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Partiamo dalle origini signor Salvatore, com’è nata l’idea di diffondere l’autentico Made in Italy attraverso il suo ristorante italiano in Austria?

Come ben sa, in Austria ci sono tanti europei che aprono ristoranti italiani che spacciano per italiano ciò che non lo è. Dopo essermi trasferito in questa nazione ho sentito sempre più il bisogno di diffondere l’autenticità della nostra arte culinaria che purtroppo si sta perdendo.

Come potremmo definire la cucina del Ristorante Pizzeria Il Padrino?

La nostra è una cucina mediterranea, al 99,99% stile italiano. Siamo infatti specializzati nella cucina di pesce e valorizziamo i prodotti e le specialità regionali con una grande attenzione per il Sud Italia da dove proveniamo. Alla base delle nostre pietanze ci sono solo ed esclusivamente prodotti Made in Italy selezionati con tanta attenzione e passione.


Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso il Ristorante Il Padrino?

I primi piatti a base di pesce con pasta fatta in casa. In primis tagliolini e pappardelle con il pesce o il tartufo. Il nostro è un pesce di qualità che proviene direttamente dall’Italia. Noi ci differenziamo in termini di qualità. I nostri clienti apprezzano questo aspetto. Nel corso degli anni siamo stati premiati per questa nostra filosofia d’azione. Premiata è anche la nostra arte pasticcera che rispetta le tradizioni delle nostre origini siciliane. Amiamo immergere la nostra clientela in un viaggio esplorativo tra i sapori autentici italiani. Ne andiamo orgogliosi.

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In questa epoca dominata dai social media, secondo lei quanto è importante l’estetica nella presentazione di un piatto al cliente?

È un aspetto importantissimo che va valorizzato anche perché al giorno d’oggi si consultano i social per decidere cosa e dove mangiare. Grazie ai social media e a i piatti che postiamo abbiamo avuto diversi nuovi clienti e contatti significativi.

Per lei cosa significa cucinare le ricette tradizionali italiane?

Per me è una vera e propria arte. Sono cresciuto in una famiglia tradizionale italiana in cui si cominciava a cucinare già dalle cinque del mattino. Grazie al cucinare esprimo la mia parte più creativa. Non smetto mai di creare nuovi piatti e curarli nei minimi dettagli.


Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso Il Padrino?

Da noi è come sentirsi in una trattoria autentica italiana. Ci teniamo a coccolare i nostri clienti a farli sentire a casa e a proprio agio. È un ambiente caloroso e conviviale e proprio per questo è tanto apprezzato dalla nostra clientela che viene da noi anche macinando tanti km.

Qual è la parte che preferisce del suo lavoro?

Vedere soddisfatti i nostri clienti e i riconoscimenti collezionati nel corso degli anni. È bello constatare che c’è gente che percorre anche una sessantina di km pur di venire a mangiare da noi perché altrove non trova le nostre specialità di alta qualità che fanno la differenza.

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Quanto è importante contare su uno staff competente e collaborativo?

In questo settore non si va da nessuna parte se non puoi contare su uno staff competente con il quale lavorare al meglio. È il motore del nostro locale. Tra di noi si è instaurato un bel rapporto collaborativo e conviviale che traspare anche all’esterno. Ognuno concorre al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati con questo ristorante, con quello che fa ogni giorno, senza differenze o disparità di ruoli.

Secondo lei in questo settore conta di più la formazione o l’esperienza?

Indubbiamente l’esperienza anche se alla base vi devono essere rigorosamente delle conoscenze teoriche significative. Molte però sono le dinamiche e i fattori che si apprendono sul campo, lavorando quotidianamente.


Un consiglio che darebbe ad un giovane che vorrebbe intraprendere la carriera di ristoratore italiano all’estero...

Essere umile e lavorare col cuore, senza fretta. I risultati e i successi arrivano col tempo se si lavora sodo e si è disposti a fare sacrifici. Chi semina piano piano raccoglie i frutti sperati.

In questa epoca in cui spesso in tv viene diffusa un’immagine non veritiera della professione dello chef, secondo lei un bravo chef al giorno d’oggi quali competenze e capacità deve possedere?

Deve avere spirito di organizzazione, avere tatto con lo staff e saper collaborare con esso. È una professione davvero multitasking nella quale non si smette mai di mettersi in gioco e imparare. Ci vuole una certa umiltà e creatività e naturalmente il fattore umano non va sottovalutato.

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ID Anticontraffazione: 17688Mariangela Cutrone


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