero?

La ristorazione è per me una grande passione. Il nostro ristorante è a conduzione familiare e ci rifacciamo alle ricette della nostra terra d’origine. Non svolgo questo lavoro per lo stipendio ma perché ci tengo davvero tanto a quello che faccio. Per me far conoscere le nostre tradizioni culinarie significa trasmettere attraverso i piatti che preparo le emozioni, i sapori e i colori tipici della mia terra d’origine.

Una delle peculiarità della nostra cucina è quella di disporre di semplici ingredienti con i quali preparare qualcosa di originale e speciale. Lei cosa ne pensa dell’aspetto creativo della nostra arte culinaria?

Io mi sono formato con i grandi chef provenienti dalla vecchia cucina. Nel mio ristorante ci ho aggiunto un tocco innovativo perché sono del parere che in questo settore non si finisce mai di creare e sperimentare. La creatività aiuta tanto a rendere speciali i piatti che si preparano in modo da personalizzarli al meglio.

Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso Il Ristorante Flora?

La zuppa di pesce, i polipetti alla puppanesca, il fritto misto. Il nostro menù è ricco di specialità di pesce che sono molto apprezzate perché hanno alla base il pesce di qualità. Una delle particolarità dei nostri piatti è che sono abbondanti. Sono infatti serviti alla vecchia maniera.

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In questa epoca dominata dai social media, quanto conta l’estetica nella presentazione di un piatto al cliente?

Al giorno d’oggi questo aspetto conta davvero tanto. Siamo in un’epoca in cui la gente consulta i social per decidere cosa e dove mangiare. Noi ci teniamo a preparare piatti equilibrati in cui curiamo i dettagli estetici senza tralasciare l’essenza del gusto.

Come è strutturata la carta dei vini del suo ristorante?

La nostra carta predilige etichette italiane che spaziano da una regione all’altra. È ricca infatti di vini toscani, pugliesi, siciliani e naturalmente campani. Ci teniamo ad accostare al meglio i nostri vini alle specialità che prepariamo. Ci piace orientare il cliente nella loro scelta e lo facciamo con professionalità.

Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso Il ristorante Flora?

Il nostro è un ristorante piccolo. È di stampo classico. In esso si respira un’atmosfera elegante e al tempo stesso accogliente.

Sappiamo che quello del ristoratore è un mestiere in cui si investe tanto tempo ed energie, ma qual è la parte che preferisce di questo lavoro?

Io amo tutto di questo lavoro. Lo svolgo con passione perché mi piace svolgerlo. Non mi pesa stare tanto tempo nel mio ristorante. Non mi sembra nemmeno di lavorare. Nutro una vera motivazione per quello che faccio e cerco di svolgerlo al meglio. Ho la fortuna di svolgere il lavoro che amo.

Secondo lei in questo settore conta di più la formazione o l’esperienza?

Tutte e due sono utili e importanti per lo svolgimento di questo lavoro. Io ad esempio ho studiato per questo lavoro ma tante dinamiche le ho apprese soprattutto sul campo, lavorando sodo.

Secondo lei al giorno d’oggi un bravo chef come deve essere?

Durante la mia carriera ho conosciuto tanti chef. Al giorno d’oggi purtroppo ci sono troppi chef in tv piuttosto che in cucina. Il vero chef è l’autentico pilastro della cucina. È un ruolo multitasking in cui si devono possedere grandi capacità gestionali e di problem solving.

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ID Anticontraffazione: 17522Mariangela Cutrone


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notizie La Cucina di Bruno, la voglia di sperimentare piatti non convenzionali dello chef Bruno Bernardini in Belgio   Se siete in Belgio e avete voglia di mangiare piatti originali e gustosi il Ristorante La Cucina di Bruno, nella cittadina di Ganshoren, fa al caso vostro. In un ambiente cordiale, familiare e gioviale potrete gustare le creazioni dello chef Bruno Bernardini che ama sperimentare la combinazione di ingredienti sempre nuovi per creare ricette innovative e altamente fantasiose. L’obiettivo dello chef Bruno è infatti quello di offrire ai clienti un menù in continua evoluzione per non annoiare mai. “L’effetto sorpresa” è garantito grazie anche ad un’abilità nel presentare in maniera creativa la pietanza che andrete a gustare. Le capacità e le competenze di Bruno sono frutto di un’esperienza pregressa in questo settore e nascono dalla voglia di non fermarsi mai nel far conoscere al popolo belga una cucina italiana originale e innovativa. Lo chef Bruno è conosciuto per andare oltre gli stereotipi che aleggiano attorno alla ristorazione italiana all’estero. Ce ne parla in questa esclusiva intervista che è fonte di ispirazione per chi vuole intraprendere la sua stessa carriera e promuovere l’autentico ed eccellente Made in Italy all’estero.
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notizie Villa Rustica: la cucina italiana rivisitata con originale creatività Nel cuore di Stoccarda c’è un posto speciale chiamato “Villa Rustica” in cui gustare la cucina italiana rivisitata creativamente in chiave moderna. Il signor Roberto Madeddu, originario di Pescara è il titolare di Villa Rustica che vi accoglierà con tanta umanità e calore in un ambiente indimenticabile. “Villa Rustica”, infatti, si chiama così proprio per i suoi pannelli di legno e le decorazioni creative che rendono l’ambiente così caloroso e suggestivo. Magiare presso Villa Rustica si tramuterà in un’esperienza originale. Il menù varia frequentemente. Ciò significa che è impossibile annoiarsi o stancarsi della cucina di questo ristorante italiano che vi sorprenderà continuamente. Con l’arrivo della bella stagione è possibile pranzare e cenare sulla sua spaziosa terrazza e godersi l’aria aperta e un ammaliante panorama.