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interni del locale

Prima una lunga esperienza alle dipendenze nel settore dell’accoglienza, 28 anni come primo maitre d’hotel, poi il ritorno in Sardegna e infine una nuova avventura di ritorno in Austria, dove Paolo Chessa ha da poco preso le redini de La Rosa Blu, a Trausdorf, riscontrando subito un grande successo di pubblico.


«Qui in Austria avevo già lavorato nella ristorazione, poi mi sono fermato a casa per un po’, ma con l’intenzione di tornare qui e aprire qualcosa di mio. A marzo ho rilevato questo locale che è stato gestito da italiani, andando bene, per circa 25 anni. Dopo ha cambiato proprietari e cucina, ma ha fatto un buco nell’acqua. Ora siamo arrivati noi e devo dire che le cose vanno decisamente bene».


Merito della cucina, logicamente...

«Beh sì, cucina mediterranea per la precisione. Lavoriamo molto con il pesce fresco e i frutti di mare, semplicemente perché è quello che vogliono i clienti. Rappresentano l’80% dei nostri ordini. Riusciamo a mantenere alta la qualità e freschezza grazie al nostro fornitore, che passa da qui due volte a settimana. E poi, da buoni sardi, ci piace anche ogni tanto inserire dei piatti della nostra terra, come le pappardelle con filetto d’agnello al vino rosso».


A proposito di vino, che etichette trattate?

«Abbiamo vini da tutte le regioni italiane: sardi, toscani pugliesi,siciliani. Copriamo tutto il territorio, ma vogliamo crescere pian piano e arrivare a 200 etichette».

Che clientela servite?

«Il nostro target è selezionatissimo. Siamo in una zona residenziale, in mezzo a 800 ville abitate da imprenditori e affermati professionisti. Arriviamo a circa 300 copert. E poi all’esterno del locale c’è un’ampia area verde con sdraio e ombrelloni. È l’ideale per l’estate, ma è una manna dal cielo per i bambini che possono scorrazzare liberi lasciando mangiare in pace i genitori»


Avete progetti per il futuro?

«Siamo qui da poco, ma stiamo già pensando a come allargarci. L’idea è quella di aprire un altro locale in centro città, ma si tratterebbe di un distaccamento take away. In pratica serviremmo le stesse portate che serviamo qui, ma solo in versione da asporto».

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Pasta alla Carbonara







In conclusione, qual è il segreto del vostro successo?

«Siamo un ristorante puramente italiano, sotto tutti i punti di vista. A differenza di tanti che appendono il tricolore fuori ma poi di italiano non hanno nulla. Grazie a questo abbiamo iniziato a lavorare “senza fatica”, nel senso che il passaparola è stato positivissimo, abbiamo visto grandi risultati sin da subito».

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interni del locale sala da pranzo





ID ANTICONTRAFFAZIONE: 8834Alessandro Giannace


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notizie Ristorante Polpette: la tradizione di Nonna Rosa dal Golfo di Napoli a Parigi   A Parigi è possibile gustare la vera e autentica cucina napoletana grazie al Ristorante Polpette. Aperto circa due anni fa da Emmanuelle Candido che con esso ha realizzato il suo sogno nel cassetto, quello di diffondere le tradizioni culinarie della sua famiglia proveniente da un piccolo villaggio nel Golfo di Napoli arroccato su una roccia.  Emmanuelle è moto legata all’Italia e alla cucina di sua Nonna Rosa che ogni estate, quando dalla Francia si recava per le vacanze in Italia, le preparava le sue gustose polpette come rituale di benvenuto.
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notizie Pizzeria Gusto Italiano Villeneuve, quando la tradizione si arricchisce di innovazione creativa   Il successo della ristorazione italiana all’estero, indubbiamente, risiede nel gusto unico e speciale dei nostri prodotti Made in Italy semplici e genuini che consentono di creare qualcosa di innovativo e memorabile. Ne sa qualcosa Giorgio Vandin. Dopo anni di esperienze significative ha coronato il sogno di aprire un suo ristorante, il Gusto Italiano Villeneuve- Ristorante Pizzeria Cucina Italiana nella cittadina svizzera di Vaud. In questo locale, in cui si respira l’atmosfera tipica e speciale dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta, è possibile gustare una varietà di specialità tradizionali italiane alle quali Giorgio sapientemente ha aggiunto un piccolo tocco innovativo, capace di fare la differenza e non annoiare mai i suoi clienti. Il menù è ricco di una varietà di pinse romane che stanno riscuotendo tanto successo e che sono farcite con ingredienti di alta qualità in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato, anche quello più esigente. Nel suo lavoro di ristoratore italiano in Svizzera, Giorgio presta tanta attenzione ai bisogni e ai gusti della sua clientela perché ha imparato che il fattore umano va valorizzato. Grazie a questo lavoro non smette mai di alimentare il suo lato creativo, una delle parti che più apprezza di questo lavoro. Ce lo racconta in questa esclusiva intervista.
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notizie L’ Azienda Agricola Scisci e i suoi “Grandi Olii”, la storia di una tradizione secolare   Nel Sud d’Italia, precisamente nella zona di Monopoli (Ba), ricca di alberi di olivi secolari sorge un frantoio la cui gestione familiare si tramanda di generazione in generazione. Vi parliamo dell’Azienda Agricola Scisci che produce ogni anno un olio d’oliva di qualità che ha ottenuto molteplici riconoscimenti e premi sia a livello nazionale che internazionale. Il merito è da rintracciare nell’amore e nella dedizione che il signor Franco Scisci ci mette quotidianamente nel suo lavoro multitasking che spazia dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti. Le olive che sono alla base dell’olio della linea “Grandi Olii Scisci” sono le coratine, le peranzane e le pichioline che rappresentano il contesto territoriale pugliese capace di donare tanti prodotti di qualità. Questa linea comprende la selezione di 8 Eccellenze che rendono omaggio alle migliori monoculture del territorio pugliese oltre che la creazione di brand unici. Picholine, Peranzana Biologico e Don Pasquale sono solo alcune delle prelibatezze che hanno portato il marchio Scisci, tra il 2017 e il 2019, a vincere i più prestigiosi premi nazionali e internazionali. (Oro a Biol 2018, Oro a Japan Olive Competition 2019, Oro all’ Evo New York Competition 2019,Gambero Rosso ,Leone d’Oro 2019). Ma il vero capolavoro dei "Grandi Oli"  rimane "L'olio di Mia Figlia". Nato da una dedica personale di un padre, Franco Scisci, a sua figlia Paola Chiara. La sua elegante miscela si è distinta in un concorso con 431 partecipanti provenienti da 17 paesi e ha ricevuto il Best International Coupage North Hemisphere 2019, il premio più prestigioso del settore oleario al mondo.
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notizie Borgia Ristorante Milano, dove la tradizione della cucina mediterranea si sposa con la moderna creatività   Dalla fusione de L’ Isola 56 con il Tasting House nasce il Ristorante Borgia a Milano, in via George Washington. Questo è il luogo in cui la tradizione della cucina mediterranea si sposa con un creativo concetto di modernità. Il nome è quello della prestigiosa famiglia fondatrice. Il pittogramma di accompagnamento, simbolo dell’arsenico nella tavola periodica, è un sottile riferimento a Lucrezia Borgia, abile manipolatrice di erbe e veleni. Il menù del Ristorante Borgia è in continua evoluzione. È tutto da scoprire ed esplorare. Sarà capace di soddisfare la vostra curiosità e tutte le vostre esigenze di gusto e sapore. Nella progettazione di esso si presta molta attenzione alla selezione delle materie prime per offrire ai clienti qualità e genuinità. Accanto ai prodotti italiani più iconici come il Fassone Piemontese –presidio Slow Food- troverete materie prime provenienti da Paesi lontani come la carne di Wagyu giapponese. Le deliziose e originali pietanze saranno accompagnate da un’ottima selezione di vini biologici, naturali e artigianali, birre e oltre 200 tra i migliori distillati. Immersi in un ambiente dal design minimal caratterizzato da colori tenui e i materiali di altissimo pregio potrete partecipare nei prossimi mesi ad una serie di eventi e degustazioni gastronomiche in cui il cibo si tramuta in una esperienza indimenticabile in grado di suscitare inedite emozioni. Del progetto evolutivo del Ristorante Borgia, del nuovo menù che valorizza i gusti e i desideri personali e di come sia importante il fattore umano in questo settore ci parla in questa intervista il signor Edoardo.