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butchers Aglietti 1910

Aglietti Carni.

Al passato si allaccia il presente, con la qualità bene in mente.


Sono Federico di nome, Aglietti di cognome.

Della carne ne ho fatto un lavoro, una passione, mi destreggio tra cappello del prete, svizzere e tenerone.


Scegliere tra le carni esposte nella mia vetrina è un viaggio, ai clienti amo proporre solo ciò che io stesso mangio.


La mia famiglia da più di 100 anni e da 4 generazioni ha capito che offrire la qualità è la migliore delle intenzioni.


Razza Fassona, Galiziana o Garonnese, nella stalla il bue lo scegliamo noi, senza offese.


Nonno Romeo m'insegno che il bravo "maslé", che vuol fare bene il proprio "misté", inizia a lavorare di pimo mattino per preparare le carni per il palato più fino, coltelli ben affilati se di alto livello vuoi i risultati.

Lui tra i primi taglio la spalla di vitello con l'osso e i suoi insegnamenti non ho rimosso: all'arrosto del filetto era affezionato, ma non si vive di tradizioni, nel tempo l'ho imparato.


E' così che i pezzi dimenticati con me sono rinati, come il diaframma, tenero e super gustoso; più moderni sono il Tomahawk, costata del taglio estroso, la cui forma ricorda l'ascia dei nativi americani; o, come la chiamano i brasiliani, la tenera picaña, con o senza bagna, che poi è il codone, che nonno accoppiava con lo scamone.


E che dire del processo di frollatura, che morbidezza e sapore alle carni assicura.

Dal laboratorio artigianale escono poi altre sorprese, slami, salsicce e altri insaccati, oltre a bresaola e paletta biellese.


LA STORIA


1907 - Flaminio Aglietti diede il via alla costruzione del negozio in via XXV Aprile a Cossato, attuale sede di Aglietti Carni. La sua morte prematura fece si che, fin dal 1910, a condurre il negozio di vino e alimentari, che si chiamava Cantina vinicola, fu la moglie Caterina Rivaldo, bisnonna di Federico.


Anni 20 -  Romeo Aglietti, figlio di Caterina e Flaminio, a 14 anni fu mandato a Triviero per imparare il mestiere del macellaio. Dopodichè iniziò a macellare in via Amendola e nel negozio di famiglia vendeva la carne insieme a olio, burro e pochi altri prodotti.


Anni 60 - Anche Flaminio, figlio di Romeo, entrò nell' attività di famiglia e negli Anni80 ampliò la scelta di prodotti alimentari puntando a un piccolo supermercato come suggerivano i suoi tempi per andare incontro al bisogno del cliente di trovare in un unica sede tutto ciò di cui aveva bisogno.


1998 - Federico, figlio di Flaminio, iniziò a collaborare nel negozio. Da ragazzino andava ad aiutare il nonno e grazie a lui nacque la passione per la carne. Così, nel 2002, prese in mano l'attività di famiglia rimettendo al centro il reparto macelleria affiancato, però, da una selezione di altri prodotti di qualità







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butchers Sale&Pepe 2.0
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agribusiness Le Solarelle
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farms Caseificio Oddo Carlo impresa agricola zootecnica ovicaprina, vitivinicola ed olivicola
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agribusiness ITALYBYSKILL Srl
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farms Bio Rubino
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agribusiness Pasta D'Elite La particolarità di questo Pasta d’elite, gastronomia e pastificio a Lecce, sta tutta in capacità di coniugare le tradizioni locali con uno spirito internazionale, per questo vi invitiamo caldamente a sperimentare di persona il gusto di pasta artigianale.
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agribusiness Distretto Rurale Riso e Rane

l Distretto rurale “Riso e rane” occupa un’area della Provincia di Milano che comprende 23 comuni dove la coltivazione del riso riveste una importanza di assoluta rilevanza economica ed incide profondamente sugli aspetti paesaggistici, ambientali, storici e colturali del suo territorio rendendolo unico nel suo genere e fra i più rappresentativi della pianura lombarda.


Totalmente incluso nel Parco Agricolo Sud Milano ed in parte nel Parco Lombardo Valle del Ticino, il Distretto rurale “Riso e rane” produce in un territorio ad elevata biodiversità, riso delle migliori varietà al mondo per la preparazione, in gastronomia, di risotti e di tante altre raffinate ricette.


Il Distretto rurale “Riso e rane”, riconosciuto ed accreditato ufficialmente da Regione Lombardia con D.G.R. n. 1810 del 31 maggio 2011, nasce dalla volontà di Aziende risicole presenti nel suo territorio di unirsi in un Consorzio per promuovere il proprio prodotto garantendone la qualità, la provenienza e la tracciabilità.

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agribusiness Liquore Chromel La storia

Verso la metà del XVIII secolo ( dicembre 1745 ), un monaco cenobita, esperto erborista, inventò un liquore utilizzando erbe aromatiche, sapientemente miscelate, messe in infusione con alcool puro e distillate. Il risultato fu un eccezionale elisir, dal sapore gradevole e dalle straordinarie qualità digestive ( bevuto puro ), che diviene un ottimo aperitivo se aggiunto a seltz, spumante secco o succo di agrumi.








Il Chromel è stato apprezzato nei secoli, tanto da essere premiato in numerose mostre nazionali ed internazionali ricevendo 3 medaglia di bronzo, 2 di argento, 10 d'oro, 6 croci di onore ed una coppa di onore ( a titolo di esempio si citano: le esposizioni permanenti di Napoli del 1897 e 1898; l'esposizione internazionale di Bordeaux del 1897; l'esposizione internazionale di Nizza del 1899; l'esposizione universale di Parigi del 1900; l'esposizione al Palazzo di Cristallo di Londra del 1907; l'esposizione internazionale di Bruxelles del 1909 e quella Universale di Buenos Aires del 1911 ), oltre ad essere menzionato in molte edizioni del famoso dizionari scientifico 'Melzi'. E' stato, inoltre, utilizzato per la creazione di dolci particolarmente prelibati.








Le vicissitudini del secondo conflitto mondiale hanno, purtroppo, influito negativamente sulla produzione e diffusione del sublime liquore, la cui produzione è comunque continuata, anche se in quantità ridotte.








Negli anni '60 il marchio, con relativa ricetta originale, è stato acquistato da Filippo De Blasio, allora piccolo imprenditore di Pontelandolfo (BN), il quale ha continuato a produrlo fino al 1980.








Oggi la produzione del Chromel è ripresa, grazie alla tenacia dei soci della Distilleria Filippo De Blasio e C. s.r.l., che hanno pensato che una tale eccellenza non poteva andare persa.








La produzione, ovviamente, segue i canoni della lavorazione e degli ingredienti della ricetta originale, così come trasmessa nei secoli, gelosamente custoditi.








Recentemente il Chromel ha conseguito un ottimo successo nella manifestazione 'Degustazione alla Cieca', sottoposto al giudizio di due tra i più grandi sommelier del mondo, Andreas Larsson (best sommelier of the world 2007) e Markus Del Monego (best sommelier of the world 1998), i cui giudizi sono stati molto lusinghieri.








La Distilleria artigianale Filippo De Blasio e C. s.r.l. è impegnata nella creazione di altri esclusivi prodotti di qualità, tra cui spicca il 'Chromel Ciock', crema al cioccolato aromatizzata con il sublime distillato Chromel, oltre alla produzione di grappe ed acqueviti, con l'esclusivo utilizzo delle vinacce provenienti dai pregiati vitigni sanniti ed irpini (aglianico, falanghina, greco e taurasi).