Il successo del vino biologico Made in Italy pare non destinato a fermarsi. Secondo una ricerca effettuata da Wine Monitor Nomisma, infatti, nel 2016 il valore delle esportazioni delle pregiate bevande prodotte nel Bel Paese ha abbattuto il muro dei 192 milioni di euro, registrano un aumento del 40 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti.

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Due delle tante varietà di vino in circolazione
 





Più nello specifico, l'export di vino biologico italiano corrisponde al 3,4 per cento delle esportazioni totali del settore enologico nostrano, ed è un trend in continua crescita grazie alla forte propensione all'internalizzazione delle aziende bio, che vendono quasi l'80 per cento dei loro prodotti proprio in altri Paesi. Per quanto riguarda i principali mercati di sbocco, l'Unione Europea fa la parte del leone (66 per cento degli introiti totali, con in testa la Germania), seguita dagli Stati Uniti.





Le previsioni per i prossimi anni, infine, sono rosee. A trainare ulteriormente le vendite saranno i mercati terzi, primo fra tutto proprio quello statunitense. Un'azienda su quattro aumenterà il proprio fatturato di oltre il 10 per cento nei prossimi tre anni, mentre oltre il 54 per cento delle ditte sarà interessato da una crescita tra 2 e 9 per cento.
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Un prodotto dal futuro roseo

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