Il Golfo di Napoli, un viaggio tra gli autentici sapori e colori partenopei a Barcellona
Come e quando è nata l’idea di promuovere l’autentico Made in Italy in Spagna?
Gianni: La nostra avventura è cominciata nel 1995 quando giunsi a Barcellona per partecipare all’inaugurazione di un ristorante italiano. Successivamente, ispirato da quell’evento e constatando che la qualità della cucina italiana che c’era all’epoca non era un granché, ho deciso con mio cognato di aprire Il Golfo di Napoli. Il nostro obiettivo sin dal 1997 è far conoscere e diffondere la vera cucina di mare italiana in Spagna. Posso dire che sono stato il primo cuoco qui a Barcellona a far conoscere le tradizioni culinarie partenopee a base di mare. Grazie a questo successo mi hanno persino chiamato ad insegnare in una delle più rinomate scuole di cucina italiana qui a Barcellona.
Enzo. Prima che aprissimo il nostro ristorante, qui a Barcellona erano conosciuti solo i soliti piatti italiani come la carbonara, il ragù di carne e la pizza. Noi abbiamo voluto differenziarci e questo obiettivo è molto apprezzato dalla nostra vasta clientela che ci è affezionata da tanti anni.
In base alla vostra esperienza all’estero, secondo voi perché la cucina italiana riscuote tanto successo nel mondo?
Enzo. Penso che la cucina italiana è inimitabile. Come sappiamo proporla noi italiani all’estero non lo sa fare nessuno.
Gianni: Credo che la nostra cucina è superiore alle altre. Qui in Spagna il Made in Italy è molto amato per la sua qualità e genuinità. Rispetto a quando abbiamo aperto, oggi gli spagnoli sono molto attenti nel scegliere l’autenticità che pochi propongono all’interno del proprio ristorante. Il vero Made in Italy fa davvero la differenza sotto diversi aspetti.
Come potremmo definire la cucina de Il Golfo di Napoli?
Gianni: La nostra è una cucina di mare di qualità. Il 90% dei nostri prodotti sono a base di pesce che utilizziamo per antipasti, primi e secondi.
Che tipo di pizza è possibile gustare presso Il golfo di Napoli?
Gianni: La classica pizza napoletana preparata con prodotti che provengono direttamente dall’Italia.
In base ad alcune ricerche di settore, la pizza è in grado di stimolare il buonumore e la socialità. Voi cosa ne pensate?
Gianni: È verissimo. Lo constatiamo quando vengono da noi le famiglie con i bambini. Mangiare la pizza diventa un evento che rende felici tutti e soddisfa ogni palato.
Secondo voi quanto è importante l’estetica nella presentazione di un piatto? È davvero in grado di stimolare l’appetito?
Enzo: È un aspetto importantissimo perché come si suol dire un piatto si mangia prima di tutto con gli occhi e noi ci teniamo a curare tutti i suoi dettagli, compresi quelli estetici.
Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso il vostro ristorante?
Gianni: Gli spaghetti Giovanni con pomodorini, calamari e gamberetti, un piatto semplice ma molto amato. Consiglio anche i paccheri con polpettine di pesce spada e funghi di mare, il cartoccio, i paccheri con l’astice. E poi c’è un primo che non si trova nemmeno a Napoli. Mi riferisco al ragù di mare a base di pesce spada, frutti di mare, branzino. Molto apprezzata è anche la genovese di mare con scampi grandi e una salsa particolare.
Come è strutturata la vostra carta dei vini?
Enzo: Offriamo una varietà di etichette provenienti da diverse regioni italiane che spaziano dal Nord al Sud Italia. Ci teniamo ad offrire la qualità anche in campo enogastronomico per soddisfare diverse esigenze.
Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso Il golfo di Napoli?
Gianni: Sembra di essere a Napoli. È stato invitabile per noi ricreare un pezzo della nostra amata città qui a Barcellona. I nostri clienti amano il nostro ambiente e apprezzano la nostra convivialità.
In questo settore per voi conta di più la formazione o l’esperienza?
Gianni: Io personalmente sono cresciuto professionalmente lavorando sul campo. Ho fatto tanta gavetta che mi ha fatto crescere tanto. Consiglio sempre ai miei alunni di non smettere mai di apprendere perché non si finisce mai di mettersi in gioco e crescere.
Signor Gianni, giacché lei collabora come insegnante in una nota scuola di cucina qui a Barcellona, cosa significa per lei insegnare ai giovani l’arte della cucina italiana?
Gianni: È una grande soddisfazione per me. È un orgoglio riuscire a trasmettere la passione per questo lavoro. Ho degli alunni che mi seguono ancora e si trovano bene a lavorare con me.
Un consiglio che dareste ad un giovane che vuole intraprendere la carriera del ristoratore italiano all’estero…
Enzo: Essere pronto a fare sacrifici perché questo è un lavoro in cui si investono tante energie e tempo. Si lavora infatti nei giorni festivi e non si smette mai di imparare tante dinamiche nuove. Se non si nutre passione e amore per questo lavoro è meglio lasciar perdere.
ID Anticontraffazione: 17408 | Mariangela Cutrone |