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SPECK DEL CADORE… NATURALMENTE IL MIGLIORE!



Lo Speck Unterberger è un pregiato salume, che esiste da oltre 70 anni in un territorio, le Dolomiti bellunesi, ancora integro e incontaminato, e respira l’aria pulita della montagna alpina.

E sono anche le uniche e particolari condizioni climatiche, addizionate al tradizionale metodo di produzione, che conferiscono la sua unicità.

Lo Speck Unterberger definisce le sue particolari caratteristiche subito, fin dagli albori della sua produzione, che nasce contadina e di artigiana manualità.

E l’appassionato attaccamento al tradizionale modo di lavorazione offre ai palati più attenti un prodotto dalle particolari qualità.

Lo speck infatti, pur avendo caratteristiche decise di profumo e sapore, ha in bocca una sapidità avvolgente e una morbidezza forse inusuale, che costituisce una caratteristica apprezzata nel mercato.

È un prodotto ottenuto dalla coscia disossata, rifilata, salata a secco, leggermente affumicata e lasciata ad asciugare e a stagionare per 16 settimane.

Lo Speck del Cadore di Unterberger è ambasciatore eccellente di un territorio, le Dolomiti, senza uguali in termini di produzioni e di bellezze ambientali.

Apprezzato per la sua sapidità avvolgente e la morbidezza inusuale, pur avendo caratteristiche decise di profumo e sapore.

La lavorazione segue ad arte la tradizione, con la salatura “a secco” eseguita interamente a mano, e l’affumicatura “a secco” con combustione di legna di faggio e l’aggiunta di foglie di alloro e bacche di ginepro capaci di conferire allo speck i sapori tipici.

L’Identità Territoriale del Prodotto si rispecchia nella classica tonalità della Pietra Locale e con le sue differenziate forme Squadrata e a Scudo, per ogni esigenza dei nostri Consumatori.

  Unterberger Via Regina Margherita 33
32010 Perarolo di Cadore (BL)
italia


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agroalimentare La Salumeria
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macellerie Aglietti 1910

Aglietti Carni.

Al passato si allaccia il presente, con la qualità bene in mente.


Sono Federico di nome, Aglietti di cognome.

Della carne ne ho fatto un lavoro, una passione, mi destreggio tra cappello del prete, svizzere e tenerone.


Scegliere tra le carni esposte nella mia vetrina è un viaggio, ai clienti amo proporre solo ciò che io stesso mangio.


La mia famiglia da più di 100 anni e da 4 generazioni ha capito che offrire la qualità è la migliore delle intenzioni.


Razza Fassona, Galiziana o Garonnese, nella stalla il bue lo scegliamo noi, senza offese.


Nonno Romeo m'insegno che il bravo "maslé", che vuol fare bene il proprio "misté", inizia a lavorare di pimo mattino per preparare le carni per il palato più fino, coltelli ben affilati se di alto livello vuoi i risultati.

Lui tra i primi taglio la spalla di vitello con l'osso e i suoi insegnamenti non ho rimosso: all'arrosto del filetto era affezionato, ma non si vive di tradizioni, nel tempo l'ho imparato.


E' così che i pezzi dimenticati con me sono rinati, come il diaframma, tenero e super gustoso; più moderni sono il Tomahawk, costata del taglio estroso, la cui forma ricorda l'ascia dei nativi americani; o, come la chiamano i brasiliani, la tenera picaña, con o senza bagna, che poi è il codone, che nonno accoppiava con lo scamone.


E che dire del processo di frollatura, che morbidezza e sapore alle carni assicura.

Dal laboratorio artigianale escono poi altre sorprese, slami, salsicce e altri insaccati, oltre a bresaola e paletta biellese.


LA STORIA


1907 - Flaminio Aglietti diede il via alla costruzione del negozio in via XXV Aprile a Cossato, attuale sede di Aglietti Carni. La sua morte prematura fece si che, fin dal 1910, a condurre il negozio di vino e alimentari, che si chiamava Cantina vinicola, fu la moglie Caterina Rivaldo, bisnonna di Federico.


Anni 20 -  Romeo Aglietti, figlio di Caterina e Flaminio, a 14 anni fu mandato a Triviero per imparare il mestiere del macellaio. Dopodichè iniziò a macellare in via Amendola e nel negozio di famiglia vendeva la carne insieme a olio, burro e pochi altri prodotti.


Anni 60 - Anche Flaminio, figlio di Romeo, entrò nell' attività di famiglia e negli Anni80 ampliò la scelta di prodotti alimentari puntando a un piccolo supermercato come suggerivano i suoi tempi per andare incontro al bisogno del cliente di trovare in un unica sede tutto ciò di cui aveva bisogno.


1998 - Federico, figlio di Flaminio, iniziò a collaborare nel negozio. Da ragazzino andava ad aiutare il nonno e grazie a lui nacque la passione per la carne. Così, nel 2002, prese in mano l'attività di famiglia rimettendo al centro il reparto macelleria affiancato, però, da una selezione di altri prodotti di qualità