“RossoVino”, così la felice intuizione scoccò lungo il fiume
Singapore ha fatto innamorare Nicola Mazzaglia, food manager che, sulle sponde del fiume che bagna la città, ha aperto il suo “angolo” d’Italia.
Signor Mazzaglia, come è approdato a Singapore?
“Mi trovavo a Bali, dove vivo dal 2009 e sentii tramite amici la notizia che due italiani stavano vendendo un locale del quale mi ero innamorato durante uno dei miei viaggi in quella stupenda città. Non esitai un istante: presi il primo volo per Singapore e chiusi il contratto di acquisto: era il 28 febbraio 2014 e il mio sogno prendeva vita”.
Rispetto a Bali come è stato l’approccio?
“A livello burocratico comunque non agevole per i tempi molto lunghi dettati dalle diverse trafile di controlli, certificazioni e quanto altro. Per quando concerne invece la ristorazione molto più facile perché la popolazione di Singapore è colta e cosmopolita e quindi più aperta alle diverse culture culinarie”.
Come si articola la cena tipo di un cliente qui a Singapore?
“In media inizia con un aperitivo, poi ordina un bicchiere di vino accompagnato da una bufala come antipasto, per passare poi ad un buon primo. Così facendo ci permette di esprimere le nostre tradizioni italiane e questo ci rende sempre molto felici”.
Reperire gli ingredienti per i vostri piatti è difficoltoso?
“Al contrario: Singapore è una delle città più cosmopolite che io abbia mai visto e, in quanto tale, puoi trovare tutto quello del quale necessiti: dalla chianina alle burrate campane, dal pomodoro fresco alle orate o branzini. Ogni cosa che desideri c'è!”.
Il nome RossoVino prende spunto da…
“Dalla mia fantasia: passeggiavo con un amico sulle sponde del fiume, pensavo al nome più adatto, volevo qualcosa di non convenzionale, un po’ materico che ricordasse la terra. E’ così arrivai a RossoVino”.
A proposito di vino, in carta quante etichette contate?
“Almeno 50 tra vino bianco e rosso, tutti rigorosamente italiani. Non mancano ovviamente cocktail e amari”.
Le proposte della cucina invece?
“Tutto è molto “homely” in quanto le ricette sono semplici ma ricche di gusto. Ecco quindi penne, spaghetti, lasagne, ravioli, risotti, filetti di manzo, salmone, branzino e tanto altro ancora. La pizza ovviamente non manca mai mentre gli altri piatti vengono cambiati una volta a settimana, frutto dell’esperienza e bravura del nostro cuoco sardo”.
Qual è la vostra eccellenza?
“I cannoli senza dubbio, grazie alla bontà della cialda di nostra preparazione”.
Tutto questo in una location molto accogliente…
“Sì, abbiamo scelto uno stile che rievochi un po’ la nostra patria ospitando fino a cento persone. Infatti abbiamo la possibilità di curare cerimonie, meeting ed eventi, come quelli che stiamo proponendo, curati dalla nostra responsabile marketing. La clientela infatti, tranne un 20% di turisti di passaggio per pochi giorni, è in buona parte rappresentata dai tantissimi italiani che, per lavoro, sono approdati a Singapore”:
Cosa troveranno quindi nel suo locale?
“Prima di tutto accoglienza ed ospitalità da parte di mio fratello (che gestisce il ristorante) e di tutto il personale. Ed inoltre tutte le bontà della nostra cucina ed un buon bicchiere di vino da bere in compagnia”.
di Valentina Colleoni
ID Anticontraffazione di Eccellenze Italiane n. 8340