Azienda Agricola Nicola De Ruvo
CATEGORIA: aziende agricoleID ANTICONTRAFFAZIONE N.2089
PRODUZIONE PROPRIA DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA E SOTT’OLI VARI AD ALTISSIMO PREGIO E QUALITA’
L’AZIENDA AGRICOLA DE RUVO coltiva gli ulivi secondo l’antica tradizione italiana e nel rigido rispetto delle leggi italiane e comunitarie.
Tutti i nostri oli sono estratti a freddo ed hanno una bassissima acidità, 0,1- 0,2 massimo.
Tenendo presente che il limite massimo per gli oli extra vergini è di 0,8 ciò conforta il dato che i nostri oli appartengono alla fascia di extra vergine di altissimo pregio.
Le olive presenti in questa zona e da cui produciamo il nostro prodotto appartengono a due cultivar: coratina e ogliarola barese.
La oleificazione delle olive avviene sempre entro le 48 ore (in genere 24) dalla raccolta che è fatta a mano e non permette mai alle olive di venire a contatto col suolo. Infatti subito dopo la raccolta le olive vengono depositate in cassoni e poi stoccate in olivaio in attesa della oleificazione che, come detto, avviene sempre entro massimo due giorni (ma nel 90 dei casi dopo un solo giorno).
I nostri oli come detto sono estratti e freddo. Ciò significa che il processo di oleificazione è monitorato e registrato da un termometro che impedisce alla temperatura della “pasta di olive” di superare i 27° gradi durante una qualunque fase di trasformazione.
Il carattere fruttato dei nostri oli è esso stesso sinonimo di qualità, infatti un olio commerciale dal gusto “piatto” (molto) difficilmente ha origine da oli extra vergini, più probabilmente è frutto (nella migliore delle ipotesi) di miscele di diversi oli molto probabilmente di origine straniera.
Inoltre lo stesso carattere fruttato consente una forte economia perché basta usare pochissimo olio per condire.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileCascina Palazzo: due parole quasi in contrasto.
Sembra un gioco di uno scenografo teatrale: un palazzo signorile del ‘600 che spunta fra le colline dell’Alta Langa.
È un edificio completamente diverso dall’architettura tipica delle tradizionali cascine di Langa, perché fu costruito come residenza di campagna per una famiglia della nobiltà torinese.
Immaginiamoli, gli aristocratici torinesi barocchi, incipriati e imparruccati, salire sulla carrozza nel cortile del loro palazzo di città, dopo che i domestici avevano caricato i bauli, e partire verso le terre allora selvagge dell’Alta Langa.
È tempo di feste, di balli, di caccia, di quel breve periodo di villeggiatura spensierata che l’aristocrazia sabauda si concedeva fra gli affari e le guerre.
Nel 1915 il mio bisnonno Luigi acquista il palazzo da un discendente della nobile famiglia torinese e lo trasforma in cascina.
Immediatamente cambia lo spirito del luogo: non più feste e villeggiatura, ma il lavoro duro della campagna.
Pianta subito degli alberi di nocciole, ben 300, che colloca nei versanti di terreno più soleggiati.
All’inizio l’attività della cascina comprende anche l’allevamento di buoi da lavoro, l’animale più usato nella vita agricola del tempo. Mano a mano, con il progredire delle macchine e dei trattori, l’allevamento dei buoi si è ridotto, lasciando sempre più spazio alle nocciole.
Così mio nonno Alberto, poi mio papà Angelo hanno costantemente ampliato la superficie destinata alle nocciole.
Per chi nasce in una cascina dell’Alta Langa, le nocciole sono compagne di vita fin da bambino, prima per giocare ad arrampicarsi sugli alberi, poi per fare merenda con la torta di nocciole preparata dalla nonna.
Questa è stata la mia infanzia: andavo nel noccioleto con mio papà, che mi raccontava e mi trasmetteva le sue conoscenze su come lavorare e preparare il terreno, come potare i rami, come controllare gli insetti.
Adesso tocca a me. Insieme a mio papà Angelo, mia mamma Rosalia, mia moglie Elisa, e i miei figli Mattia e Andrea a cui sto insegnando come amare e prendersi cura delle nocciole.
Come ogni persona che mi ha preceduto, ho voluto dare il mio tocco personale a Cascina Palazzo: così ho deciso di aggiungere alla coltivazione e alla raccolta delle nocciole anche la tostatura e la lavorazione. Per ottenere la crema, la pasta, la granella, la farina di nocciole. Tutto fatto in casa. Da noi. Con le nostre nocciole.
Manuel Quazzo