Ristorante Calisona: l’arte culinaria italiana tramandata di generazione in generazione in Croazia
Attualmente a gestire il Ristorante Calisona è Simonetta che quando si è trasferita dall’Italia in Croazia, ha voluto mantenere viva la tradizione della sua famiglia che ha investito tanta energia, passione, professionalità, entusiasmo in questo ristorante.
Molto richiesti sono i primi di pasta come tagliolini, spaghetti, fettuccine, linguine allo scoglio o con funghi freschi e tartufo. Il Ristorante Calisona garantisce la qualità, la freschezza e la genuinità dei prodotti utilizzati per preparare le sue prelibatezze. Della qualità del Made in Italy parliamo con Simonetta in questa interessante intervista.
Com’è nata l’idea di aprire il ristorante Calisona in Croazia?
Il ristorante Calisona era di proprietà dei miei genitori già da settant’anni. È molto conosciuto qui nella città di Rovigno. Sono stata coinvolta in questa avventura direttamente dalla mia famiglia. È un ristorante molto accogliente in cui è facile “sentirsi a casa”.
Come il popolo croato ha accolto la cucina italiana?
Benissimo perché qui c’è molto turismo e la gente già conosceva l’arte culinaria italiana. Non differisce molto dalla cucina istriana. La gente ama molto la genuinità di ciò che prepariamo.
Quali sono le specialità più richieste?
La pasta in tutte le sue varianti, preparata allo scoglio o col tartufo e funghi. E i secondi di pesce con calamari e molluschi di qualità.
Un piatto che consiglierebbe ad Eccellenze Italiane?
Le paste. C’è una grande varietà. È difficile sceglierne una in particolare.
Che tipo di prodotti utilizzate per preparare le vostre prelibatezze?
Prodotti freschi, genuini, di qualità che valorizzano i sapori delle nostre pietanze preparate con professionalità e amore rispettando le ricette originali.
Come definirebbe la cucina del Ristorante Calisona?
La cucina che offriamo alla nostra clientela da anni è una cucina di qualità, mediterranea, italiana. La filosofia di fondo è “mangiare bene e sano”.
Per quanto riguarda il beverage, com’è strutturata la carta dei vini?
Abbiamo un misto di vini sia italiani che istriani. È molto richiesto il prosecco italiano sia dolce che secco, soprattutto in questo periodo che ci stiamo organizzando per le feste natalizie.
Quanto conta il lavoro di squadra nel suo lavoro?
Tantissimo. È importante contare su una squadra coesa ed efficiente con la quale svolgere al meglio il proprio lavoro. Senza una squadra non si riuscirebbe a lavorare. È opportuno instaurare una comunicazione efficace tra la sala e la cucina. Ci deve essere continuo dialogo, confronto, rispetto.
Un bravo chef come deve essere secondo lei?
Deve essere una persona creativa in grado di mixare la tradizione con la modernità in maniera equilibrata. Deve conoscere bene i prodotti che utilizza. Deve possedere una buona organizzazione della cucina e molto problem solving per far fronte a tutte le esigenze e gli imprevisti. Avere umanità e umiltà. Ce ne sono pochi di chef validi al giorno d’oggi
Quali consigli darebbe ad un giovane ristoratore che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?
Io sono stata fortunata perché mi sono trasferita qui ed esisteva già questa realtà merito della mia famiglia che la gestiva. Un ristoratore all’estero deve cercare di mantenere la qualità dei prodotti che utilizza. Mantenere viva la tradizione per sodisfare quotidianamente la clientela non smettendo mai di educarla al mangiare bene e sano. Credere nel proprio progetto e perseguirlo con determinazione, coraggio ed entusiasmo.
Qual è la parte più soddisfacente del suo lavoro?
Vedere il cliente soddisfatto e che torna.
E la parte più noiosa?
La parte amministrativa e la burocrazia e in genere.
Quali sono i fattori che determinano il successo all’estero?
La costanza di ciò che si offre senza cambiare la qualità. Essere fedeli alla tradizione
Progetti futuri?
Stiamo cambiando l’offerta migliorandola. Non smettiamo mai di evolverci e crescere.
ID Anticontraffazione: 9411 | Mariangela Cutrone |