Tenuta Ferrero
CATEGORIA: aziende agricole, vini, agroalimentareID ANTICONTRAFFAZIONE N.23700
La famiglia
Tenuta Ferrero è storia, tradizioni e famiglia.
Dal 1960 la famiglia Ferrero dedica tutta se stessa alla cura delle proprie terre destinate a vigneti e oliveti.
Situata a Serracapriola, comune in provincia di Foggia ai confini con il Molise, il padre Nicola è riuscito a trasmettere ai propri figli, Mariagrazia, Alessandro e Sara, un amore puro e devoto per il territorio dauno e le bontà che offre.
I ragazzi hanno colto sin da subito l’importanza dell’azienda di famiglia e dei tesori che produce, tanto da farne loro pane quotidiano e avere già un futuro ben delineato nelle proprie mani.
Quelle mani sono il segreto della famiglia Ferrero, una vera e propria maestria nel curare e lavorare la terra, da cui ottenere prodotti di eccellenza nel pieno rispetto della natura e dei suoi tempi.
La cantina
Tenuta Ferrero è dotata di un’ampia cantina in cui dare vita ad un prodotto eccellente.
Dalla coltivazione alla lavorazione delle uve, la migliore tecnologia è stata applicata alla filiera vinicola per stare al passo con i tempi, senza dimenticare il passato.
Un passato affinato grazie all’aiuto di moderne attrezzature che facilitano il controllo di qualità del vino prodotto, senza alterarla.
Un processo di gestione che punta alla sostenibilità per garantire la tracciabilità della filiera con maggiori controlli sul terreno e sulle coltivazioni.
Un incontro tra vino e tecnologia finalizzato a migliorare la produzione nel rispetto della natura, dei suoi cicli produttivi e della sua autentica qualità.
L'azienda
Tenuta Ferrero nasce nel 1960 dall'amore per il proprio paese, Serracapriola, e le sue terre. Nel corso degli anni questa passione nata da nonno Alessandro e tramandata di padre in figli, ha donato la linfa vitale per trasmettere un forte sentimento di appartenenza e amore verso la produzione vinicola e olearia.
Oggi Tenuta Ferrero è un'azienda dal passato importante incentrata su una visione di eccellenza e valorizzazione del territorio serrano con prospettive di continua crescita e innovazione.
I vigneti
Grazie alla sua posizione strategica ai confini tra Puglia e Molise, i vini di Serracapriola sono noti per la loro originalità e unicità. Questo è il FRUTTO della cura maniacale del terreno su cui sono posti i filari abbinata ad un microclima mitigato dall'influenza del mare.
Nulla viene lasciata al caso, ogni fase viene curata nei minimi dettagli per donare al terreno ed ai suoi frutti quelle attenzioni fondamentali per la buona riuscita del prodotto, riflesso perfetto di un'arte poetica fatta di versi dettati dalla natura.
Gli oliveti
Gli oliveti occupano 21 ettari dell'Agro di Serra donando orizzonti ricchi e pieni di storia; alberi secolari racchiudono e conservano tradizioni passate mostrandole solo al momento della raccolta. L'olio Extravergine viene estratto da olive cultivar Provenzale tipiche di Serracapriola che vengono preservate come patrimonio olivicolo del paese. Tanta cura e dedizione viene dedicata agli uliveti che sono prova di un territorio autentico, sano, paesano che va sempre salvaguardato, in quanto costituisce le origini della famiglia Ferrero.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileCascina Palazzo: due parole quasi in contrasto.
Sembra un gioco di uno scenografo teatrale: un palazzo signorile del ‘600 che spunta fra le colline dell’Alta Langa.
È un edificio completamente diverso dall’architettura tipica delle tradizionali cascine di Langa, perché fu costruito come residenza di campagna per una famiglia della nobiltà torinese.
Immaginiamoli, gli aristocratici torinesi barocchi, incipriati e imparruccati, salire sulla carrozza nel cortile del loro palazzo di città, dopo che i domestici avevano caricato i bauli, e partire verso le terre allora selvagge dell’Alta Langa.
È tempo di feste, di balli, di caccia, di quel breve periodo di villeggiatura spensierata che l’aristocrazia sabauda si concedeva fra gli affari e le guerre.
Nel 1915 il mio bisnonno Luigi acquista il palazzo da un discendente della nobile famiglia torinese e lo trasforma in cascina.
Immediatamente cambia lo spirito del luogo: non più feste e villeggiatura, ma il lavoro duro della campagna.
Pianta subito degli alberi di nocciole, ben 300, che colloca nei versanti di terreno più soleggiati.
All’inizio l’attività della cascina comprende anche l’allevamento di buoi da lavoro, l’animale più usato nella vita agricola del tempo. Mano a mano, con il progredire delle macchine e dei trattori, l’allevamento dei buoi si è ridotto, lasciando sempre più spazio alle nocciole.
Così mio nonno Alberto, poi mio papà Angelo hanno costantemente ampliato la superficie destinata alle nocciole.
Per chi nasce in una cascina dell’Alta Langa, le nocciole sono compagne di vita fin da bambino, prima per giocare ad arrampicarsi sugli alberi, poi per fare merenda con la torta di nocciole preparata dalla nonna.
Questa è stata la mia infanzia: andavo nel noccioleto con mio papà, che mi raccontava e mi trasmetteva le sue conoscenze su come lavorare e preparare il terreno, come potare i rami, come controllare gli insetti.
Adesso tocca a me. Insieme a mio papà Angelo, mia mamma Rosalia, mia moglie Elisa, e i miei figli Mattia e Andrea a cui sto insegnando come amare e prendersi cura delle nocciole.
Come ogni persona che mi ha preceduto, ho voluto dare il mio tocco personale a Cascina Palazzo: così ho deciso di aggiungere alla coltivazione e alla raccolta delle nocciole anche la tostatura e la lavorazione. Per ottenere la crema, la pasta, la granella, la farina di nocciole. Tutto fatto in casa. Da noi. Con le nostre nocciole.
Manuel Quazzo