L’eleganza dei sapori italiani si fa strada nel cuore della Scozia
Edimburgo. Città viva, con un ampio bagaglio storico, ma anche moderna, in grado di offrire molto a chi la visita o decide di passarci un periodo di vacanza. E anche in quella bella città, magari dopo un po' di shopping o una passeggiata lungo le sue vie, non manca la possibilità di incontrare piacevoli e gustose sorprese. È il caso de “La Bruschetta”, ristorante italiano del sig. Giovanni Cariello.
Signor Giovanni, anche lei ha deciso di portare un po' di Bel Paese nel mondo... com'è andata?
Io vengo dal meridione. In Italia ho studiato all'alberghiero, in provincia di Salerno, poi per qualche anno ho lavorato in albergo durante la stagione estiva. Era chiaramente un lavoro periodico, in inverno non c'era molta possibilità.
E dunque?
Dunque grazie a degli amici che si trovavano in Scozia, nel 1985, ho avuto la possibilità di raggiungerli a Edimburgo, e soprattutto di lavorare per un ristorante rinomato e affermato, certamente il migliore del circondario. Si chiamava “Cosmo”. Proponeva un servizio impeccabile, alla francese. Pensi che ho addirittura avuto l'occasione di cucinare per la principessa Diana e il principe Carlo.
Però... un ristorante ben frequentato insomma.
Eccome. Al tempo, intorno al 1986-87, vennero da noi vip del calibro di Sean Connery e Roger Moore.
È stato certamente un gran bel apprendistato.
Poi nel 1990 il ristorante è stato venduto a una compagnia, ed io ho preferito cambiare aria. Finché quattordici anni fa l'ex proprietario del Cosmo, mio caro amico, ha deciso di aiutarmi a mettere in piedi “La Bruschetta”.
Sono molto riconoscente e ringrazio di cuore lo staff e tutte le persone che hanno creduto assieme a me in questo bel progetto, a partire da mia moglie Lisa, per avermi saputo fornire un fondamentale sostegno nella gestione e comunicazione del locale.
Che tipo di ristorante avete pensato di aprire?
Si tratta di un ristorantino piccolo, ma ben assestato ed elegante. Abbiamo un buon numero di clienti regolari affezionati alla nostra cucina. Anche in questo caso non mancano di farci visita alcune personalità del luogo.
Un'eleganza che, scorrendo il vostro menù, è tradotta anche nei piatti...
Certamente. La nostra è una cucina classica, con qualche influenza francese. Qui nei dintorni ci sono molti ristoranti moderni, e diverse catene di cucina italiana che attirano soprattutto i turisti. Noi, invece, non facciamo nemmeno la pizza.
Qualche piatto forte?
Ci tengo a precisare che il menù alla carta segue le stagioni e quindi cambia ogni tre mesi. Tra i piatti forti, comunque, abbiamo certamente l'antipasto “novizio”, che consiste in un'insalatina accompagnata da un formaggio di capra alla griglia guarnito con miele caldo e noci tostate. Il tutto servito assieme a fette di prosciutto e asparagi. Questa è una mia invenzione.
Un piatto gustoso e invitante. Tra carne e pesce cosa proponete?
Andiamo dalle scaloppine “alla viennese” al fritto misto “cilentano”. Tra i secondi di certo spiccano i nostri salti in bocca “all'italiana” Il tutto con prodotti freschi e di qualità. Disponiamo di una varietà in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti, senza per questo ricadere in menù strampalati o nel solito cliché “pasta e pizza” Made in Italy. Oltretutto siamo interessati a servire ai nostri clienti solo vini italiani.
Progetti per il futuro?
Ingrandire l'attività. O meglio, acquisire una struttura qui vicino per proporre un cocktail bar affiliato al ristorante. Il nostro intento è quello di rendere il ristorante ancora lussuoso, sulla linea di quella che vuole essere il nostro target e linea di condotta nei confronti dei nostri clienti.
ID Anticontraffazione conferito da Eccellenze Italiane n.7729
www.labruschetta.co.uk