Olio Roi
CATEGORIA: agroalimentareID ANTICONTRAFFAZIONE N.6408
Roi è un piccolo produttore che propone oli extra vergine di altissima qualità, dei veri e propri cru, extravergini millesimati frutto di una sapiente selezione annuale e territoriale delle migliori olive Taggiasche.
“Roi” è il soprannome storico di un ramo della famiglia Boeri, che si occupa di olio da quattro generazioni. Gli uliveti Roi sono tutti in valle Argentina, entroterra di Sanremo, Liguria, dove si coltivano solo olive di cultivar Taggiasca. Spremitura e lavorazione sono realizzate a freddo, per garantire le migliori proprietà organolettiche, nutritive e di conservazione.
L’attività della famiglia Roi inizia nel 1900, quando Giuseppe prende in affitto per due anni uno dei frantoi che allora erano di proprietà comunale. E’ l’inizio di un lungo cammino che arriva ai giorni nostri. Dopo Giuseppe, Battista, Pippo “Roi” ecco Franco, che con il padre impegna tutto il suo tempo e la sua passione nel frantoio di famiglia, una famiglia che da quattro generazioni si occupa di olio.
É proprio Franco che sceglie “Roi”, soprannome storico della famiglia Boeri, come marchio dell’azienda, simbolo di un legame molto forte con il passato.
Nel corso degli anni Franco acquista terreni olivetati, così da ampliare la proprietà di famiglia, fino ad arrivare agli attuali 20 ettari con circa 6000 alberi di olivo cultivar Taggiasca. Insieme alla moglie Rossella crea l’azienda Agricola Gaaci dalle cui piante si produce il Cru Gaaci. Il nome Gaaci deriva dal longobardo Gahagi con il significato di “terreno riservato“. La denominazione risale alla fase in cui la Liguria passa dal controllo bizantino a quello longobardo nel 643 d.C. sotto il re Rotari. La particolare esposizione vantaggiosa del terreno giustifica una sua iniziale messa a coltura, riservata dunque agli uomini liberi. L’oliveto si trova a circa 350/500mt s.l.m. circondato da boschi di macchia mediterranea e castagni. Notevole è l’influsso del mare e delle erbe aromatiche che crescono spontanee. La coltivazione avviene nel rispetto dell’ambiente, l’uliveto è iscritto al biologico dal 2002.
Anche per la parte che riguarda la trasformazione, Franco ha apportato sostanziali migliorie quali l’introduzione del reparto di pulizia delle olive. L’attuale frantoio è costituito dal mulino tradizionale con macine in pietra e due presse, al quale è stato affiancato un mulino di nuova concezione a ciclo continuo con estrazione a freddo a due fasi, così da mantenere intatte le proprietà organolettiche e la qualità dell’olio extra vergine.
Il frantoio e gli uliveti Roi sono situati in Valle Argentina, nell'entroterra di Sanremo, dove la coltivazione dell’ulivo è una tradizione che risale al tempo dei romani. Le tipiche e strette fasce, il clima mite e la cultivar taggiasca, la sola presente in questa zona, garantiscono la migliore qualità ed il gusto soave che caratterizzano l’extra vergine taggiasco, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stilePosto su un alto colle delle Langhe, Roccaverano è il comune più alto della provincia astigiana. Il nome è composto da "rocca" e "Ovrano", probabilmente derivante dal nome del torrente che nasce sotto il colle del paese e attraversa il territorio. Il luogo è citato nei documenti come Roccaverano nel 1227 e ha origini molto antiche.
Simbolo delle antiche e nobili origini la Torre rotonda in arenaria. Oggi però Roccaverano è famoso per la sua ROBIOLA, l'unico formaggio D.O.P. della provincia di Asti, prodotto con latte di capra, vacca e pecora a pasta cruda, molle e senza crosta che trova nel particolare ambiente di Roccaverano e nell’area limitata dal disciplinare la massima espressione di gusto e tipicità. Il Caseificio di Roccaverano, non più cooperativa sociale, ma dal 2005 società a capitale privato rivaluta le tecniche di produzione ripristinando i vecchi locali e dotando i medesimi delle opportune e necessarie tecnologie, promuove e valorizza la D.O.P. e nuove produzioni casearie sia nel rispetto delle locali tradizioni, sia dei rinnovati fattori di scelta e di consumo.
L’eccezionale “terroir” ed insieme di fattori ambientali unici, come i pascoli ancora abbondanti nella zona e la particolarissima vegetazione attribuiscono alla produzione del Caseificio di Roccaverano un valore aggiunto indiscutibile fornendo al mercato eccezionali rari e particolarissimi prodotti.