Osteria VE Cucina Veneta: il “Made in Italy” come garanzia del successo a Malta
L’Osteria VE Cucina Veneta è situata a Birgo, una città a Sud da La Valletta, nella tanto amata isola di Malta, meta molto gettonata dai turisti italiani e internazionali. Il titolare Thomas Panagin si è innamorato a prima vista di questo posto accogliente e intimo. L’ha subito considerato il luogo per aprire il suo “locale ideale” con lo scopo di diffondere il Made in Italy. A Malta il Made in Italy è una garanzia per il successo della ristorazione.
Il menù dell’Osteria VE Cucina Veneta è ben studiato per accontentare tutte le molteplici esigenze della clientela. Spazia dai piatti di carne e pesce a quelli vegetariani. Le prelibatezze che mangerete presso l’Osteria VE Cucina Veneta si contraddistinguono per la freschezza e la genuinità dei prodotti che Thomas seleziona quotidianamente con attenzione e professionalità.
Thomas Panagin ha alle spalle circa venticinque anni di esperienza nel settore del commercio. Noto per la creazione dello Spritz, bevanda tipica veneta fatta con Prosecco, Aperol o Campari Soda.
In questa interessante intervista Thomas Panagin in persona ci racconta la storia dell’Osteria e del successo del cibo italiano a Malta. Ci rivela anche i suoi prossimi progetti nella diffusione del Made in Italy all’estero.
Com’è nata l’idea di aprire l’Osteria Ve Cucina Veneta?
Quattro anni e mezzo fa mi sono trasferito a Malta con l’intenzione di diffondere il Made in Italy all’estero. Siamo partiti in due dopo tanti anni di esperienza alle spalle nel campo della ristorazione. Ci siamo messi in gioco in quest’avventura con tanto entusiasmo e passione. Qui abbiamo trovato il nostro locale ideale. Ed è così che è iniziato tutto. In pochi mesi l’osteria Ve Cucina Veneta ha raggiunto un grande successo.
Come vi ha accolto il popolo di Malta?
Molto bene. Non abbiamo avuto problemi con nessuno. Il popolo di Malta si è subito incuriosito alla nostra cucina. È brava gente. Malta è una grande meta turistica. Dà la possibilità di aprire attività.
Quali sono state le maggiori difficoltà?
Capire cosa fare e come farlo efficacemente. È stato tutto abbastanza semplice. Qui ci sono tante possibilità.
Come potrebbe definire la cucina veneta?
Come la cucina italiana in genere, la cucina veneta del nostro ristorante è caratterizzata da prodotti di qualità e dalla semplicità delle ricette. Abbiamo carne di cervo stufata, baccalà preparati in maniera semplice secondo le ricette tradizionali.
Quali sono i piatti più richiesti?
La pasta in primis.
Quali prodotti utilizzate per preparare le vostre pietanze?
La frutta, la verdura e il pesce è locale. La pasta è importata dall’Italia come altri prodotti tipici. Facciamo anche pasta a mano come tortellini, ravioli, lasagne che riscuotono tanto successo soprattutto dai turisti.
Per lei cosa significa “mangiare bene e sano” che è essenzialmente la filosofia di noi italiani?
Per me significa innanzitutto semplicità e genuinità. Il mio chef che purtroppo è venuto a mancare quattro mesi fa, aveva un motto. Egli diceva: “un piatto purché sia buono due ingredienti sono pochi, tre sono troppi”. Sosteneva che bisogna usare il minimo indispensabile affinché il piatto nel complesso sia buono.
Un bravo chef come deve essere?
Innanzitutto deve avere fantasia. Deve sapere cosa sta facendo, quali ingredienti sta utilizzando. Avere padronanza in quello che fa. Non smettere mai di imparare.
Secondo lei perché il Made in Italy è molto apprezzato all’estero?
In Italia si mangia bene. Questa filosofia di vita ce la portiamo nel nostro Dna.
Per quanto riguarda il beverage, com’è strutturata la vostra carta dei vini?
La carta dei vini dell’Osteria Ve Cucina Veneta è composta da una vasta selezione di vini provenienti dal Nord Italia, dal Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.
Che rapporto ha con il suo staff’ Quanto conta il lavoro di squadra?
Vale tutto. Il lavoro di squadra è fondamentale. Da soli non si riesce a fare niente. Noi siamo in quattro e riusciamo ad organizzarci bene insieme. Siamo una piccola squadra compatta e coesa.
La parte più soddisfacente del suo lavoro?
Quando la gente esce col sorriso perché soddisfatta di ciò che ha gustato da noi.
E la parte più noiosa?
Svegliarmi il sabato e la domenica a pranzo. La ripetitività di alcune giornate.
Un piatto che consiglierebbe ad Eccellenze Italiane?
La carbonara senza la crema. La carbonara come la facciamo noi rispetta la tradizione. Usiamo il tuorlo d’ uovo e il guanciale. A livello internazionale qualsiasi turista ci chiede la carbonara o i tortellini fatta in casa. Sono molto gettonati. Nella nostra carbonara la panna non esiste. Sono stati gli inglesi a diffonderla con la panna ma non noi italiani.
Quali consigli darebbe ad un giovane ristoratore che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?
Di non pensare a niente e diffondere il tutto con tranquillità. Se sai lavorare bene all’estero hai subito un riscontro. In Italia invece accade di non essere apprezzati come si dovrebbe. Qui a Malta il Made in Italy è accolto con molto successo.
Come ha accolto il riconoscimento di Eccellenze Italiane?
È bellissimo. È stata una bella soddisfazione. Ne vado orgoglioso. È bello entrare a far parte di questo circuito da cui avere sostegno a livello internazionale e confrontarsi con altri ristoratori.
Quanto conta l’aggiornamento e la formazione nel suo settore?
Ci deve essere aggiornamento costante e quotidiano. Non si finisce mai di imparare e mettersi in gioco, apprendere nuove tecniche, sperimentare. L’esperienza è tutto. Non ci si può inventare dal nulla. Si nota subito quando uno si improvvisa. Il cliente è il primo ad accorgersene.
Progetti futuri dell’Osteria Ve Cucina Veneta?
Aprire un franchising in un altro stato europeo. Per l’anno prossimo stiamo valutando un’esperienza in Spagna. Qualcosa di piccolo ma che funzioni. Noi tentiamo e vediamo come va.