Eleganza e accoglienza
Un ambiente caratterizzato da eleganza e accoglienza, dove la luminosità gioca un ruolo principe


In giro per il mondo alla ricerca delle eccellenze italiane siamo approdati nella fredda Russia dove abbiamo scoperto Maritozzo, un cafe, ristorante ed enoteca dal design ricercato ed elegante che, senza bisogno di ricorrere all'ostentazione, in solo un anno si è aggiudicato i favori dei moscoviti e una serie di importanti riconoscimenti.

Abbiamo intervistato l'Executive Chef Andrea Impero per farci raccontare le radici di questo successo tutto tricolore.


Chef Andrea, come nasce Maritozzo?
«Il nostro progetto gastronomico nasce dall’incontro tra l’amore per l’Italia dei nostri titolari, ovviamente russi, e la nostra pluriennale esperienza in ristoranti stellati italiani. Io e parte del mio staff siamo infatti originari della Ciociaria e abbiamo dedicato la nostra vita alla passione per la cucina gourmet che, dal Bel Paese, abbiamo voluto portare fino a qui».

Perché avete scelto un nome così singolare?
«Perché durante i loro viaggi in Italia i titolari amavano fare colazione con i maritozzi, pane dolce a lenta lievitazione tipico della tradizione romana che storicamente veniva offerto alla futura sposa con all’interno l’anello di fidanzamento. Non poteva esservi nome più giusto anche perché per i russi è simpatico, inconsueto e quindi facile da ricordare».

In Russia il cibo italiano è apprezzato come nel resto del mondo?
«Sì, moltissimo, anche se purtroppo stiamo pagando le spese di chef italiani che in passato hanno cercato di creare business con false ricette italiane. Oggi il fenomeno si è ridotto ma, per debellarlo del tutto, serve puntare al massimo della qualità e informare sulla vera cultura del nostro cibo, creando, come nel nostro caso, una carta menu composta da piatti di massima eccellenza e ricchi di artigianalità».


Chef Andrea Impero
Andrea Impero
Da mangiare con gli occhi

Prima parlava di Maritozzo come di un “progetto gastronomico”. Cosa intende?
«Maritozzo nasce con l’obiettivo di coccolare il cliente a 360 gradi dalla mattina fino a tarda notte. Ecco perché al piano terra abbiamo studiato una caffetteria all’italiana che dalle prime ore dell’alba sforna dolci e pane fresco, presentati in una vetrina molto invitante. Tutto questo grazie a tre pasticceri e tre panettieri che si occupano anche di sfornare pizza al taglio e focacce, servite spesso come pasti veloci insieme a insalate, panini o sandwich. Passando poi al secondo piano si trova l’enoteca con oltre 500 etichette, dove è possibile solo degustare del buon vino o assaporare anche le delizie culinarie dell’adiacente ristorante, fiore all’occhiello di Maritozzo».

Come si compone il menu di Maritozzo?
«Un percorso completo dedicato ai cinque sensi che, partendo dagli antipasti, passa all’emozione di un primo per giungere poi a secondi di carne o pesce. Ovviamente non possono mandare le delizie di pasticceria. Tutto questo utilizzando solo prodotti di massima qualità e freschezza, alcuni di provenienza italiana come pasta, pomodoro, olio mentre altri presi in terra russa per consentire di creare piatti gourmet dai sapori unici».


Delizie

Un piatto che potrebbe definire come una “vostra chicca”?
«Le parlerei di un nostro risotto delicatissimo, cotto nell’acqua di pomodorini arrostiti e adagiato su un letto composto da una bavarese al limone ed origano: quando si prende delicatamente il riso con la forchetta si crea la fuoriuscita del liquido bianco che, non solo sarà scenografico alla vista, ma anche un incontro di sapori tra acido e dolce molto ricercato».

Tutti questi piatti, come si diceva prima, sono accompagnati da vini selezionati…
«Sì, la nostra cantina è composta per l’85% da etichette italiane provenienti da Lombardia, Lazio, Toscana ed Umbria ed è completata da proposte francesi molto ricercate nonché vini innovativi prodotti da giovani vitigni russi. Una carta così ampia  consente di accompagnare ogni piatto con un vino perfetto, consigliato dal nostro bravissimo sommelier».


Parliamo di premi: in solo un anno ne avete conseguiti di molto prestigiosi…
«Proprio così. Grandissima la soddisfazione di essere così apprezzati al punto di ricevere un premio dal Gambero Rosso come miglior ristorante italiano in Russia nonché l’inserimento nella lista dei 30 migliori ristoranti della città per la guida “Gault & Millau Russia — Mosca 2018”, autorità di caratura internazionale di primissimo livello, che ci ha inoltre premiato con tre “cappelletti”. Risultati unici che ci hanno ripagato di tutto l’impegno profuso nell’anno appena concluso».


Sala

Quindi alla base di Maritozzo vi è…?

«Impegno e passione! Noi non consideriamo il nostro un lavoro ma la matrice della nostra vita senza il quale non andremmo avanti. Questo vale per me, per Martina, responsabile di sala e marketing manager nonché a breve mia futura moglie, per i miei assistenti e per tutto lo staff che compone Maritozzo».

Quindi per il prossimo anno vi aspettano altri traguardi?

«Darsi dei traguardi è molto importante in generale nella vita. Noi continueremo a fare del nostro meglio per far vivere ai  nostri ospiti un’esperienza culinaria unica. La bandiera dell’eccellenza italiana nel mondo è giusto che continui a sventolare come orgoglio del nostro paese».


ID Anticontraffazione di Eccellenze Italiane n. 8363

Di Valentina Colleoni

Direttivo
Nel caso del "Maritozzo" il successo si fonda su una squadra che coniunga passione ed elevati livelli di professionalità.
Oltre al sig. Impero, potete riconoscere nella foto:
le colonne portanti Marco Gubbiotti, Ivan Pizzoni e Andrea Santilli Brand Chef,
Sergei Golubev Chef-Sommelier, Martina Pallante Direttrice
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