ALAMPO ORAZIO S.R.L.
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“Il carretto siciliano non esiste più”, questo è il pensiero comune riguardo il simbolo per eccellenza dell’arte siciliana, considerato ormai un vecchio ricordo dimenticato. Un tempo troneggiava per le strade urlando lo sfarzo del suo proprietario, facendo sfoggio dei suoi vividi colori. Un tempo la melodia delle sue ruote, della sua ferratura e dei suoi sonagli attirava l’interesse delle massaie, le quali si affacciavano all’uscio di casa con ancora il canovaccio per asciugarsi fra le mani. Quel suono, riecheggiando per le strade, spingeva i bambini ad accalcarsi intorno al carretto, indicando i propri beniamini dipinti nei quadri delle sponde o ricamati nelle fastose bardature del cavallo. Un tempo il carretto era soggetto imprescindibile nella vita di un uomo siciliano che investiva su di esso i propri sacrifici, perché cavallo e carretto erano la ricchezza della famiglia.
Tutto ciò oggi è ormai dimenticato, è vero. Ma ciò che è dimenticato non necessariamente significa che non esista più.
Il carretto c’è. Esistono pochi angoli, in Sicilia, in cui una mano ancora intaglia una sponda, mentre da un’altra parte un pennello decora ancora il carretto siciliano rispettando la sua storia e la sua arte tradizionale. Esiste ancora qualcuno che sa come si ricama una bardatura di cavallo, esiste qualcuno che ne conosce la storia.
Noi siamo Damiano Rotella e Biagio Castilletti, gli ultimi artigiani che per mestiere si dedicano alla pittura e al restauro dei carretti siciliani. Non esistono libri, dispense o siti internet in cui studiare per imparare questa professione. È un’arte che da sempre si è tramandata oralmente, da mastro ad allievo. E così abbiamo fatto noi. Da ragazzi eravamo garzoni nella bottega di Domenico Di Mauro, lavoravamo e imparavamo le nozioni che ci avrebbero permesso di raggiungere la professionalità. Oggi, nella nostra storica bottega, incarniamo ciò che è rimasto del carretto, facciamo in modo che ci sia ancora differenza fra “non esistere” ed “essere dimenticato”. E, affinché la gente riscopra ciò che è stato scordato, ci imponiamo l’impegno di divulgare l’arte del carretto, affinché quello che ormai è solo un piccolo seme possa diffondersi, rifiorire, in modo che nessuno dica ancora “il carretto siciliano non esiste più”.
Nel 2011 ricevemmo una commissione importante: un carretto completamente scolpito la cui pittura sarebbe stata ispirata a quello che fu definito il più bel carretto di Sicilia, creato nel 1956 dai migliori artigiani dell'epoca. La lavorazione durò quasi un anno, volevamo generare qualcosa che rappresentasse il nostro orgoglio, che ci rispecchiasse. Ancora oggi quello rimane il nostro biglietto da visita.
Nel 2014 veniamo chiamati a partecipare al convegno di Google, al Verdura Golf Resort di Sciacca, per rappresentare l’arte siciliana con estemporanee e laboratori di pittura per i partecipanti al congresso.
Dal 2015 curiamo la pittura di elettrodomestici d’arte firmati per Dolce e Gabbana e Smeg. Nella nostra bottega vengono girate riprese e scattate fotografie pubblicitarie per il progetto “Sicily is my love”. Una di queste foto viene anche utilizzata come stampa nei sacchetti degli store Dolce e Gabbana. Nello stesso periodo abbiamo decorato alcuni pezzi del mobilio della villa personale di Domenico Dolce.
Nel 2016 inizia la collaborazione con il brand Anthea Gioielli, per la quale curiamo la linea di borse e accessori siciliani.
Nel 2017 la rinomata sartoria Attolini chiede di usare la nostra bottega come set fotografico.
Sempre in quell’anno, il fotografo Steve McCurry, famoso per lo scatto “Ragazza Afgana”, scatta una serie di fotografie nella nostra bottega. Una di queste, intitolata “Fiat Bambino”, viene acquistata dalla compagnia americana di crociere Silversea che, l’anno successivo, organizza un evento a Palermo, nella prestigiosa Villa Igea, al quale siamo invitati a partecipare in quanto protagonisti della foto di McCurry, attorno a cui si svolgeva l’intrattenimento.
Nel 2018 consegnamo la 500 dipinta immortalata nello scatto di McCurry, dopo 7 anni di lavorazione, che verrà esposta in un museo di Messina. Nello stesso anno il Consiglio dei Ministri ci chiede di organizzare un laboratorio di pittura al Resort Donnafugata. I nostri lavori sono pubblicati in diversi tomi, tra cui L’Orlando Furioso nello specchio delle immagini, volume enciclopedico edito da Treccani. Interviste e riprese sul nostro lavoro sono apparse su La Sicilia, Il Gattopardo, Freetime, il programma di Raiuno Top – Tutto fa tendenza e il programma di Sky Master of Photografy.
Fratelli Auci di Trapani: Leader dal 1957 in Serrature, Lavorazioni in Ferro e Acciaio, e Riparazioni
Benvenuti in casa Trabo !
Il Design è nel DNA di Giannino Castiglioni che, come imprenditore, ha assimilato la sua creatività e la sua esperienza nel settore del piccolo elettrodomestico.
Una realtà che inizia all’interno della sua famiglia di designers i Castiglioni: Livio, Piergiacomo e Achille.
Nel 1989 Giannino Castiglioni, insieme alla moglie Carla Borlè Castiglioni e Maurizio Borletti, crea Trabo: azienda specializzata nel settore del piccolo elettrodomestico e di oggetti di design per l’abitare.
Il figlio Emanuele Castiglioni segue con dedizione ed impegno tutto l’aspetto commerciale e coordina la forza vendita Trabo.
La sinergia con Gae Aulenti, Piero Russi, Federica Castiglioni e nuovi giovani designers che collaborano con l’Atelier Castiglioni Jr-Lab, ha consolidato nel tempo la forza di Trabo.
Il concept è fortemente Made in Italy e si lega alla creatività dell’Atelier Castiglioni Jr-Lab dove si uniscono idee, passioni e determinazioni comuni, per sviluppare progetti innovativi sia per i contenuti sia per le forme.
Alta Orologeria Italiana: Conte Orologi
Conte Orologi nasce nel 2007 come frutto della passione di un giovane ma già affermato imprenditore romano. Gli orologi sono una tradizione di famiglia, e lo stesso nome è un omaggio al nonno, abile orologiaio da tutti soprannominato, appunto, “Conte”.
Negli anni l’azienda acquisisce un pacchetto di clienti estremamente selezionato, e prospera fino a divenire una delle più riconosciute nel campo dell’alta orologeria italiana.
Per rafforzare il proprio brand, Conte Orologi si avvale di un’efficiente campagna marketing che sfrutta tutti i moderni canali di comunicazione, come Facebook, Instagram e Twitter, grazie ai quali è stata incrementata la rete internazionale di clienti.
Conte Orologi vanta oggi più di 40.000 visitatori ogni mese, provenienti da tutto il territorio italiano ed europeo e, nonostante il grande successo già raggiunto, mira ad una continua crescita per offrire ai propri clienti sempre più orologi esclusivi e di qualità.
LE MARIAGE
Le Mariage nasce da due donne che hanno sempre vestito altre donne.
Monia Pozzati incontra il mondo della sposa a 18 anni, lavorando in un grande atelier del Veneto e sente una grande attitudine al contatto con il pubblico (anche se confessa una predilezione a vestire l’uomo).
Ma è l’incontro con Susanna, anch’essa appassionata di couture matrimoniale, alle spalle una mamma sarta, a decidere il loro destino.
Una biondissima e pragmatica, l’altra rossa e sognatrice, entrambe con la passione per abiti e matrimoni nel codice genetico. Insieme, hanno creato uno spazio in cui quel sogno antichissimo e moderno chiamato “giorno delle nozze” prende forma
Prima, a Ferrara, in un atelier su più piani dove magia e pragmatismo vanno di pari passo con passione e professionalità il secondo a Modena, nel 2009.
Insieme, ogni giorno vedono scorrere vite e desideri, sedano dubbi e dispensano consigli; orientano sui nuovi trend e si accostano a settori liminali (oreficeria, arte, botanica, decorazione, astrologia, make up, dermosmesi) perchè il sogno sia davvero concretizzabile in tutte le sue sfaccettature.
Lucio D’Apuzzo inizia il suo percorso artistico presso l’istituto d’Arte di Sorrento avvicinandosi quindi da giovanissimo all’arte orafa che, già anni prima, aveva fatto parte della storia della sua famiglia.
Antichi attrezzi avuti in dono da un anziano zio orafo, hanno accresciuto la curiosità e la passione verso quest’arte, maturando la consapevolezza che questa sarebbe diventata la sua professione.
Dopo i primi studi si perfeziona ed intraprende un percorso di specializzazione prima presso la scuola de “Il Tarì” di Caserta e, successivamente, presso l’istituto ”Irigem” di Vicenza, dove apprende le tecniche di modellazione in cera ed effettua studi di Gemmologia, oltre alla lavorazione dei metalli nobili.
Oggi è, inoltre, Maestro orafo presso il laboratorio di una delle migliori e più antiche gioiellerie partenopee, dove ha la possibilità di creare in modo assolutamente artigianale oggetti preziosi per una clientela d’Elite.
Un percorso personale e professionale svolto fin’ora, intriso di incontri, esperienze, ispirazioni, che hanno nutrito una sua già naturale inclinazione e ispessito la sua sensibilità stilistica.
La passione per quest’Arte ha fatto il resto.
Oggi si avvale della sua personale creatività per intraprendere un percorso artistico indipendente e proporre le sue idee, frutto del connubio tra l’antica tradizione orafa napoletana e le più moderne tecniche di lavorazione.