La Shardana, l’amore smisurato per la gastronomia sarda approda in Francia -
Com’è nata la sua passione per l’arte culinaria italiana?
Sin da piccolo mi sono dedicato all’ambito della ristorazione. Nel 2004 ho ottenuto un incarico in Sardegna dove mi sono innamorato perdutamente della cucina italiana e delle specialità sarde che sono uniche nel loro genere. Questa esperienza mi ha motivato ad aprire con mia moglie Milena, di origine sarda, un ristorante qui in Francia in grado di far conoscere all’estero la cucina sarda e l’amore per l’autentico Made in Italy.
Come potremmo definire la cucina del La Shardana?
La nostra cucina è mediterranea, semplice, genuina con alla base prodotti di qualità che selezioniamo con molta attenzione di cui rispettiamo la stagionalità e la freschezza. Ci teniamo infatti a rispettare ed esaltare i sapori autentici.
Per lei cosa significa cucinare?
Per me significa ricreare i sapori e gli odori della Sardegna che è sempre viva nei miei ricordi. Ogni volta che perseguo questo obiettivo mi emoziono letteralmente. Attraverso il mio ristorante mi piace condividere questa mia passione per l’arte culinaria della Sardegna con i miei clienti. È sempre un piacere orientarli nella scoperta di questa regione molto suggestiva e che offre tanto dal punto di vista culinario.
Quali sono i prodotti Made in Italy ai quali non potrebbe mai rinunciare nella cucina del suo ristorante?
Non potrei mai rinunciare al pecorino sardo, all’olio extravergine d’oliva e alla pompia, l’agrume tipico sardo proveniente dalla città di Siniscola.
Da dove trae l’ispirazione per le sue specialità?
Dai ricordi, da ciò che ho assaggiato in Sardegna, dalla mia esperienza formativa in quella regione italiana che mi è molto cara e che ha intensificato la mia passione per la cucina.
Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso il suo ristorante?
Il carpaccio di polpo. È molto amato dai nostri clienti. Non è altro che un antipasto di polpo arricchito dalla pompia. Piace tanto e va bene per qualsiasi stagione. Amata è anche la seadas, un dolce sardo per eccellenza che non può assolutamente mancare nel nostro menù. C’è da puntualizzare che i piatti del nostro menù si caratterizzano per la presenza di un prodotto tipico sardo che amiamo far conoscere ai nostri clienti.
Com’è strutturata la carta dei vini del suo ristorante?
Offriamo ai nostri clienti il meglio del culto del vino sardo che ben si abbina alle nostre specialità gustose grazie alle quali invitiamo i nostri clienti ad esplorare le tradizioni gastronomiche di questa suggestiva regione italiana.
Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso La Shardana?
Abbiamo cercare di ricreare l’atmosfera convivale che si respira in Sardegna. Da noi i clienti si sentono rilassati e orientati nella scoperta di sapori inimitabili e che rimangono impressi nella memoria come è successo a me quando ho avuto la fortuna di lavorare in Sardegna. Da noi si respira l’amore del condividere delle tradizioni e delle specialità gustose. I clienti vengono a mangiare da noi per trascorrere esclusivamente dei momenti rilassanti e conviviali gustando specialità che non trovano da nessun’altra parte.
Qual è la parte che ama di questo lavoro?
La creatività per me è importantissima perché non posso far a meno di esprimermi artisticamente con le specialità che preparo. Amo stupire e incuriosire i miei clienti con quello che preparo. Mi diverte tanto cucinare per gli altri.
In base alla sua esperienza, quale consiglio darebbe ad un giovane che vuole intraprendere la carriera di ristoratore italiano all’estero?
Non avere fretta. Bisogna prima accumulare esperienze significative in questo settore. Prima di aprire la propria attività occorre infatti viaggiare molto per confrontarsi con le altre realtà. Serve per analizzare ciò che si vuole davvero fare e concretizzare con la propria idea di cucina. Bisogna inoltre puntare sulla qualità e l’autenticità del Made in Italy e cercare di differenziarsi proponendo prodotti tipici di una regione, prodotti che è difficile trovare all’estero.
ID Anticontraffazione: 18144 | Mariangela Cutrone |