AIC SERVIZI S.R.L.
CATEGORY: AGENZIE IMMOBILIARISei il proprietario? Richiedi l'ID anticontraffazione! Certifica che la tua Azienda è in possesso dei requisiti richiesti per l’inserimento in Eccellenze Italiane e richiedere l’erogazione di un ID Anticontraffazione, che sarà impresso sul certificato e sulla vetrofania che provvederemo a consegnarti e potrai poi esporre al pubblico.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileIl gluten-free che non ti aspetti.
Esistono i prodotti senza glutine e i prodotti senza glutine Happy Farm.
Chi li ha provati sa di cosa stiamo parlando: del piacere di concedersi un momento di gusto vero, rinunciando solo esclusivamente al glutine. Troppo spesso si collega infatti una dieta senza glutine all’idea di “senza gusto”, ma fortunatamente si tratta di un semplice luogo comune. E noi siamo qui per dimostrarlo.
Senza glutine per bisogno,
Happy Farm per piacere.
Ci facciamo ispirare dal gusto.
Siamo noi i nostri primi clienti.
Perciò siamo anche i primi a ricercare il gusto in ogni prodotto che facciamo.
Un obiettivo che richiede tanta conoscenza e passione. Perché se la qualità degli ingredienti è importante in qualsiasi ricetta lo è ancor di più quando si tratta di ricette senza glutine.
Questo ci spinge a ricercare le migliori realtà dell’agroalimentare italiano e sperimentare le tecniche di produzione più avanzate. Scegliere materie prime di qualità e lavorarle con metodi “dolci”, che ci permettano di mantenere integre le loro caratteristiche naturali, e offrire ricette sempre più “sane”.
Stiamo infatti progressivamente abbandonando l’olio di palma, il lattosio e gli zuccheri raffinati, in nome di uno stile di vita sempre più salubre, che sta conquistando pure chi non ha particolari intolleranze, ma vuole alimentarsi correttamente anche quando cede alla tentazione di uno snack.
Che sia per colazione, per uno snack o per concedersi un goloso momento di relax, con Happy Farm chiunque può trovare il suo momento di piacere.
L'azienda è nata nel 2000 e ha tre ettari di vigneto da cui si crea un prodotto di nicchia, solo 8000 bottiglie.
Questo passito racchiude la storia del nostro territorio, ma le vecchie tradizioni dei nonni, durante la lavorazione incontrano la tecnologia moderna portata in cantina dall'enologo Donato Lanati definito lo scienziato del vino.
Così nasce il passito di Pantelleria
Il passito prende il nome da una località dell'isola esposta a sud dove il sole permette la maturazione dell'uva prima di altre zone favorendo dopo la vendemmia l'appassimento dell'uva al sole naturale.
Dopo circa 20 giorni, ottenuta l'uva passa, viene deraspata acino per acino a mano evitando il passaggio dalla deraspatrice che spezzando gli acini farebbe fuoriuscire i tannini dei semi. Durante il ciclo di lavorazione questa fase porta via molto tempo e pazienza ma è essenziale per ottenere un prodotto di qualità.
La prima vendemmia inizia a metà agosto e l’uva, posta ad appassire al sole sugli stenditoi, vi rimane per una ventina di giorni. Durante questo periodo viene girata e scelta più volte manualmente, per favorire il migliore appassimento. Verso la metà di settembre avviene la seconda vendemmia o raccolta dell’uva fresca. Questa viene pigiata delicatamente insieme all’uva “passolata” selezionata ancora una volta con accuratezza da mani pazienti.
Macerazione e fermentazione coincidono almeno in parte della loro durata ed avvengono in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata. Il passito, raggiunto l’equilibrio tra alcol e zuccheri e la concentrazione aromatica desiderata, sosta per otto mesi in tini d’acciaio, per poi continuare ad affinarsi in bottiglia per altri tre mes
Il colore è solare: giallo dorato con riflessi ambra. Al profumo emergono intense le note iniziali di albicocca e pesca, che continuano poi con fichi secchi, frutta candita e miele fino ad arrivare a note mediterranee balsamiche. Al gusto si ripropongono netti i sentori avvertiti al naso; è pieno, equilibrato, intenso e soprattutto elegante. La lunghezza finale e la persistenza del retrogusto fanno si che le sensazioni provate non si scordino in breve periodo di tempo
L’azienda
Zarpellon Agricoltura
Zarpellon Agricoltura è una realtà commerciale che fa del servizio tecnico in campo la propria mission. Con un team di agronomi e laureati in agraria preparati e motivati affianca l’azienda agricola nelle scelte tecniche e commerciali.
Dal 2005 lavoriamo a fianco degli agricoltori, specialmente nel settore viti-vinicolo, fornendo le soluzioni migliori per l’impianto del vigneto, per la gestione agronomica, la nutrizione e la difesa delle piante.
Con uno staff efficiente e preparato assicuriamo la tempestiva assistenza tecnica in campo, la consegna puntuale dei materiali e dei prodotti e la disponibilità costante verso le esigenze del cliente.
Siamo un’azienda dinamica, attenta alle nuove tecnologie disponibili per la produzione in campo e ai prodotti più innovativi che il mercato ci offre. Questo approccio ci permette di adottare delle linee di difesa in vigneto che rispettano i disciplinari più restrittivi, assicurandoci allo stesso tempo il migliore risultato alla raccolta.
LA CANTINA
La Cantina Sardus Pater si trova nell’isola di Sant’Antioco, nella parte sud occidentale della Sardegna. Costituita nel 1949 come società cooperativa a.r.l. , ha iniziato l’attività nel 1955. Nel corso degli anni la produzione dei vini si è affinata e ha puntato soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano. Le uve, conferite dai 200 soci, provengono da un’area vitata di 300 ettari. La maggior parte dei vigneti sono di Carignano e i più antichi di questi si trovano nell’isola di Sant’Antioco. Sono vigneti di almeno 50 anni, impiantati su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro che producono uve di assoluta qualità. È da questi vigneti che la Cantina produce i suoi vini rossi più pregiati. Ogni bottiglia prodotta è frutto di una sapiente cernita delle uve e di una vinificazione attenta, per garantire al consumatore un vino della migliore qualità. La conduzione enologica dell’azienda è affidata all’enologo Dino Dini con la consulenza enologica di Riccardo Cotarella.
IL TERRITORIO
Fin dall’antichità il Carignano dell’isola di Sant’Antioco, coltivato a piede franco e allevato ad “alberello latino”, è stato un punto di riferimento per la viticoltura del Sulcis grazie agli ottimi risultati ottenuti. Oggi, nonostante gli importanti progressi tecnologici in vigna e in cantina, le cose sono rimaste invariate. Le tecniche colturali mantengono tutt’oggi i tratti della tradizione e vengono tramandate di padre in figlio da generazione in generazione. A Sant’Antioco, in una cornice di macchia mediterranea, si estendono circa 200 ettari di vigneto tutti a piede franco. I vigneti hanno mediamente una vita di 80 anni e raggiungono eccezionalmente l’età di 150 anni, un patrimonio unico al mondo. I fitti sesti di impianto e le rese decisamente contenute, che non superano mai i 50 quintali per ettaro, danno origine ad un prodotto ricco di estratti e sostanze fenoliche, ottima base per la produzione di vini da lungo affinamento. Il sistema di impianto di questi vigneti garantisce una straordinaria autenticità e unicità a questi prodotti poiché vengono utilizzati gli stessi tralci di potatura per dare origine a nuovi vigneti, mentre per il rimpiazzo delle fallanze viene utilizzato il metodo della “propaggine”, tipica pratica colturale tramandata di generazione in generazione, secondo la quale un tralcio piegato e interrato dà origine ad una nuova pianta di vite. È grazie a queste tecniche che nell’isola di Sant’Antioco si è mantenuto un materiale genetico unico al mondo che rappresenta un patrimonio imprescindibile per l’identità del vitigno Carignano. I terreni sabbiosi si trovano nella parte est e nord dell’isola, dove i vigneti vengono allevati in alcuni casi a soli 150 metri dal mare. La vendemmia inizia a partire dalla terza settimana del mese di settembre e le uve, raccolte rigorosamente a mano, sono conferite da parte di ogni socio alla Cantina Sardus Pater. Amiamo definire i nostri viticoltori come degli eroi per la caparbietà e la passione con cui conducono la propria attività. Le loro vigne non possono essere considerate dei semplici appezzamenti produttivi, pensiamo ad esse come a dei monumenti alla natura. In questa cornice tramite in nostro impegno quotidiano celebriamo il ruolo che la natura ed il terroir hanno nel rispettare ed esaltare la qualità dei nostri frutti.