Vignaioli Del Tortonese
CATEGORIA: aziende agricole, viniID ANTICONTRAFFAZIONE N.7579
Una delle più importanti e delle più antiche aziende vinicole della regione Piemonte! Una tradizione lunga più di 80 anni!
La Cantina Sociale di Tortona nacque dall'intraprendenza di trentotto viticoltori, proprietari di aziende di media e grande dimensione della zona, che decisero di unire le proprie forze per impedire l'estinguersi di una delle più antiche tradizioni del Tortonese, l'arte di fare il vino.
L'idea nacque dall'esigenza di unire le forze per consentire anche ai piccoli produttori di affrontare adeguatamente il mercato traendone profitto.
La sede storica fu realizzata in Via Muraglie Rosse 5 a Tortona, ma i soci, 38 al momento della fondazione, aumentarono considerevolmente nel corso degli anni e si rese indispensabile costruire anche altri 4 centri di raccolta (Villaromagnano, Monleale, Montegioco e Spineto Scrivia) per riuscire a ritirare i tantissimi quintali di uva conferiti in un territorio così vasto.
Ad oggi i soci sono circa 250 che coltivano circa 330 ha di vigneto, con una produzione media di 25.000 q.li di uva, di cui il 90 a denominazione di origine controllata.
Nel corso degli anni la Cantina ha perseguito l'obbiettivo primario della trasformazione delle uve conferite dai soci in mosti e vini da immettere sul mercato all'ingrosso, diversificando la propria attività ad inizio anni '80 con la produzione delle prime bottiglie. Il passo successivo è stato l'apertura a Tortona di un negozio per la vendita diretta dei nostri vini.
Oggi il mercato ci vede protagonisti con la nostra produzione di vini di qualità commercializzati in bottiglie e non, bag in box, e per questo è stato aperto un nuovo punto vendita ad Alessandria in Corso Monferrato 33/35.
I produttori
Oggi la Cantina Sociale di Tortona conta 250 soci e gestisce 330 ha di vigneto.
I Vigneti
Terra di confine, crocevia strategico di antichi popoli, il comprensorio viticolo D.O.C. Colli Tortonesi, è costituito da trenta comuni, aventi tutti un denominatore comune: la predisposizione geologica e climatica ad ospitare una viticoltura di elevata qualità.
I comuni entranti a far parte della D.O.C. dalla quale derivano le uve conferiteci sono: Avolasca, Berzano di Tortona, Brignano Frascata, Carbonara Scrivia, Carezzano, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Castellania, Castellar Guidobono, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Garbagna, Gavazzana, Momperone, Monleale, Montegioco, Montemarzino, Paderna, Pozzol Groppo, Sant'Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Spineto Scrivia, Tortona, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Volpeglino, Volpedo.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileGiacomo Boveri
Le origini della mia azienda si perdono tra la fine del settecento e gli inizi dell’ottocento. Dalle ricerche che ho effettuato presso le locali anagrafi sono riuscito a risalire fino a Boveri Giovanni Antonio, mio trisnonno paterno, qualificato “contadino” nel certificato di morte, coniugato con Borasi Domenica, anch’essa contadina, nato nel primo ottocento. La documentazione a mie mani, peraltro, lascia supporre che anche i suoi antenati svolgessero l’attività di agricoltore che quest’ultimo ha così ereditato.
La particolarità della mia famiglia, che fortifica l’origine e la tradizione contadina dell’azienda ma, soprattutto, le sue origini autoctone, consiste nel fatto che discendo da Boveri sia da parte paterna che dal lato materno come si vede dalle fotografie che sono riuscito a recuperare.
I miei antenati...
Dal Giovanni Antonio sopra menzionato nacque Boveri Luigi (1861-1933), mio bisnonno e, da questi Boveri Giuseppe (1894-1958), mio nonno, fino a Boveri Piero, mio padre. Dal lato materno, anch’esso di discendenza Boveri, ho rintracciato Boveri Giorgio (1846-1928), marito di Lugano Annunziata, miei bisnonni, genitori di Boveri Luigi (1882-1951), fino a mia madre, Boveri Carla. Il ramo Boveri “materno” gestiva i propri possedimenti utilizzando l’istituto della mezzadria mentre il ramo familiare di origini paterne ha sempre gestito le proprietà con manodopera salariata regolarmente registrata come sto facendo io tutt’oggi.
A quei tempi, il ruolo dell’agricoltura e dei proprietari terrieri nello scenario economico erano ben diversi. Basti pensare che i miei antenati, nelle carte di identità, erano qualificati come “benestanti”.
Al termine degli studi di perito in telecomunicazioni, facendo una scelta in controtendenza per il periodo storico che stavo vivendo (era il 1988, quando un posto pubblico o presso una grande azienda era ai tempi facilmente accessibile e garantiva una vita tranquilla e senza rischi) ho preso la decisione di continuare la tradizione di famiglia, dedicandomi completamente alla gestione dell’azienda agricola di famiglia.
Col trascorrere degli anni ho impostato l’attività con l’intento di aumentare la superficie aziendale e migliorare le tecniche di vinificazione. L’obiettivo che mi sono sempre prefissato è stato quello di promuovere e sviluppare un prodotto legato al territorio. E’ per questo motivo che, tra le etichette che produco, oltre alla tradizionale barbera, ho voluto scommettere anche su vini quali il “timorasso” e la “croatina”, originari proprio delle colline ove si fonda la storia della mia famiglia, per lungo tempo abbandonati ma che ora stanno scoprendo una nuova giovinezza.
Dal 2010 Giacomo Boveri è stato affiancato in questo cammino dalla moglie Sara Bonadeo che ha lasciato la professione di avvocato, preferendo la socialità e la convivialità che solo il vino è capace di far nascere tra le persone. Dalla loro unione è nato Giovanni, attualmente sedicenne, studente liceale con la passione del calcio.
I valori su cui si fonda il nostro lavoro sono il recupero del territorio e delle tradizioni, al servizio di una produzione genuina, all'interno di un ecosistema agricolo e di uno sviluppo ecosostenibile!
La Timpa produce alcuni fra i più ricercati prodotti agricoli biologici certificati come lo zafferano e l'olio extra vergine d'oliva degli Iblei.