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Com’è nata l’idea di aprire un’attività all’estero?
Sono arrivato qui a Basilea nel 2013 dopo aver finito gli studi in Italia presso un istituto alberghiero. Dopo aver lavorato in diversi ristoranti ho deciso di aprire una prima attività giù in Calabria nel paesino dove abitavo. Diciamo che l’esperienza non è stata delle migliori e dopo aver chiuso il ristorante ho deciso di raggiungere qui in Svizzera mio padre che aveva già avviato una serie di attività gastronomiche.


Che tipo di cucina proponete nel vostro locale?
La nostra è una cucina italiana rivisitata. Qui purtroppo i gusti della popolazione sono un po’ retrò diciamo, sembrano fermi gli anni ’80. Perciò i piatti che vanno tra la nostra clientela sono gli spaghetti alla carbonara, carpacci, vitello tonnato… un sacco di piatti retrò. Abbiamo poi una carta abbastanza tradizionale che cerchiamo di aggiornare tutti i mesi con dei piatti come i paccheri con funghi porcini.


Da dove prende ispirazione per creare i suoi piatti?
Io ho lavorato in molti posti: Cortina, Belluno, Roma… tutte queste esperienze mi hanno ispirato e mi ispirano tutt’ora nella creazione di nuovi piatti da inserire nel menù.


Le materie prime che utilizzate da dove provengono?
Le materie prime provengono per la maggior parte dall’Italia, ci affidiamo a dei fornitori di prodotti italiani che sono di base qui. Il pesce, per esempio arriva ogni due settimane direttamente dall’Italia; la carne purtroppo per questioni di logistica la prendiamo. A proposito di carne noi prendiamo anche varie tipologie di carne da tutto il mondo come il Black Angus dall’Australia.



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Struttura foto sinistra

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Che tipologia di vini offrite all’interno del vostro locale?
I vini sono per la maggior parte italiani. Abbiamo per esempio il Primitivo di Manduria, il Donnafugata, il Sassicaia direttamente dalla Sardegna, Barolo… abbiamo una vasta scelta di vini che tocca tutte le regioni d’Italia proponendo solo vini di qualità.


Secondo lei quel è la parte migliore di questo lavoro?
A mio parere è pura passione. Fin da piccolo sono cresciuto all’interno dei ristoranti dove lavorava mio padre, poi l’istituto alberghiero… era destino che io facessi questo lavoro. Se non avessi avuto la passione per la gastronomia non avrei mai continuato.


Che consiglio darebbe a qualcuno che volesse intraprendere una carriera nel mondo della ristorazione?
Di ricordarsi sempre che tutti i giorni sono giorni feriali, che mentre le persone hanno le feste comandate o vanno a divertirsi noi siamo dietro ai fornelli. Consiglierei di rimboccarsi le maniche che questo è un lavoro duro.


Progetti per il futuro?
Sì in realtà ora stiamo valutando la possibilità di aprire una steak house di carni ricercate come delle belle bistecche fiorentine.

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