IL SICILIANO, PROFUMO DI MEDITERRANEO NEL PIATTO


Nella terra dei crauti e delle kartoffel, si spadellano specialità sicule, secondo ricette tradizionali tramandate da generazioni. Ai fornelli un siciliano doc, Giuseppe Quatraro, partito nel 2004 da Barcellona Pozzo di Gotto, provincia di Messina.
Un locale dall’atmosfera familiare e raccolta che in pochi anni è diventato un punto di riferimento per chi cerca una cucina veramente mediterranea, senza azzardi e senza commistioni.
La sua storia merita il racconto di Quatraro, accento ancora marcatamente siciliano e l’enfasi di chi parla con grande orgoglio dei suoi traguardi. “Sono partito dalla mia terra nel 2004 e qui in Germania ho cominciato lavorando nel ristorante di un amico, mi aveva proposto di raggiungerlo per lavorare con lui.
Una bella esperienza durata tre anni e mezzo, ma dentro sentivo che per completarmi dovevo fare altro, dovevo puntare a una cucina diversa da quella che asseconda i gusti dei tedeschi e stravolge i nostri.
Io – dice sorridendo Quatraro – non riesco ad accettare l’idea che le ricette che tanto amo, che sono le radici che mi legano alla mia Sicilia, vengano modificate”.
Tre anni e mezzo dopo, insomma, arriva la svolta. “Lascio il mio posto di lavoro per mettermi in proprio: misuro le mie possibilità e ciò che offre il mercato immobiliare e parto con un locale piccolissimo, troppo piccolo, e per questo puntiamo sulla gastronomia d’asporto.
I clienti cominciano a conoscerci e ci apprezzano, ed è un buon successo. Ma non è abbastanza: voglio che la gente possa sedersi a gustare i miei piatti, ho bisogno di altro spazio”.
È il 2012, Quatraro e la sua squadra fanno un nuovo balzo in avanti. “All’inizio sembrava una scommessa impossibile: il locale che avevamo trovato proveniva da ben cinque gestioni fallimentari, praticamente la gente passando davanti alla nostra porta ci dava per spacciati ancora prima di aprire.
Il posto era ridotto piuttosto male, i primi mesi sono stati molto duri, ma io guardavo lontano e sentivo che bastava solo riconquistare la fiducia dei clienti”.




L’occasione è arrivata a Capodanno, “i ristoranti della zona erano tutti pieni e chi proprio non ha trovato altro, è entrato nel nostro locale. Siamo stati un ripiego – sorride Quatraro ricordando l’insolita confusione della serata – eppure quello è stato il nostro trampolino di lancio: la gente ci ha conosciuto e non ci ha più lasciato.
Tanto che da poche settimane abbiamo aperto Il Siciliano 2, a qualche chilometro di distanza, gestito da mia figlia”.
Il segreto del successo del Siciliano?
“Una cucina autenticamente mediterranea, con prodotti certificati che arrivano dalla Sicilia e che vengono preparati rispettando l’identità della tradizione. Ai clienti che fanno richieste che vanno contro questa filosofia dico: volete sughi liquidi o i tortellini che galleggiano nella panna? Andate altrove.
Qui la cucina mediterranea è la nostra bandiera e non la tradiremo”.
I menù seguono la stagionalità dei prodotti con alcune costanti come le pizze e la pasta ripiena e il pesce sempre fresco. Sessanta coperti e – per chi lo richiede – la garanzia di una cucina senza glutine, con tanto di diploma in gastronomia gluten free.
Progetti per il futuro?
“Puntiamo a valorizzare il nostro sapere sulla pasta fresca, che è il nostro cavallo di battaglia. Apriremo un nuovo locale qui, attraverso una vetrata, i clienti potranno, assistendo alla lavorazione, vedere come viene realizzata la pasta a partire dagli ingredienti base - acqua, uova, farina - che si trasformano in pappardelle, cappelletti, tortellini. Una meraviglia tutta da mostrare”.

