The Forge Pub
Wexford, posta nella zona sud orientale dell'Irlanda, è una delle contee maggiormente ricca di interessanti reperti archeologici risalenti al periodo del Neolitico, o addirittura antecedenti,
tra i quali spiccano per notorietà le tombe a portale.
Se il fascino dei misteriosi dolmen o la suggestiva spiaggia di Curracloe attirerà anche voi nella Contea per una visita, ricordatevi di passare a Castelbridge per assaggiare una delle specialità che prepara il Sig. Perri, proprietario del The Forge Italian restaurant pizzeria, come gli gnocchi con aragosta e salsa di gamberi e, ovviamente, uno dei cult della cucina italiana, la pizza.
Non solo. Il 5 maggio è stato inaugurato il The Forge Italian Pub. Incuriosita, la redazione di World Wide Italy ha deciso di intervistare il Sig. Perri.
Il bancone con aperitivi all'italiana
L'Irlanda è nota nel mondo per i suoi caratteristici pub. Come è nata l'idea di aprirne uno italiano in Irlanda? Che cosa ne caratterizza "l'italianità"?
«È vero che qui in Irlanda ci sono tantissimi pub, ma è altrettanto vero che sono quasi tutti uguali, con ambienti scuri e chiassosi, musica ad alto volume e...gli stessi alcolici e birre.
Io, invece, ho voluto dare un tocco di colore, anzi di tricolore. Il pub è verde, bianco e rosso e servo ai clienti aperitivi, alcolici, cocktail e vini italiani».
E quindi ha deciso di aprire l'attività...
«A dire il vero, a chiedermi di aprire sono stati propri i miei clienti che lamentavano la mancanza di un locale dove potersi incontrare per parlare, rilassarsi e bere un bicchiere di vino o di birra in santa pace. Così ho pensato di dedicare uno degli ampi locali del ristorante alla creazione di un pub in grado di recepire le esigenze dei miei clienti e la mia voglia di offrire loro qualcosa di nuovo».
Quali attività proponete ai vostri clienti?
Il venerdì e, a volte, il sabato o la domenica c'è musica dal vivo con artisti locali, mentre per il resto della settimana mettiamo musica soft, di sottofondo, proprio per creare un'atmosfera rilassata e offrire ai clienti un ambiente dove poter stare tranquilli. Metto anche molta musica italiana d'autore come Battisti, Mina, Vanoni, De Gregori e De André. Agli irlandesi piace: mi dicono sempre che la nostra lingua è molto dolce, musicale.
L'arredamento è minimalista. Nella cultura irlandese, a differenza di quella italiana, non è importante l'arredamento, la forma, il "farsi vedere". Guardano molto al servizio e alla qualità dei prodotti che si propongono, per cui mi sono concentrato su questi aspetti.
Qui il negroni o anche un semplice crodino o un campari non sono conosciuti. Non c'è neanche la cultura del vino come aperitivo.
Per questo motivo io e mia moglie abbiamo deciso di organizzare happy hour tutti giorni, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, in cui vengono serviti aperitivi a base di vini italiani accompagnati da finger food e da tantissimi altri stuzzichini e prelibatezze tra cui anche la pasta».
Anche le birre sono italiane?
«Almeno per ora di birre italiane tengo solo la Peroni, che costa un occhio della testa. Si consideri che per acquistare 30 litri di Peroni spendo lo stesso importo necessario ad acquistare 50 litri di Guinnes. Tengo diverse marche locali anche perché sono molto buone. Ad ogni modo non è escluso che in futuro io riesca ad inserire altri tipi di birra italiana»
La sua clientela è in prevalenza irlandese o italiana?
«Qui ci sono pochissimi italiani. La clientela è irlandese.
All'inizio quando vedevano il bancone pieno di cibarie non capivano se dovessero pagare per mangiare, per cui restavano interdetti. Poi hanno capito il funzionamento dell'aperitivo all'italiana e lo hanno decisamente apprezzato».
È da molto tempo che si è trasferito in Irlanda?
«Sono in Irlanda da circa due anni e mezzo. Precedentemente ho lavorato in Germania, in Francia e in Belgio. Quando mi sono trasferito in Irlanda mi sono sentito in un certo senso a casa perché, come in Italia (e a differenza che negli altri Paesi europei ai quali ho accennato), qui è molto vivo il senso della famiglia. Aspetto che apprezzo particolarmente.
Inoltre c'è molto verde, tanta natura e soprattutto pace. Unico aspetto negativo è la pioggia. Purtroppo quando inizia a piovere continua per mesi».
Di Laura Bizzarri