Pizzeria Gusto: il culto della vera e gustosa pizza italiana in Svezia
Presso la Pizzeria Gusto è possibile mangiare una pizza che ha alla base una lievitazione accurata di ben 48 ore. Sia per la lievitazione che per il condimento, Vincenzo utilizza solo prodotti Made in Italy di qualità. La sua pizza è facilmente digeribile e altamente gustosa. Oltre alle pizze Vincenzo sa deliziare il lato della sua clientela proponendo ogni giorno un piatto di pasta diverso.
Il suo prossimo obiettivo è quello di ingrandire il suo locale per poterlo trasformare in un vero e proprio ristorante italiano e poter diffondere al meglio la sua passione irrefrenabile per l’arte culinaria italiana. Presso la Pizzeria Gusto si respira un’atmosfera cordiale e umana, molto apprezzata dal popolo svedese che in questo piccolo locale si sente propriamente a suo agio. Ce lo racconta Vincenzo in questa piacevole intervista in cui non risparmia consigli indirizzati a chi vuole intraprendere il suo stesso lavoro.
Com’è nata l’idea di aprire la Pizzeria Gusto in Svezia?
Quando sono giunto in Svezia la cultura della pizza che era stata diffusa fino ad allora, era sbagliata. Gli svedesi tendono a mixare più ingredienti possibili e soprattutto ingredienti improponibili come ananas, pollo e kebab. Dopo anni pregressi come pizzaiolo e istruttore ho avuto l’opportunità di rilevare una pizzeria, qui in Svezia e, ho aperto la Pizzeria Gusto.
Come deve essere la “vera pizza italiana” secondo lei?
Prima di tutto bisogna rispettare i processi di lievitazione. Questo è importantissimo. Io uso il lievito madre. Faccio lievitare l’impasto per 48 ore circa. Gli ingredienti che uso, sia per l’impasto che per il condimento, sono genuini e freschi.
Quali sono le pizze più richieste dal popolo svedese?
La pizza più apprezzata dalla mia clientela svedese è una pizza con pomodorini, rucola e prosciutto crudo di Parma. Va tanto anche la semplice margherita e quella ai funghi.
Oltre alle pizze, preparate piatti di pasta italiana. Qual è il piatto che dobbiamo assolutamente assaggiare?
Io non ho un menù fisso. Ogni giorno preparo un tipo di pasta diverso. Una delle più apprezzate è la carbonara, è uno dei piatti che rappresenta l’Italia nel mondo.
Quali sono secondo lei gli ingredienti Made in Italy che non devono assolutamente mancare nella cucina della sua pizzeria?
La farina italiana, la 00 che qui non esiste, il pomodoro, l’olio d’oliva, il lievito naturale. Sono prodotti basici per preparare le nostre gustose pizze. Conferiscono un valore diverso. Fanno la differenza.
Che tipo di ambiente troviamo presso la Pizzeria Gusto?
Il nostro è un locale piccolo ma molto accogliente. Si crea una bella atmosfera grazie alla nostra italianità e al calore umano che siamo in grado di trasmettere all’estero. La nostra italianità è molto apprezzata dal popolo svedese. Riusciamo a metterlo a proprio agio.
Com’è il suo rapporto con lo staff?
Il lavoro di squadra per me è fondamentale. Se c’è uno staff collaborativo, si diffonde un clima disteso e amichevole nell’ambiente. Io sono molto cordiale con il mio staff. Ho un ottimo rapporto con i miei lavoratori.
Quali sono le principali difficoltà che un ristoratore italiano trova all’estero?
Cambiare la mentalità e i gusti locali. Sono in un paesino e prima di me sono stati abituati a mangiare la pizza in maniera erronea. A volte risulta molto difficile far cambiare determinate usanze.
E la parte burocratica e amministrativa è più celere?
La burocrazia qui in Svezia non si può paragonare a quella italiana. Nel giro di poco tempo è possibile aprire un locale senza inghippi amministrativi. E senza troppe attese.
Qual è la parte più soddisfacente di questo lavoro?
Vedere il cliente che esce soddisfatto dal tuo locale e constatare che anche i giornali locali ne parlano bene.
E la parte più noiosa?
La ripetitività delle giornate.
Un consiglio che darebbe ad un giovane che vuole intraprendere il suo stesso lavoro…
Non spaventarsi di fronte ai tanti sacrifici da fare. Questo è un settore molto impegnativo. Bisogna essere preparati ad investire molto tempo ed energie.
Quanto conta la formazione e il continuo aggiornamento nel suo lavoro?
Tantissimo perché non si finisce mai di imparare e mettersi in gioco. Quando torno in Italia cerco sempre di accrescere le mie competenze professionali affiancando chi svolge questo lavoro da tanti anni.
Progetti futuri…
Ingrandire il mio locale soprattutto per la stagione estiva quando c’è molta affluenza di clientela. Vorrei creare una cucina attrezzata in cui poter offrire un vasto menù alla mia clientela e trasformarmi in un vero e proprio ristorante italiano.
ID Anticontraffazione: 9649 | Mariangela Cutrone |