Quando intorno alla metà dell'800 l'ormai anziano Antonio Santo D'Agostino divideva i 'pezzamenti' di terreni lavorati a fatica tra i suoi sei figli, non a caso destinò il vigneto e l'oliveto al primogenito Leonardo. Già da tempo, infatti, aveva intuito che quel figlio, che più degli altri aveva dimostrato maggior interesse e amore per la terra, meglio degli altri avrebbe saputo valorizzarla. La grande passione per la vigna è stata custodita e tramandata così di generazione in generazione, in particolare tra i primogeniti della famiglia D'Agostino, fino ad arrivare ai giorni nostri. L'originario piccolo vigneto ereditato si è tramutato col passar del tempo nella Tenuta di 'Maria Piccinna'; a questa, nel corso dei decenni, si sono affiancati numerosi altri terreni che hanno dato origine ad altrettanti importanti coltivazioni di vigneti: Tenuta 'Cantoro', Tenuta 'Li Fai', Tenuta 'Montecoco', Tenuta 'Brunetti', Tenuta 'L'Aparo', Masseria Lucaperrone e altri piccoli pezzamenti… Così intorno alla metà del 900 fu costruito un piccolo stabilimento per la trasformazione delle uve. L'esposizione soleggiata delle vigne unita ai minerali e ai fertilizzanti naturali di cui la terra è ricca, hanno contribuito a produrre vini di alta qualità che si distinguono all'interno della già ampia produzione vitinicola pugliese e più prettamente salentina: il Rosato, il Rosso, il Bianco, il Moscato, e l'Aleatico sono il prodotto della coltivazione di uve di alta qualità. Oggi la primaria Azienda, arrivata con Nicola D'Agostino ormai alla quinta generazione, si rinnova prendendo la definitiva denominazione di 'Società Agricola Vitivinicola D'Agostino srl' e, per non perder di vista le moderne esigenze del mercato, pur nel rispetto delle tradizioni, passa all'imbottigliamento, unendo agli odori e ai sapori propri dei vini pregiati, un'eleganza nella presentazione ineguagliabile. L'Azienda si trova nel cuore del Salento, a Novoli, un paesino noto a molti per il falò più alto d'Europa. La 'focara' si accende ogni anno il 16 gennaio, vigilia della Festa di Sant'Antonio Abate, patrono del paese. Proprio al Santo Patrono di Novoli e alle migliaia di fascine di tralci di vite secche provenienti dalle campagne circostanti impiegate per la costruzione di questa enorme pira che spesso supera i venticinque metri d'altezza e i venti metri di diametro, la famiglia D'Agostino ha voluto dedicare due dei suoi vini migliori chiamandoli, appunto,'Le Fascine della focara': trattasi di un rosato proveniente dal vigneto della Tenuta 'Maria Piccinna'e di un rosso proveniente dalla Tenuta 'Cantoro' ottenuti da pregiate e rinomate uve di Negroamaro.