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Pizza

Com’è nata l’idea di aprire Piazza Italia in Germania?

Ero a Berlino già da diversi anni. Dopo la scuola per diventare cuoco e dopo varie esperienze nel campo della ristorazione, ho aperto il mio primo ristorante a Berlino. Nel frattempo ho anche aperto un negozio di alimentari. Ho creato ben sette ristoranti in Germania fino a quando nel 2002 ho aperto Piazza Italia.

Come il popolo tedesco ha accolto la cucina tedesca?

Quando sono arrivato in Germania nel 75, la cucina italiana era disastrosa e mi accorgevo che alcuni piatti che venivano cucinati e preparati non avevano nulla a che fare con la nostra tradizione italiana. Persino i procedimenti erano sbagliati. Negli anni 60, quando aprirono, i primi ristoranti italiani non erano gestiti da ristoratori molto competenti. Spesso essi si improvvisavano in questo mestiere senza una formazione adeguata di base. Poi col tempo la qualità è aumentata e i ristoratori si sono evoluti. Io non sono mai riuscito ad adattarmi. Sono del parere che la cucina italiana debba essere presentata nella sua autenticità. Bisogna adeguarsi senza rovinare la sua essenza. Purtroppo ci sono piatti che necessitano di variazioni perché magari il tedesco li mangia in modo diverso. È il caso come dell’utilizzo della panna e del prosciutto cotto al posto delle uova e del guanciale per la carbonara.


Come definirebbe la cucina del ristorante pizzeria Piazza Italia?

È una cucina medio alta preparata con prodotti di qualità. Ci forniamo da note aziende italiane. È una cucina genuina. Vendiamo molto pesce come spigole, orate, filetti di sogliola, cozze e vongole. Siamo attenti ad ogni piccolo dettaglio. Prepariamo prima di tutto ciò che piace alla nostra clientela.

Quali sono i piatti più richiesti a Piazza Italia?

La maggior parte della clientela richiede la pasta, agnello, i tortellini ripieni alla zucca e tartufo fresco. Si mangia molta carne di maiale e manzo e pesce. Molto richiesto e il filetto di sogliola alla livornese.

Com’è strutturata la carta dei vini?

I vini più richiesti sono il Chianti, il Primitivo il Nero d’Avola, il Chardonnay. Il Lambrusco è molto apprezzato dai tedeschi per il suo gusto dolce e frizzante.


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Tagliata rucola e pomodorini


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Interni del locale

Com’è la pizza di Piazza Italia?

È una pizza sottile come si preparava un tempo in Italia, dalle dimensioni grandi che consente di essere mangiata in due. La prepariamo con salumi, prosciutto, mozzarella e passata di pomodoro provenienti direttamente dall’Italia.

Riguardo al suo rapporto con lo staff, quanto conta per lei il lavoro di squadra?

Il rapporto con il personale deve essere pacifico. Se non c’è lavoro di squadra non si va da nessuna parte. Bisogna ammettere che spesso dall’Italia arriva personale non qualificato e quindi bisogna insegnare tutto da zero. Al giorno d’oggi sono poche le persone serie e responsabili. Nello staff c’è bisogno di molto dialogo e comunicazione. Serve per migliorarsi ed evolversi insieme.



Qual è la parte più soddisfacente del suo lavoro?

La soddisfazione del cliente. Vederlo contento. Sentire i suoi commenti positivi sul nostro cibo. È bello venire fermati per strada dai clienti che ammettono di essere stati bene nel nostro ristorante la sera precedente.

E la parte più noiosa?

La parte burocratica. Gestire i documenti e il cartaceo. Dedicarsi alla contabilità.

In base alla sua esperienza quali consigli darebbe ad un giovane ristoratore che vuole diffondere la cucina italiana all’estero?

L’estero offre tante possibilità ai ristoratori italiani. Consiglierei innanzitutto di diffondere la cucina autentica. Adeguarsi al contesto ma senza stravolgere il gusto e la tradizione.

Progetti futuri di Piazza Italia?

Migliorare l’ambiente, rinnovandolo. L’anno scorso abbiamo rinnovato la cucina. All’inizio del 2020 vorrei ristrutturare la sala rendendola più moderna. Vogliamo sempre essere all’avanguardia e proporre qualcosa di nuovo alla nostra clientela.





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Grigliata di crostacei



ID Anticontraffazione: 9318Mariangela Cutrone


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