Il Sorrentino a Parigi, dove innamorarsi letteralmente delle specialità campane
Sig. Raffaele, lei è da tanti anni all’estero in qualità di ristoratore italiano…Come mai ha voluto diffondere la sua arte culinaria a Parigi?
Dopo tanti anni di lavoro in questo settore nella mia terra d’origine, la Campania, ad un certo punto ho voluto mettermi in gioco trasferendomi all’estero per capire come fosse percepita la cucina italiana. Mi sono così stabilito qui a Parigi dove mi sono subito sentito motivato nel diffondere le autentiche tradizioni culinarie che mancavano. Purtroppo all’estero spesso e volentieri si diffondono tradizioni che non hanno nulla a che fare con quelle originali che abbiamo in Italia. Con il Ristorante Il Sorrentino cerchiamo di salvaguardare queste tradizioni e lo facciamo ogni giorno con motivazione e passione autentica. Il nome è un vero e proprio tributo a Sorrento, la mia città natale che ho nel mio cuore.
Come potremmo definire la cucina del suo ristorante?
Presso Il Sorrentino potrete gustare una cucina tradizionale, genuina e soprattutto autentica. Ci teniamo a rispettare le ricette originali e prestiamo tanta attenzione alla selezione dei prodotti alla base dei nostri piatti. Quelli che scegliamo sono prodotti Made in Italy di alta qualità.
Che tipo di atmosfera ha ricreato presso il suo ristorante?
Da noi si respira l’autentica atmosfera che si trova piacevolmente in un tipico ristorante italiano in Campania. Siamo bravi a far sentire accolto e coccolato il cliente che si cala in un ambiente altamente cordiale e familiare.
Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso il suo ristorante?
Offriamo una grande varietà di piatti dai sapori inconfondibili. I più amati sono i ravioli alla genovese, farciti con pollo e salsa genovese. Molto richiesti sono i flambé di formaggio parmigiano. Imperdibili sono tagliatelle ai funghi porcini e tagliolini ai quattro formaggi flambati con la grappa invecchiata. Riguardo ai secondi piatti, il nostro cavallo di battaglia e la spigola in crosta di sale.
Quanto conta la creatività nel cucinare?
Conta tanto perché non si finisce mai di stupire il cliente con piatti nuovi e innovativi che però hanno alla base il rispetto della tradizione. Non si finisce mai di sperimentare e mettersi in gioco.
Da dove trae l’ispirazione per la creazione dei suoi piatti?
I prodotti che scelgo personalmente sono una fonte di ispirazione. Le ricette nascono dalla fusione dei sapori di questi prodotti freschi e di qualità.
Com’è strutturata la carta dei suoi vini?
Abbiamo circa duecentocinquanta etichette italiane provenienti da diverse regioni italiane. Ci teniamo a diffondere il culto del vino italiano attraverso l’accostamento con le nostre gustose specialità. Scelgo le mie etichette direttamente dalle fiere di settore nelle quali non si finisce mai di conoscere e innamorarsi di nuovi vini di alta qualità.
In questa epoca dominata dai social media, lei quanto cura l’espetto estetico dei suoi piatti?
Curo molto l’aspetto estetico perché impiattato in un certo modo stimola indubbiamente l’appetito dei nostri clienti. Quando un piatto è bello sprona ad assaggiarlo. Crea un imprinting che spinge in seguito ad esplorarlo con gli altri sensi.
Qual è la parte che ama del suo lavoro?
Donare emozioni e piacere attraverso le specialità che creo e che sono tanto apprezzate tanto da stimolare i clienti a tornare. Difatti vedere tornare i clienti è una grande soddisfazione. Il nostro obiettivo è quello di far trascorrere una serata piacevole a tutti i nostri clienti, ossia regalare loro momenti indimenticabili.
Un consiglio che darebbe ad un giovane ristoratore italiano che vuole diffondere la sua arte culinaria all’estero…
Fare tanta gavetta e non dare nulla per scontato. Non smettere mai di mettersi in gioco. Puntare sull’ autenticità che fa davvero la differenza all’estero.
Perché dovremmo venire a mangiare presso Il Sorrentino?
Presso il Sorrentino ci si sente in Italia gustando l’autentica cucina della nostra terra d’origine, preparata con amore, passione e professionalità.
ID Anticontraffazione: 18075 | Mariangela Cutrone |