Le Nouvel Artiste Da Enzo: un pezzo d’Italia nel cuore d’Europa
Com’è nata l’idea di aprire un’attività in Belgio?
Dopo il diploma di cuoco decisi di spostarmi qui a Bruxelles in cerca di fortuna dove scoprii che si guadagnava di più effettivamente di più che in Italia. Dopo poco mi spostai verso “la zona europea” dove all’epoca non c’erano ancora i palazzi governativi ma solo uffici e presi un piccolo magazzino di un ex gioielleria e nel 1998 lo trasformai in un piccolo locale di cucina italiana.
Che tipo di cucina proponete?
Noi proponiamo principalmente una tipica cucina napoletana e toscana. Proponiamo piatti tradizionali di carne e di pesce di queste cucine e servo tutto in pentola al tavolo. Perciò piatti caldi presentati al minuto.
Qual è il piatto che va di più nel suo locale?
Io faccio appunto una cucina al minuto e cucino tutto io e perciò per fare una buona cucina ci vogliono pochi piatti. inoltre, il locale non è grandissimo può tenere circa 50 posti. Di conseguenza direi che i piatti più apprezzati sono tutti quelli che propongo nel menù, principalmente paste direi.
Sì io utilizzo quasi tutti prodotti italiani, la maggior parte le importo direttamente dall’Italia. Quando non trovo qualcosa dall’Italia mi arrangio appoggiandomi a qualche grossista italiano qui in Belgio pagando qualcosa di più. Non utilizzo prodotti belgi come panna o burro in quantità ma per esempio solo olio extravergine di oliva.
La cucina italiana è apprezzata in Belgio?
La vera cucina italiana è molto apprezzata dalla popolazione belga perché negli anni hanno imparato a conoscerla anche magari grazie a viaggi in Italia. Il belga, per esempio, viaggia molto e non mangia quasi mai a casa preferendo andare a mangiare in ristorante. Devo dire che è anche una questione economica, qui essendoci gli stipendi più alti le persone preferiscono andare più spesso fuori a pranzo o a cena.
Ah io faccio questo lavoro da più di 25 anni e la cosa che mi manda ancora avanti è vedere i clienti soddisfatti. Non cerco il ritorno economico come altri ristoratori, negli anni ho sempre mantenuto una coerenza nel mio lavoro: prima di fa bene il proprio mestiere e poi si pensa ai soldi. Io penso che questo lavoro bisogna amarlo per continuare a farlo per molti anni.
Usa i social per promuovere la sua attività?
In realtà no, abbiamo le pagine sui diversi social ma non abbiamo mai fatto pubblicità. Penso che la miglior pubblicità sia provare i piatti. Noi poi lavoriamo principalmente con gli uffici della zona tra cui il Parlamento Europeo perciò per noi funziona meglio il passaparola rispetto alla semplice pubblicità. Fortunatamente negli anni abbiamo fidelizzato la clientela e ci siamo creati la nostra clientela abituale senza bisogno di ricorrere alla pubblicità attraverso i social.
ID Anticontraffazione: 18749 | Federico Parodi |