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Com’è nata l’idea di aprire un’attività in Irlanda?
A differenza dell’Italia qui c’è molta più meritocrazia e di conseguenza se una persona ha voglia di fare le opportunità ci sono. In Italia c’è un po’ la mentalità del “vivere per lavorare” mentre qui invece è il contrario, c’è proprio un’altra mentalità. Inoltre, era anche un altro tipo di sfida: portare la cucina italiana all’estero e far capire cosa facciamo, compito difficile ma per il quale ci vuole una marcia in più.

Che tipo di cucina offrite?
Cerchiamo di mantenere una sorta di tradizionalità nei nostri piatti. Abbiamo cercato di mescolare un po’ le carte risultando più vicini a quello che in Italia viene considerato una “tavola calda”. Infatti non siamo un vero e proprio ristorante ma offriamo servizi che vanno dal caffè la mattina alla vendita di prodotti e piatti italiani. Da noi acquistano davvero di tutto: dalle lasagne alle salse già fatte. Per la nostra clientela locale questo risulta una cosa piuttosto strana soprattutto al prezzo vantaggioso a cui li vendiamo anche considerando che è tutta produzione nostra. Noi offriamo come le dicevo una cucina abbastanza tradizionale: la classica lasagna, la pasta alla Norma, l’Amatriciana e anche la Carbonara ma solamente su richiesta perché ogni volta che ce la chiedevano quando era in menù la richiedevano con la panna e il mio cuore romano si spezzava.


Quali sono i piatti che hanno più successo?
Sicuramente la lasagna è un evergreen ed è uno dei piatti che hanno più successo. Poi nel tempo siamo riusciti a far apprezzare i nostri piatti più classici come il pesto di basilico, la pasta con salmone e funghi, la pasta all’amatriciana… poi offriamo anche un piatto del giorno sempre diverso. Nel tempo tutta la nostra clientela ha imparato a conoscerci e a capire che tipo di prodotti offriamo e come lavoriamo.

Le materie prime le importate dall’Italia?
Le materie prime sono quasi tutte importate dall’Italia. Le materie prime per quanto riguarda la caffetteria perciò caffè, cioccolata calda, la crema di caffè e per esempio i cannoli vengono direttamente dall’Italia. Importiamo anche prodotti che riguardano più prettamente la ristorazione come la pasta – Rummo, De Cecco – e invece per quanto riguarda i salumi ci appoggiamo a dei fornitori italiani qui in Irlanda che settimanalmente ci spediscono sottovuoto i salumi anche già tagliati.

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La cucina italiana è ben accettata in Irlanda?
Sì assolutamente, le faccio un esempio concreto. Negli ultimi tempi, essendo periodo di comunioni, siamo stati assaltati di ordini a livello quasi da catering e questo ci ha fatto capire come la nostra cucina sia entrata veramente nella quotidianità degli irlandesi. Una volta mangiare italiano era come per noi andare a mangiare sushi, ti prendi quella serata e decidi di andare a mangiare quel tipo di cucina. Adesso invece è diventata più una cosa quotidiana e a noi non può che far piacere.

Qual è la parte migliore di questo lavoro secondo lei?
Personalmente la cosa che mi dà più soddisfazione è essere diventato parte della comunità a livello proprio personale. Noi abbiamo aperto quattro anni fa e ovviamente non ci conosceva nessuno; nel tempo molti clienti sono diventati amici andando ben oltre il semplice caffè mattutino ma arrivando appunto a frequentarci fuori dal contesto lavorativo. Siamo diventati davvero un punto di riferimento per la comunità cittadina diventando addirittura una peculiarità della zona: pensi che in un annuncio di vendita di una casa qua dietro tra le caratteristiche c’era scritto “nelle vicinanze del Sicilian Delights”. Il lavoro è molto duro, iniziamo alle 4.30 del mattino con tutte le lavorazioni per i dolci e chiudiamo verso le 19.30; però devo dire che il duro lavoro nel tempo dà i suoi frutti e dà soprattutto grandi soddisfazioni che in Italia non abbiamo riscontrato.


Progetti per il futuro?
Sicuramente importare e aggiungere nuovi prodotti migliorando l’attuale offerta del nostro locale. Poi in futuro l’obiettivo sarebbe quello di aprire anche altre sedi in quanto al momento siamo un po’ confinati qui a Cork. Uno volta assestati con lo staff e i fornitori l’idea sarebbe di espanderci con un altro paio di punti vendita anche a Dublino cercando di creare un brand riconosciuto, non ai livelli di Starbucks per carità, ma qualcosa di qualità e con personalità. Cercare di creare un servizio che metta al centro il cliente e la cura del rapporto che si viene a creare: ricordarsi il caffè che prende sempre e cercare attraverso queste attenzioni di fidelizzarlo in modo che torni.
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ID Anticontraffazione: 19340Giorgia Maltecca


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notizie L’ Azienda Agricola Scisci e i suoi “Grandi Olii”, la storia di una tradizione secolare   Nel Sud d’Italia, precisamente nella zona di Monopoli (Ba), ricca di alberi di olivi secolari sorge un frantoio la cui gestione familiare si tramanda di generazione in generazione. Vi parliamo dell’Azienda Agricola Scisci che produce ogni anno un olio d’oliva di qualità che ha ottenuto molteplici riconoscimenti e premi sia a livello nazionale che internazionale. Il merito è da rintracciare nell’amore e nella dedizione che il signor Franco Scisci ci mette quotidianamente nel suo lavoro multitasking che spazia dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti. Le olive che sono alla base dell’olio della linea “Grandi Olii Scisci” sono le coratine, le peranzane e le pichioline che rappresentano il contesto territoriale pugliese capace di donare tanti prodotti di qualità. Questa linea comprende la selezione di 8 Eccellenze che rendono omaggio alle migliori monoculture del territorio pugliese oltre che la creazione di brand unici. Picholine, Peranzana Biologico e Don Pasquale sono solo alcune delle prelibatezze che hanno portato il marchio Scisci, tra il 2017 e il 2019, a vincere i più prestigiosi premi nazionali e internazionali. (Oro a Biol 2018, Oro a Japan Olive Competition 2019, Oro all’ Evo New York Competition 2019,Gambero Rosso ,Leone d’Oro 2019). Ma il vero capolavoro dei "Grandi Oli"  rimane "L'olio di Mia Figlia". Nato da una dedica personale di un padre, Franco Scisci, a sua figlia Paola Chiara. La sua elegante miscela si è distinta in un concorso con 431 partecipanti provenienti da 17 paesi e ha ricevuto il Best International Coupage North Hemisphere 2019, il premio più prestigioso del settore oleario al mondo.
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notizie La Grappa The Italian Culinary Institute By Rino Frattesi, dove il culto del vino si fonde con specialità creative   La Grappa The Italian Culinary Institute è il regno dell’autentico Made in Italy e della cucina italiana che lascia il segno in Germania, nella cittadina di Essen. Questo ristorante è gestito da Rino Frattesi, originario delle Marche che dopo innumerevoli esperienze pregresse nell’ambito della ristorazione in giro per l’Italia e l’Europa si è stabilizzato in questa zona suggestiva della Germania dove ha creato un locale elegante, caloroso nel quale poter respirare a pieno la vera italianità, quella che è molto apprezzata nel mondo. Il menù del suo ristorante è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato perché ha alla base prodotti di alta qualità e una sapiente arte di combinare prodotti semplici coi quali Rino Frattesi con molta creatività ogni giorno dà vita a specialità memorabili e uniche nel suo genere. Grazie a questo ristorante ha potuto fondere le sue grandi passioni, quella del cucinare e quella del culto del vino italiano. Ogni menù infatti risulta strutturato in base all’accostamento tra cibo e vino. Quello enogastronomico è un ambito in cui Rino ha ricevuto tanti riconoscimenti e raccolto tante soddisfazioni. Ce lo racconta con immenso entusiasmo e passione in questa esclusiva intervista.
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notizie Mamma’s Simple Food, la vera cucina italiana che resiste nel tempo in Germania   Presso la cittadina tedesca di Dinslaken vi è un piccolo ristorante italiano chiamato Mamma’s Simple Food. Varcando la sua soglia ci si ritrova catapultati piacevolmente in un’atmosfera che trasuda italianità pura e autentica. Nato negli anni Ottanta come ritrovo per gli italiani emigrati in questa zona che sentivano la nostalgia dell’arte culinaria italiana, questo ristorante nel corso degli anni, resiste e riscuote sempre tanto successo come nel periodo delle sue origini. Il segreto di questo inaspettato successo è da rintracciare nell’atmosfera calorosa e accogliente nella quale vi potrete immergere per degustare prelibatezze italiane cucinate con ingredienti semplici, genuini e di qualità. Il menù del Mamma’s Simple Food è in grado di soddisfare ogni esigenza di palato, anche quella più esigente. Potrete scegliere tra una varietà di piatti tipici italiani che vi faranno esplorare sapori unici nel loro genere. Davvero imperdibile è la panna cotta che ha alla base una ricetta che si tramanda di generazione in generazione da circa trent’anni. Mangiare presso il Mamma’s Simple Food significa sentirsi in Italia e trascorrere momenti memorabili e rilassanti lasciandosi coccolare dal cibo di qualità che non troverete da nessun’altra parte. Ce lo racconta con tanto entusiasmo Rossella Tassone, che rappresenta la terza generazione di ristoratori del Mamma’s Simple Food, in questa esclusiva intervista.
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notizie Storie e Sapori St. Julian’s: i sapori inediti della cucina campana a Malta   A Malta è possibile gustare la tradizione culinaria campana grazie ai ristoranti Storie e Sapori St. Julian’ s. Amante dell’autentico Made in Italy, il giovane Giuseppe Napolitano dopo una vacanza a Malta si è letteralmente innamorato dell’isola. Qui ha coronato il suo sogno di aprire cinque ristoranti italiani che si differenziano per qualità, professionalità e creatività. Il menù dei ristoranti Storie e Sapori St. Julian’ s è ricco di specialità preparate seguendo le ricette campane che si tramandano di generazione in generazione.