Ristorante Borsalino: gelateria e ristorante orgogliosamente italiani
Com’è nata l’idea di aprire un’attività all’estero?
Tutto è iniziato con l’apertura non di un ristorante ma di una gelateria. Come prima attività abbiamo rilevato una gelateria qui in un centro commerciale nel 2004 e poi cinque anni fa abbiamo aperto a fianco un ristorante. Abbiamo ormai un’esperienza di circa 20 anni in questo settore.
Quali piatti offrite nel vostro menù?
Noi abbiamo tutta la parte relativa alle pizze e poi vari piatti come spaghetti aglio e olio, carbonara, lasagne alla bolognese, spaghetti ai frutti di mare, spaghetti all’amatriciana. Abbiamo un po’ di tutto, tutti i piatti della tradizione italiana che vanno forte e che sono conosciuti qui in Sassonia.
Importate materie prime dall’Italia?
Per quanto riguarda il ristorante noi ci riforniamo da ditte italiane che importano dall’Italia mentre alcune volte importiamo noi alcuni prodotti particolare direttamente d’Italia. Invece per quanto riguarda la gelateria abbiamo 99% solo prodotti italiani che rendono il tutto più artigianale.
I piatti che hanno più successo sono i primi. Vendiamo davvero tantissimi primi, soprattutto piatti di spaghetti e maccheroni vanno particolarmente a ruba. Credo che i piatti che riscuotono più successo sono i classici piatti di carbonara. Per farle un esempio solo il sabato facciamo una cosa come 2000 persone e gran parte di questi prendono i primi. Molti di questi non sono però italiani, purtroppo nella nostra zona non sono proprio presenti molti italiani e di conseguenza abbiamo dovuto un po’ scendere a compromessi cercando di assecondare in parte i gusti della clientela tedesca.
Com’è percepita la cucina italiana in Germania?
Io faccio sempre il paragone con la mia clientela, abbiamo dei clienti fissi anche di una certa età che dicono sempre che mangiare da noi è come essere in Italia, poi noi li facciamo sentire anche molto a casa perciò diciamo che ci mettiamo anche del nostro. Si fidano di noi e cercano anche di comunicare in italiano cercando di imparare la nostra cultura.
Beh sicuramente la passione che ci si mette in questo lavoro. Diciamo che la mia è una storia particolare perché io sono in Germania da poco, sono andato in pensione in Italia e mi sono trasferito qua da mia moglie che ha passato tutta la vita in Germania, pensi che quando lavoravo facevo su e giù una volta al mese per venirla a trovare. Comunque pur con l’avanzare dell’età vedo che mia moglie non vuole smettere di lavorare perché tutto ciò l’appassiona proprio. Se un lavoro ti appassiona così non lavorerai un giorno in tutta la tua vita.
Qual è secondo lei il segreto del successo della cucina italiana all’estero?
Beh sicuramente i sapori della cucina italiana. Sono gusti che non si trovano altrove, parlavo giusto con un cliente che mi diceva che banalmente il ragù ha un sapore così particolare e che il tedesco solitamente non lo sa proprio fare. La cucina italiana ha così tanti sapori unici che è impossibile che non abbiano successo o che non piacciano.
Devo dire che nel mio caso per esempio sconsiglierei di aprire un’attività all’interno di un centro commerciale a causa degli affitti troppo cari. Perché se aprissi lo stesso ristorante nel centro di Lipsia pagherei meno della metà di affitto. Poi io consiglierei di aprire prima un’attività più piccola per capire come funziona l’ambiente e vedere se si è effettivamente portati. Poi il problema è anche la ricerca di personale qualificato, una volta era anche più semplice trovarlo o formarlo nel mentre ma oggi è un terno al lotto. Se proprio ci si vuole buttare in questo mondo ci vuole impegno e dedizione.
ID Anticonttrafazione: 18525 | Giorgia Maltecca |