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handicrafts La Gondola Murano Glass Gioielli fatto a mano pezzi Unici
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handicrafts FAVOLE DI CERAMICA
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jewelers Samadhi Italian Jewellery Dal cuore di Madre Terra… gemme di bellezza per far risplendere la tua anima
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jewelers Arte Orafa Cristiana Perali La ditta Perali è tra le più antiche gioiellerie di Roma e dal 1907 crea gioielli eseguiti a mano da abili artigiani.
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handicrafts Cinabro Carrettieri

“Il carretto siciliano non esiste più”, questo è il pensiero comune riguardo il simbolo per eccellenza dell’arte siciliana, considerato ormai un vecchio ricordo dimenticato. Un tempo troneggiava per le strade urlando lo sfarzo del suo proprietario, facendo sfoggio dei suoi vividi colori.  Un tempo la melodia delle sue ruote, della sua ferratura e dei suoi sonagli attirava l’interesse delle massaie, le quali si affacciavano all’uscio di casa con ancora il canovaccio per asciugarsi fra le mani. Quel suono, riecheggiando per le strade, spingeva i bambini ad accalcarsi intorno al carretto, indicando i propri beniamini dipinti nei quadri delle sponde o ricamati nelle fastose bardature del cavallo. Un tempo il carretto era soggetto imprescindibile nella vita di un uomo siciliano che investiva su di esso i propri sacrifici, perché cavallo e carretto erano la ricchezza della famiglia.


Tutto ciò oggi è ormai dimenticato, è vero. Ma ciò che è dimenticato non necessariamente significa che non esista più.

Il carretto c’è. Esistono pochi angoli, in Sicilia, in cui una mano ancora intaglia una sponda, mentre da un’altra parte un pennello decora ancora il carretto siciliano rispettando la sua storia e la sua arte tradizionale. Esiste ancora qualcuno che sa come si ricama una bardatura di cavallo, esiste qualcuno che ne conosce la storia.


Noi siamo Damiano Rotella e Biagio Castilletti, gli ultimi artigiani che per mestiere si dedicano alla pittura e al restauro dei carretti siciliani. Non esistono libri, dispense o siti internet in cui studiare per imparare questa professione. È un’arte che da sempre si è tramandata oralmente, da mastro ad allievo. E così abbiamo fatto noi. Da ragazzi eravamo garzoni nella bottega di Domenico Di Mauro, lavoravamo e imparavamo le nozioni che ci avrebbero permesso di raggiungere la professionalità.  Oggi, nella nostra storica bottega, incarniamo ciò che è rimasto del carretto, facciamo in modo che ci sia ancora differenza fra “non esistere” ed “essere dimenticato”. E, affinché la gente riscopra ciò che è stato scordato, ci imponiamo l’impegno di divulgare l’arte del carretto, affinché quello che ormai è solo un piccolo seme possa diffondersi, rifiorire, in modo che nessuno dica ancora “il carretto siciliano non esiste più”.


Nel 2011 ricevemmo una commissione importante: un carretto completamente scolpito la cui pittura sarebbe stata ispirata a quello che fu definito il più bel carretto di Sicilia, creato nel 1956 dai migliori artigiani dell'epoca. La lavorazione durò quasi un anno, volevamo generare qualcosa che rappresentasse il nostro orgoglio, che ci rispecchiasse. Ancora oggi quello rimane il nostro biglietto da visita.


Nel 2014 veniamo chiamati a partecipare al convegno di Google, al Verdura Golf Resort di Sciacca, per rappresentare l’arte siciliana con estemporanee e laboratori di pittura per i partecipanti al congresso.


Dal 2015 curiamo la pittura di elettrodomestici d’arte firmati per Dolce e Gabbana e Smeg. Nella nostra bottega vengono girate riprese e scattate fotografie pubblicitarie per il progetto “Sicily is my love”. Una di queste foto viene anche utilizzata come stampa nei sacchetti degli store Dolce e Gabbana. Nello stesso periodo abbiamo decorato alcuni pezzi del mobilio della villa personale di Domenico Dolce.


Nel 2016 inizia la collaborazione con il brand Anthea Gioielli, per la quale curiamo la linea di borse e accessori siciliani.


Nel 2017 la rinomata sartoria Attolini chiede di usare la nostra bottega come set fotografico.

Sempre in quell’anno, il fotografo Steve McCurry, famoso per lo scatto “Ragazza Afgana”, scatta una serie di fotografie nella nostra bottega. Una di queste, intitolata “Fiat Bambino”, viene acquistata dalla compagnia americana di crociere Silversea che, l’anno successivo, organizza un evento a Palermo, nella prestigiosa Villa Igea, al quale siamo invitati a partecipare in quanto protagonisti della foto di McCurry, attorno a cui si svolgeva l’intrattenimento.


Nel 2018 consegnamo la 500 dipinta immortalata nello scatto di McCurry, dopo 7 anni di lavorazione, che verrà esposta in un museo di Messina. Nello stesso anno il Consiglio dei Ministri ci chiede di organizzare un laboratorio di pittura al Resort Donnafugata. I nostri lavori sono pubblicati in diversi tomi, tra cui L’Orlando Furioso nello specchio delle immagini, volume enciclopedico edito da Treccani. Interviste e riprese sul nostro lavoro sono apparse su La Sicilia, Il Gattopardo, Freetime, il programma di Raiuno Top – Tutto fa tendenza e il programma di Sky Master of Photografy.

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clothing Pierre Moda
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handicrafts Antonio Labita
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handicrafts Sartoria Cavaliere Napoli

Pietro Paolo Cavaliere
Le radici e il cuore di Sartoria Cavaliere

Pietropaolo Cavaliere, per tutti Paolo, nasce nel 1948, in provincia di Caserta, nel pieno secondo dopo guerra. L’Italia faceva i conti con gli ingenti danni subiti. Con continue difficoltà, sacrifici e privazioni, ma armato da un’infinita speranza, il suo popolo iniziava la ricostruzione a testa alta. Paolo, ha cominciato a lavorare all’età di 10 anni, contribuendo alla ricostruzione, morale e materiale del paese. Dovendo scegliere un mestiere, sceglie il mestiere: il SARTO

Le rinomate “botteghe” Sartoriali di Napoli, dove con pazienza e passione un pezzo di stoffa diventa un’opera d’arte, diventano la sua “Scuola”. La maestria della Sartoria Napoletana appassiona Paolo sempre di più. Passano gli anni l’Italia è in ricrescita. La Sartoria Napoletana comincia ad imporsi, a farsi strada nel mondo. Si contrappone a quella Inglese. Due stili differenti e decisi: quella Inglese con l’aplomb classico ed impeccabile; quella Napoletana con linea morbida e la famosa manica a camicia, anche detta a “MAPPINA”.

A cavallo tra gli anni 60/70, alcuni sarti storici iniziano a fondere l’arte manuale della cucitura a tecniche più moderne. La consapevolezza di creare un prodotto sartoriale, ma allo stesso tempo industriale, permette rapidamente la diffusione su vasta scala.

Nasce ABLA, marchio ancora oggi riconosciuto in tutto il mondo dell’alta moda sartoriale maschile. Paolo lavora all’ABLA per circa 25 anni. In questo contesto ha l’opportunità di confrontarsi con tecnici di alto profilo: ENZO LEONARDI, ANTONIO FUSCO, NINO PECORARO E LO STESSO Commendatore BLASI, fondatore dell’omonima azienda.


La nascita della Sartin
Da Paolo a Bruno, Pasquale e Marco

Dopo ABLA inizia un percorso in autonomia creando abiti su misura per tantissimi estimatori del vestir sartoriale. Tutti si fidano del suo gusto e del suo taglio. Sul finire degli anni 90 inizia una nuova avventura con Angelo Blasi e con Sartoria Partenopea che durerà 15 anni.

Paolo trasmette l’amore per la sartoria ai suoi figli Carmine, Pasquale e Marco che lo seguono in questa azienda. In breve tempo, ognuno di loro ricoprirà un ruolo importante in quella nuova realtà aziendale, che velocemente si imporrà sul mercato in maniera decisa. Ma Paolo è un creativo. Appartiene alla Vecchia Scuola dei Sarti Napoletani. Ha bisogno di costruire.

Così, concluso il capitolo Sartoria Partenopea, incentiva ed invoglia i figli, Pasquale e Marco, a fondare la“SARTIN”, dove i capi sono controllati e seguiti dalla maestria di Paolo.

La SARTIN, fondata da Pasquale e Marco, con l’aiuto di Bruno, ha come obiettivo principale la cura del prodotto ed il ritorno alle origini. La sartoria vera che riprenda il sapore delle cose fatte a mano. La SARTIN si avvale di 15 maestranze, compresi Pasquale e Marco, piccola ma strutturata come una grande azienda.


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jewelers Arte Gioiello Di Zanchi Silvano Realizzazione artigianale di sculture-gioielli, pezzi unici ed inimitabili!
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handicrafts Di Mano in Mano Soc. Coop.

NUOVA VITA ALLE COSE PIÙ VALORE ALLE PERSONE. DAL 1999.
 “Il nostro sogno è costruire un luogo di lavoro e un luogo sociale, ovvero: un luogo dove non solo si lavora ma si cresce, si comunica, si vive e si condivide un tempo della vita.”

La Cooperativa di lavoro Di Mano in Mano prende vita nel 1999 su iniziativa di alcuni membri delle comunità di Villapizzone e Castellazzo, ne abbraccia i valori portandoli nel mondo del lavoro. Alla base delle regole della Di Mano in Mano vi è il rispetto della vita di ciascun lavoratore e delle sue esigenze personali e familiari. Prendersi cura dell'ambiente, del suo territorio e della comunità che lo abita, della sua storia, dell'arte e della cultura, dei suoi bisogni di opportunità lavorative e formative e delle sue fragilità sociali: questi valori sono le fondamenta solide sulle quali abbiamo costruito negli anni un modello d’impresa unico nel suo genere, fedeli a quell’idea rivoluzionaria di trovare e praticare nuove strade, per migliorare la qualità della vita. La parità di stipendio in proporzione al numero di ore lavorate, l’indivisibilità degli utili, che sin dagli esordi caratterizza il rapporto di lavoro dei soci, conferma l’intento della Di Mano in Mano di continuare a vivere nello spirito di condivisione del lavoro, nel rispetto della persona e della sobrietà. La nostra vision è contribuire a salvare il pianeta attraverso il nostro lavoro e migliorare il mondo del lavoro attraverso le nostre scelte. Quindi continuare a perseguire un modello economico sostenibile che ponga le sue basi nella cura delle persone, delle loro necessità e del mondo che ci circonda.
 
PROFESSIONALITA’ E INNOVAZIONE: VALORI PER CRESCERE TUTTI.

“Noi intendiamo il lavoro non solo come azione di produzione di beni e servizi finalizzata ad un tornaconto economico ma come parte integrante della vita dell’uomo, come bisogno dell’essere adulto.”

“Più valore alle persone” si legge nel pay-off e si traduce in professionalità e innovazione, che per Di Mano in Mano significa adottare un sistema di lavoro che assicura formazione, flessibilità, professionalità e condivisione di intenti e valori. La forza del gruppo si basa sulla fiducia nelle persone e sulla valorizzazione delle loro competenze.
 
L’ORGANICO: I GIOVANI COME RISORSA, PER LA SOCIETA’.

Per Di Mano in Mano di particolare rilevanza è dare la possibilità a tutti i giovani di entrare nel mondo del lavoro. In un momento socio-economico che considera giovani apprendisti anche i 40enni e non consente loro di “rischiare sul futuro” con scelte importanti quali la famiglia, una casa o una missione, la Cooperativa si impegna per dare una risposta differente che parte proprio da un’apertura verso i giovani. Attraverso stage estivi e progetti di apprendistato il giovane in età occupazionale può vivere una prima esperienza di lavoro e trovare uno sviluppo professionale all’interno della Cooperativa.
 
L’IMPEGNO SOCIALE: UNA SCELTA E NON UN OBBLIGO.

“Un'azienda è sempre un pezzo di società e opera su un territorio, è parte di una comunità e come tale non può che adoperarsi per il bene di quella comunità”.

Con questo spirito Di Mano in Mano ha scelto di offrire ai giovani spazi lavorativi e formativi e di prestare grande attenzione alle persone più fragili. Dalla sua costituzione, la Società Cooperativa di Lavoro Di Mano in Mano ha accolto oltre 700 borse lavoro, con decine di inserimenti lavorativi all’anno e diverse persone svantaggiate inserite in organico. Collabora attivamente e costantemente con i Servizi Sociali di Milano, il Ministero di Grazia e Giustizia, le ASL, la Caritas Ambrosiana, e con varie Associazioni e Comuni del territorio milanese e provincia. L’impegno sociale, quindi, non come obbligo statutario - Di Mano in Mano non è Impresa Sociale e non appartiene al terzo settore – ma come scelta che sta alla base di una scala valoriale imprescindibile. I virgolettati sono dichiarazioni d’intenti dei soci fondatori, all’atto della costituzione della Di Mano in Mano.
 
SOSTENIBILITA’

Dalla sua costituzione Di Mano in Mano ha fatto del riuso dei materiali la sua fonte di ispirazione e anche di fatturato. Oggi sono circa 1.500 gli appartamenti sgomberati all’anno con una percentuale di recupero degli oggetti che si attesta intorno all’80%. Dai libri alle suppellettili, dalle cucine agli armadi, dai quadri ai mobili, dai tessuti agli abiti. Tutto, o quasi, viene vagliato e ridestinato. Gli scarti, circa il 20% degli sgomberi, vengono differenziati e smaltiti in appositi centri a pagamento. Ci teniamo a sottolinearlo: in tanti anni di attività non abbiamo mai utilizzato le piattaforme ecologiche dei Comuni. È una scelta ben precisa di rispetto delle regole e dell’ambiente che in Di Mano in Mano ci siamo dati sin dal nostro primo giorno. Nonostante la nostra attività non sia particolarmente energivora abbiamo previsto un piano energetico con fonti completamente rinnovabili. Attualmente alcuni dei tetti di Cambiago ospitano qualche centinaio di pannelli fotovoltaici che presto aumenteranno. La previsione per il 2023 è quella di arrivare all’autonomia del fabbisogno energetico di corrente elettrica. Sono state adottate lampade a Led per un abbattimento di consumo elettrico da illuminazione del 50%.

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handicrafts Fabbio Vito & C. Snc
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handicrafts Lucio D'Apuzzo Gioielli

Lucio D’Apuzzo inizia il suo percorso artistico presso l’istituto d’Arte di Sorrento avvicinandosi quindi da giovanissimo all’arte orafa che, già anni prima, aveva fatto parte della storia della sua famiglia.
Antichi attrezzi avuti in dono da un anziano zio orafo, hanno accresciuto la curiosità e la passione verso quest’arte, maturando la consapevolezza che questa sarebbe diventata la sua professione.


Dopo i primi studi si perfeziona ed intraprende un percorso di specializzazione prima presso la scuola de “Il Tarì” di Caserta e, successivamente, presso l’istituto ”Irigem” di Vicenza, dove apprende le tecniche di modellazione in cera ed effettua studi di Gemmologia, oltre alla lavorazione dei metalli nobili.


Oggi è, inoltre, Maestro orafo presso il laboratorio di una delle migliori e più antiche gioiellerie partenopee, dove ha la possibilità di creare in modo assolutamente artigianale oggetti preziosi per una clientela d’Elite.
Un percorso personale e professionale svolto fin’ora, intriso di incontri, esperienze, ispirazioni, che hanno nutrito una sua già naturale inclinazione e ispessito la sua sensibilità stilistica.
La passione per quest’Arte ha fatto il resto.


Oggi si avvale della sua personale creatività per intraprendere un percorso artistico indipendente e proporre le sue idee, frutto del connubio tra l’antica tradizione orafa napoletana e le più moderne tecniche di lavorazione.


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clothing Mercatino dell'usato Eur

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clothing Pastelli Il vero Stile non ha confini.