NRG ZONE DI BISI NICOLA
CATEGORY: ALIMENTI DIETETICI E MACROBIOTICI VENDITA AL DETTAGLIOSei il proprietario? Richiedi l'ID anticontraffazione! Certifica che la tua Azienda è in possesso dei requisiti richiesti per l’inserimento in Eccellenze Italiane e richiedere l’erogazione di un ID Anticontraffazione, che sarà impresso sul certificato e sulla vetrofania che provvederemo a consegnarti e potrai poi esporre al pubblico.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileSiamo un piccolo negozio a conduzione familiare dal 1996!
I nostri prodotti sono scelti con cura, ricercando frutta e verdura di stagione e di qualità prodotta dalla nostra Azienda Agricola situata a Crespellano e dai produttori della zona di Bologna.
Verso la metà del XVIII secolo ( dicembre 1745 ), un monaco cenobita, esperto erborista, inventò un liquore utilizzando erbe aromatiche, sapientemente miscelate, messe in infusione con alcool puro e distillate. Il risultato fu un eccezionale elisir, dal sapore gradevole e dalle straordinarie qualità digestive ( bevuto puro ), che diviene un ottimo aperitivo se aggiunto a seltz, spumante secco o succo di agrumi.
Il Chromel è stato apprezzato nei secoli, tanto da essere premiato in numerose mostre nazionali ed internazionali ricevendo 3 medaglia di bronzo, 2 di argento, 10 d'oro, 6 croci di onore ed una coppa di onore ( a titolo di esempio si citano: le esposizioni permanenti di Napoli del 1897 e 1898; l'esposizione internazionale di Bordeaux del 1897; l'esposizione internazionale di Nizza del 1899; l'esposizione universale di Parigi del 1900; l'esposizione al Palazzo di Cristallo di Londra del 1907; l'esposizione internazionale di Bruxelles del 1909 e quella Universale di Buenos Aires del 1911 ), oltre ad essere menzionato in molte edizioni del famoso dizionari scientifico 'Melzi'. E' stato, inoltre, utilizzato per la creazione di dolci particolarmente prelibati.
Le vicissitudini del secondo conflitto mondiale hanno, purtroppo, influito negativamente sulla produzione e diffusione del sublime liquore, la cui produzione è comunque continuata, anche se in quantità ridotte.
Negli anni '60 il marchio, con relativa ricetta originale, è stato acquistato da Filippo De Blasio, allora piccolo imprenditore di Pontelandolfo (BN), il quale ha continuato a produrlo fino al 1980.
Oggi la produzione del Chromel è ripresa, grazie alla tenacia dei soci della Distilleria Filippo De Blasio e C. s.r.l., che hanno pensato che una tale eccellenza non poteva andare persa.
La produzione, ovviamente, segue i canoni della lavorazione e degli ingredienti della ricetta originale, così come trasmessa nei secoli, gelosamente custoditi.
Recentemente il Chromel ha conseguito un ottimo successo nella manifestazione 'Degustazione alla Cieca', sottoposto al giudizio di due tra i più grandi sommelier del mondo, Andreas Larsson (best sommelier of the world 2007) e Markus Del Monego (best sommelier of the world 1998), i cui giudizi sono stati molto lusinghieri.
La Distilleria artigianale Filippo De Blasio e C. s.r.l. è impegnata nella creazione di altri esclusivi prodotti di qualità, tra cui spicca il 'Chromel Ciock', crema al cioccolato aromatizzata con il sublime distillato Chromel, oltre alla produzione di grappe ed acqueviti, con l'esclusivo utilizzo delle vinacce provenienti dai pregiati vitigni sanniti ed irpini (aglianico, falanghina, greco e taurasi).
A Gubbio, città tra le più belle d'Italia, nel caratteristico Quartiere di san Martino, dove le vecchie pietre raccontano la storia, la cultura, l'arte trasmesse nei secoli, Fulvio Macelleria da anni riesce ancora a mantenere i tradizionali gusti e sapori di una volta...
Non una semplice macelleria, ma un luogo dove la tradizione incontra l'innovazione, alla riscoperta di sapori che rischiano di perdersi e che sono arricchiti dall'esperienza e dalla cordialità dei titolari, che dagli anni '50 portano avanti con amore e professionalità un'attività che ambisce a raggiungere livelli di qualità sempre più alti.
La nostra farina: una storia che comincia lontano...
...ma rimane sempre vicino: tra i campi dell’Emilia, Reggio e Parma, cuore dell’agro-alimentare italiano.
Il Molino Denti da quasi settant’anni produce e confeziona farine di grano tenero. Un percorso fatto di sacrifici, passione, intuizione, perseveranza.
1955: l’inizio
L’Italia è uscita dalla guerra con tanta voglia di ricominciare, di ricostruire, di intraprendere un futuro migliore. E’ ancora un paese rurale dove le famiglie sono prevalentemente di stampo patriarcale: le figlie femmine, sposandosi, raggiungono la casa del marito e del suocero, mentre i figli maschi si sposano in casa e allargano le basi famigliari, premessa indispensabile per avere un’adeguata forza lavoro nei campi e nell’allevamento del bestiame.
Così è anche per i fratelli Denti, Sante, Alberto, Vando e Renato, una famiglia di agricoltori che lavora un podere nella periferia di Reggio Emilia e che coglie l’opportunità di prendere in gestione un molino a cilindri di Albinea, in quel momento non attivo, grazie ad alcuni soci finanziatori.
In quel tempo, la forza lavoro faceva premio sulla specializzazione: il lavoro consisteva per lo più nella macinazione di grano per farina, piuttosto che farina per pane.
Inizia così un’epopea imprenditoriale che continua fino ai giorni nostri
Anni Sessanta: il boom economico
Le migliorate condizioni di vita, l’innalzamento vertiginoso del reddito procapite (un operaio nel 1955 guadagnava circa 43.000 lire al mese mentre a metà degli anni Sessanta, 86.000), incidono profondamente sulle trasformazioni socio-culturali, oltre che provocare un deciso aumento dei consumi.
I fratelli Denti, (Sante, Alberto e Vando – Renato era uscito nel 1959) nel frattempo, hanno acquistato tutto il capitale sociale del molino e proseguono la strada dell’adeguamento tecnologico, ampliando la capacità produttiva, migliorando le rese e modernizzando l’offerta. E’ in questo frangente che la farina verrà commercializzata non più in sacchi di juta da 100 kg, bensì in sacchi di carta di 50kg.
Parallelamente, i fratelli Denti, sempre alla ricerca di nuove opportunità per il loro molino, producono in alternato cioè macinano sia grano tenero che altri cereali per produrre mangimi.
Anni Settanta: arriva l’austerity
L’Italia, dopo la crescita impetuosa del boom economico, anche a causa della crisi petrolifera mondiale, conosce un periodo di austerity che si traduce in riduzione dei consumi.
E’ una crisi economica e sociale che mette a dura prova la tenuta delle imprese: diventa imprescindibile avere strutture finanziarie, organizzative e commerciali in grado di reggere le nuove sfide che il mercato propone.
Nel 1973 esce dalla società Vando, mentre nel 1974 scompare Alberto.
Viene affittato, nel 1978, un altro molino a Reggio Emilia gestito dal cugino Ideo che chiuderà nel1995 e completamente rinnovato il molino di Albinea.
Anni Ottanta: un nuovo inizio
Nel 1985, la vecchia compagine sociale viene ulteriormente modificata dall’uscita di Ideo: Ermanno Denti, figlio di Alberto e la moglie Franca con 3 operai si trovano a gestire da soli l’attività molitoria che è ancora divisa in produzione di farine e mangimi.
Anni Novanta: il molino si consolida
Entrano a far parte della società i figli Sabrina, Alan e Alberto. Nel 1991 viene affittato un mangimificio a Rubiera e ciò consente di adibire il molino di Albinea alla sola produzione di farine alimentari. La capacità di macinatura giornaliera di grano tenero passa da 180 q a 300 q al giorno.
Anni Duemila: il molino si automatizza
L’Amministrazione comunale di Albinea per togliere l’attività molitoria dal centro abitato, destina nel 2001 un’area in zona industriale che, cinque anni dopo vedrà sorgere un molino di nuova generazione in grado di produrre 2.000 q/giorno e, almeno per 48 ore senza l’ausilio né presenza di personale.
Anni Duemiladieci: si guarda al futuro
Nel 2011 viene acquistato un secondo molino a Vicofertile (PR) con capacità produttiva di 3.200 q/giorno. Dopo un paio d’anni e dopo svariati interventi di ammodernamento, automatizzando l’impianto e modificando la linea di impachettamento, la capacità giornaliera produttiva viene portata a 5.000 q.
Oggi
Molino Denti è una solida e importante realtà nel panorama, non solo italiano, della trasformazione di grano tenero. La sua proposta commerciale rivolta sia al canale professionisti che a quello domestico, si rinnova continuamente ed è attenta alle nuove tendenze alimentari.
Infibra, linee speciali, tostatura, miscelazione sono solo alcuni degli ambiti in cui la ricerca Denti si sta orientando per soddisfare le crescenti aspettative del mercato di 11 Nazioni.
Una storia che vuol continuare ad essere scritta, naturalmente insieme.