Panificio Clemente Dal 1873
CATEGORIA: Mangiare e BereID ANTICONTRAFFAZIONE N.6219
La famiglia è originaria della Francia, come è scritto in un antico documento dal quale risulta che nel 1759 un certo Osvaldo (Clement) giunse qui, presumibilmente alle dipendenze di una ditta transalpina che aveva appaltato lavori nel territorio.
Discendente da quell'antenato, il 18 luglio 1849 nasceva Luigi (Gigi) Clemente che, nel 1873, sposava Teresa Miniussi di Ronchi di Monfalcone. E poiché la sposa era figlia d'arte di panettieri, aprirono subito un forno nella casa avita.
Inutile dire che il forno era a legna; quando si scorgeva una fascinaia gigante.
Si era certi che li appresso c'era una bottega di fornaio.
Però quello che è bene precisare è che il forno era all'aperto e che nei giorni di pioggia la moglie doveva riparare con
l'ombrello il marito mentre infornava o sfornava il pane.
Nei primi del novecento venne costruito il nuovo forno sempre a fascine (che era posizionato nell’attuale magazzino della farina) il vecchio forno veniva acceso
solo durante le feste Pasquali per cuocere le “pinze”.
Dei vecchi forni attualmente rimane solamente il camino situato all’interno dell’abitazione principale.
Durante il primo conflitto mondiale il forno, la lavorava molto (anche due quintali di pane al giorno), poiché serviva una parte dei militari attestati a Doberdò, in località Mucille.
Il rifornimento era assicurato dal fante Arnaldo Zacchini di Melzo, che faceva la spola, più volte al giorno, con la bicicletta e la gerla sulle spalle.
Nel 1937, il signor Luigi rendeva l'anima al Signore.
Ma già da una decina di anni la conduzione dell'azienda era stata assunta dal figlio Giuseppe (Bepi), nato nel 1889 e sposato con Caterina Petrazil dalla quale ebbe tre figli: Nives, Natalina e nel 1929 Claudio.
Dopo la morte di «Sior Bepi», avvenuta nel 1953, Claudio insieme la moglie Maria nel 1956 ha fatto ricostruire l’attuale forno a combustione indiretta un ammodernamento che consentiva di lavorare con minor fatica e offriva possibilità di lavorare in maniera più pulita e razionale.
Nel 1981 il forno è stato riconvertito da nafta pesante a metano portando un ennesimo salto di qualità.
L’impegno di Claudio è stato quello di far scoprire l’arte bianca ai tre figli Fernando , Caterina e Maurizio.
Nel 1988 Claudio, ha ceduto le redini al figlio Maurizio, che assieme alla moglie Marilina, continua l'attività intrapresa dal bisnonno.
Nel 2013 il figlio di Maurizio e Marilina, Paolo (quinta generazione) entra nella tradizione di panificatori in Turriaco garantendo continuità all’azienda.
Nel 2014 viene mandato in pensione il forno costruito da Claudio nel 1956, e viene sostituito con un attualissimo forno elettrico, un’evoluzione che consente alla Famiglia Clemente di continuare a fornire il pane e i dolci tipici mantenendo e riscoprendo le ricette di una volta, incrementando un mestiere che affonda le radici nella notte dei tempi. Di recente anche il figlio Stefano è arrivato a dar manforte nella secolare azienda portando l’innovazione e inserendo nuovi modelli lavorativi sempre rispettando la tradizione artigianale del panificio.
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