Fulvio Macelleria
CATEGORIA: macellerieID ANTICONTRAFFAZIONE N.716
Cortesia, qualità e cordialità...
A Gubbio, città tra le più belle d'Italia, nel caratteristico Quartiere di san Martino, dove le vecchie pietre raccontano la storia, la cultura, l'arte trasmesse nei secoli, Fulvio Macelleria da anni riesce ancora a mantenere i tradizionali gusti e sapori di una volta...
Non una semplice macelleria, ma un luogo dove la tradizione incontra l'innovazione, alla riscoperta di sapori che rischiano di perdersi e che sono arricchiti dall'esperienza e dalla cordialità dei titolari, che dagli anni '50 portano avanti con amore e professionalità un'attività che ambisce a raggiungere livelli di qualità sempre più alti.
È nel cuore del centro storico di Gubbio, che nel 1956 nasce Fulvio Macelleria, azienda familiare avviata da Fulvio Baldinelli e perpetuata dal figlio Francesco. Un negozio di qualità, un punto di riferimento per il quartiere e la Città, dove prodotti genuini e carni scelte hanno sempre contraddistinto la nostra storia. Una storia dove si intrecciano sapori, gusto, tradizione, persone, storie vissute e da raccontare...
Dal Corriere dell'umbria del 09-11-2014:
Si scrive mortadella, si pronuncia 'una squisitezza', tanto più all'indomani delle polemiche e delle tensioni legate a una 'interpretazione' tutt'altro che ortodossa dei Ceri scambiati per salumi in una recente campagna pubblicitaria.
Anche questo, forse, è alla base del grande successo che sta avendo la 'Mortadella di Checco', una straordinaria creazione del macellaio eugubino Francesco Baldinelli, Checco per gli amici. Figlio d'arte di padre (Fulvio è stato uno dei macellai più rinomati a Gubbio) e di madre (chi non ha conosciuto la grande Libera?), Francesco ha ereditato da loro l'amore per un mestiere che rischia di scomparire sotto i colpi sempre più forti della grande distribuzione. La macelleria di Checco, nel medievale quartiere di San Martino, è anche il ritrovo di tanti amici, molti tra i quali del Cero di Sant'Ubaldo che proprio con Francesco, che è stato capodieci e ha alzato il Cero nel 2000, scambiano quattro chiacchiere ceraiole. Il 'mastro macelaro' negli ultimi mesi aveva iniziato a studiare e ristudiare antiche ricette, antiche formule perché gli era balenata per la testa l'idea di realizzare una mortadella dal gusto delicato, a bassissimo contenuto di grassi, senza chimica e con carni di maiale della zona. Un prodotto di altissima qualità e a chilometri zero. Gli stessi concetti che animano la sua attività di macellazione di carni nostrane. Prova che ti riprova alla fine è riuscito a creare un prodotto che nel breve arco di alcuni mesi si è già imposto all'attenzione dei palati buoni. 'Non ho mai avuto la presunzione di intaccare in qualche modo la tradizione bolognese ed emiliana in genere - spiega Baldinelli - ma ho deciso di mettere a frutto le mie conoscenze e qualche ricetta che avevo. Ho studiato, ho provato e alla fine la soddisfazione dei miei amici e di vecchi e nuovi clienti mi ripaga di tutto l'impegno profuso per realizzare un prodotto che è davvero sano, magro, digeribile'.