Una gustosa sosta… all’isola d’Elba (LI)
Prima tappa è il capoluogo dell’isola dell’Elba, Portoferraio, un tempo centro minerario, dove fu esiliato Napoleone Bonaparte; e poi il piccolo borgo di Marciana, con il Museo archeologico, il Santuario della Madonna del Monte e la Fortezza Pisana.
E, ancora, Marciana Marina, col pittoresco Borgo del Cotone, il porticciolo e il lungomare. Per i più audaci, un giro in seggiovia, totalmente immersi nella natura, direzione monte Capanne (1000 m.).
E poi Capoliveri e la sua meravigliosa costa, il mare cristallino e i resti della Pieve di San Michele e il Forte Focardo.
Da visitare anche Porto Azzurro, Rio Marina, con il suo Museo dei Minerali e il Parco Minerario, Campo nell’Elba e le sue acque trasparenti.
Insomma, l’isola d’Elba offre tanto anche al turista più esigente e anche la sua tradizione culinaria è ben ricca.
Protagonisti sono, naturalmente, i piatti a base di pesce, semplici ma gustosi, da accompagnarsi ad un calice dei diversi vini DOC del luogo:
imperdibili lo stoccafisso alla riese insaporito con peperoni, olive nere, pinoli, capperi e profumate spezie; il caciucco, i totani e le sardine ripiene, il brodo di pesce e la zuppa di chiocciola di mare.
Tra le carni, da provare la cacciagione: tordi arrosto e cinghiale anzitutto. E la palamita sott’olio? Merita più di un assaggio, così come i muscoli ripieni.
Tra i primi, i prelibati spaghetti alla Margherita, ovvero la granseola, il risotto al nero di seppia o le penne in barca, che sposano rosso d’uovo e vongole.
Per concludere, va citata la schiaccia briaca, dolce tradizionale elbano così chiamato perché preparato con vino Aleatico.
Mariachiara de Martino