Foto





Freschezza degli ingredienti, qualità delle materie prime e rispetto delle tradizioni. A quella che molti definiscono la formula perfetta per offrire una vera cucina italiana, manca inrealtà un elemento fondamentale. La convivialità. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che caratterizza principalmente il ristorante Eatalia di Wavre, in Belgio. Nato dall’incontro tra due “spiriti” (il proprietario Rick Moeremans e lo chef Cosimo Lorusso) assolutamente non disposti a scendere a compromessi sul rispetto delle tradizioni, ma anche pronti ad aprire la cucina a chi voglia conoscere meglio le vere ricette della gastronomia italiana. A svelare l’anima di Eatalia è stato per l’appunto lo chef Cosimo Lorusso


Salve Cosimo, subito una domanda che in genere si fa per ultima: può spiegare cos’è che rende unico il vostro ristorante?

«Oltre al rispetto delle tradizioni la trasparenza e la convivialità. Abbiamo una cucina aperta, cosicché tutti i clienti possano vedere cosa succede, magari affacciandosi e dando un’occhiata. Di solito sono i bambini i più curiosi. Spesso, durante il servizio, siamo proprio io e Rick a portare i piatti ai clienti. Del resto sulle nostre divise abbiamo impresso il nostro motto che dice: Il miglior vino è quello che si beve con gli amici».


Benissimo, adesso un po’ di storia. Quando e come è nato il ristorante Eatalia?

«È stato aperto nel novembre del 2017 su iniziativa di Rick, da sempre innamorato della cucina e della nostra cultura gastronomica, con un obiettivo ben preciso. Offrire ai clienti una vera cucina italiana, vista la penuria di ristoranti che rispettavano le nostre tradizioni. Ed è proprio per questo che ci hanno presentato. Dopo una carriera da cuoco di rappresentanza con la marina militare e diverse esperienze tra Italia ed estero, ho deciso di tornare a lavorare in Belgio, dove avevo conosciuto mia moglie. Ho visto anch’io con i miei occhi quello che succede nelle cucine dei cosiddetti ristoranti italiani e proprio per la mia intransigenza sono stato presentato a Rick, che stava cercando una persona attenta al rispetto delle tradizioni per l’apertura del suo locale».

cucina
Interni Cucina


Foto
Risotto al tartufo





Com’è strutturata la vostra offerta gastronomica?

«Sicuramente non offriamo una nouvelle cuisine, parlerei piuttosto una cucina tipica. Prendiamo il meglio di ogni regione (da Lazio e Puglia, soprattutto) e la proponiamo ai clienti. Sa, siamo stati i primi a servire l’ossobuco alla milanese secondo tradizione, con il risotto allo zafferano e la buccia di limone. All’inizio gli avventori non capivano, perché erano abituati a mangiarlo al sugo e con le patate, come viene servito qui in molti ristoranti».


Qual è il vostro target di clienti?

«A pranzo serviamo per lo più professionisti, le famiglie soprattutto durante il week end. Comunque il target è medio alto. Tra sala e veranda abbiamo 78 coperti che diventano 150 in estate, quando apriamo la nostra terrazza. In totale il nostro staff è composto da 14 persone».





Quali sono i piatti della tradizione che vanno di più?

«Siamo famosi per la carbonara, fatta con il guanciale di Amatrice e il pecorino romano. Alcuni piatti del menù vengono cambiati ogni tre settimane, mentre non esce praticamente mai la bolognese, richiestissima. Le lasagne, invece, le serviamo nel menù invernale, perché ci teniamo a seguire la stagionalità. Ad esempio, quando è periodo serviamo le orecchiette con le cime di rapa, per via delle mie origini tarantine, oppure le bombette alla salentina».


Per offrire una cucina italiana “vera” starete molto attenti alle materie prime

«Assolutamente sì. A parte il burro, il latte e la panna per i dessert, lo zucchero e il sale, tutto il resto proviene dall’Italia. Comprese la carne e le verdure, che ci arrivano tutti i martedì dai mercati generali di Bari».


Com’è strutturata la vostra offerta di vini?

«Nella nostra cantina trovano spazio solo etichette italiane e anche per i vini cerchiamo di coprire tutte le regioni d’Italia. Proponiamo etichette per tutti i budget dai 30 ai 250 euro. Anche durante gli aperitivi serviamo solo prosecchi italiani, mentre per accompagnare le nostre pizze abbiamo della Peroni alla spina».


Avete dei progetti per il futuro?

«Siamo un ristorante giovane, ma stiamo già pensando ad “allargarci”. Vorremmo ampliare la nostra veranda per aprirla anche d’inverno e ritagliare al suo interno un angolo dedicato ai formaggi».

Foto
Tartufo pregiato e Vino Sassicaia 





ID ANTICONTRAFFAZIONE: 8886Alessandro Giannace


Foto
notizie Scrima Food 100% Italien Food, quando il Made in Italy diventa una garanzia di successo   L’azienda Scrima Food 100% Italien Food in Francia è nata dalla professionalità e dalla passione autentica di Vincenzo Scrima per l’autentico Made in Italy, garanzia di successo nel mondo. Questa azienda molto affermata nell’ambito gastronomico si occupa di rifornire i più importanti ristoratori italiani in Francia e Svizzera di prodotti di alta qualità che consentono di preparare loro piatti gustosi e degni di nota. Principalmente l’azienda rifornisce la catena di ristoranti Il Vesuvio che sono stati creati dallo stesso Vincenzo Scrima a partire dal 1995. La sua esperienza di ristoratore italiano all’estero è esemplare gli ha consentito di mettersi sempre in gioco anche nei periodi di difficoltà. La Scrima Food è in continua evoluzione. Al suo interno comprende un’accademia della pizza e un laboratorio di pasta fresca. Ciò che la differenzia nel settore è la competenza, la serietà e l’alta qualità che è tanto apprezzata dalla sua vasta clientela. Sono questi dei fattori di successo importanti per chi vuole affermare una carriera di ristoratore italiano all’estero perché bisogna differenziarsi in qualità e bisogna trasmettere l’autenticità di ciò che offriamo con amore e passione illimitate. Ce lo racconta Vincenzo Scrima in questa esclusiva intervista nella quale dispensa utili consigli a chi vuole intraprendere il suo stesso percorso professionale.
Foto
notizie Duca 26 Pizzeria Gourmet: creatività e sperimentazione per un Made in Italy di qualità   A Civitanova Marche vi è un posto suggestivo in cui gustare una pizza di qualità immersi in un’atmosfera indimenticabile. Ciò che differenzia Duca 26 Pizzeria Gourmet, oltre ad essere una location meravigliosa e calorosa in cui regna un’atmosfera cordiale, è la continua ricerca e sperimentazione di ingredienti di qualità che sono alla base di specialità, uniche nel loro genere. La voglia di ricercare ingredienti sempre nuovi ha motivato Thomas Sparacio a trasferirsi dal Piemonte alle Marche ed aprire con suo cugino questo posto. Ogni giorno dedica il suo tempo e le sue energie creative a selezionare farine e ingredienti Made in Italy per offrire solo il meglio alla sua clientela sempre più ricca e fidelizzata. Da Duca 26 Pizzeria Gourmet troverete oltre alle pizze classiche, delle vere e proprie specialità inedite, frutto dello studio costante e della fervida creatività di Thomas che in questa intervista ci rivela quanto sia importante sperimentare e confrontarsi continuamente in questo settore per evolversi e differenziarsi.
Foto
notizie Ristorante Italiano Maurizio: salvaguardare con perseveranza il Made in Italy ad Amburgo Da circa cinque anni, Maurizio Murtas, originario della Sardegna, ha aperto nella nota città di Amburgo, un ristorante italiano omonimo, Il Ristorante Maurizio. La sua filosofia di ristoratore italiano all’estero è quella di educare il popolo tedesco al “mangiare sano e genuino” gustando piatti prelibati sulla base di ricette autentiche che valorizzano ingredienti inediti ed esaltano sapori indimenticabili. Maurizio non scende mai a compromessi quando c’è da ricercare il meglio dei prodotti Made in Italy per la sua clientela.
Foto
notizie Pisa: Piazza dei Miracoli e non solo   Se parliamo di Pisa, cosa viene in mente? A questa domanda tutti risponderebbero la torre pendente, il monumento italiano più gettonato nei souvenir e gadget per turisti. La sua forma unica ne fa un’attrazione conosciuta in tutto il mondo e tanti sono i turisti che arrivano a Pisa per vederla.