Caseificio Marovelli
CATEGORIA: aziende agricole, caseificiID ANTICONTRAFFAZIONE N.6868
Azienda di trasformazione del latte di alta qualità in formaggio, nata nella seconda guerra mondiale come atto di sopravvivenza alimentare da mio nonno Giovanni Marovelli, oggi alla terza generazione, ha avuto un'evoluzione tecnologica mantenendo la semplicità da cui è nata.
Marovelli opera nel settore dei beni eno gastronomici facendo della qualità senza compromessi la sua missione e offrendo linee complete di prodotti caseari accessori e regali, realizzati in Italia, con le migliori materie prime disponibili al mondo; raggiunge i clienti più esigenti attraverso due linee una rete per GDO e l' altra con boutique del gusto posizionati nelle strade più prestigiose, il sito caseificomarovelli.com ed una limitata selezione di esclusivi prodotti.
Marovelli è forte di tre generazioni di esperienza nella produzione casearia medio alta fascia, settore in cui continua a crescere nel mercato.
Questa integrazione verticale è la migliore garanzia dell' accesso alla ricerca, alle migliori materie prime e del controllo dei processi che, uniti all' aspirazione alla massima qualità e alla capacità di coniugare le più moderne tecnologie con la tradizione artigianale e casearia italiana, fanno di Marovelli un marchio di riferimento nel settore caseario sanitario.
Formaggi Freschi
La loro tecnologia di produzione è semplice: si ottengono da una cagliata lattica provocata dalla azione combinata dell'acidificazione e di una piccola quantità di caglio. Lo sviluppo di fermenti lattici rende la pasta molle e poco coesa. Privi di crosta, i formaggi freschi sono bianchi, hanno pasta liscia, aroma tenue, gusto pulito e gradevole al palato. Ricchi di proteine, ma anche di acqua sono ottimi per un regime dietetico. Appartengono a questa categoria:
Pasta Molle: Caciotta di mucca, Piccole Primizie, Piccole primizie alle erbe, Caprino fresco, Caprino "Abbucciato", Tomino da cuocere.
Pasta filata: La cagliata dopo un periodo di maturazione è immersa in acqua calda o bollente e filata, cioè stirata con bastoni di legno. Appartengono a questa tipologia: Fior di latte.
Ricotta: Prodotta giornalmente con latte vaccino, pecora, mista.
Yogurt: Bianco. Prodotto con latte vaccino 100 intero pastorizzato, e da Aprile a Settembre anche con latte di Capra.
Burro: Prodotto con latte vaccino.
Formaggi stagionati
Formaggi a pasta dura. Sono quelli che hanno il minor contenuto di acqua al loro interno. Si ottengono attraverso la cottura della cagliata, che poi viene eventualmente pressata o filata. Sono generalmente stagionati e caratterizzati da una crosta dura non commestibile, sebbene alcuni come il Misto o il Casaro dell'Ariosto possono avere una crosta piuttosto morbida e non trattata.
Maturazione Breve: Misto, Casaro dell'Ariosto.
Maturazione media...uno a sei mesi: Verruchio
Maturazione lenta...più di sei mesi: Verruchio vecchio, Stravecchio, Caprino stagionato
Formaggi conciati
Formaggi affinati con erbe e foglie selezionati, eccetto l'ubriaco che è immerso nel mosto e vinaccia di vino.
Ubriaco Garfagnino
Paglia e Menta
Foglie di Sambuco
Foglie di Castagno
Foglie di Olivo
Laboratorio Didattico Sensoriale...Diventare Casaro in poche ore.
Una esperienza sensoriale, raccontando la storia gastronomica del territorio attraverso il mondo casaro.
Il Casaro ed il suo staff aprono le porte del laboratorio mettendo a disposizione la propria esperienza e professionalità a chiunque sia incuriosito ed interessato a vivere in prima persona tutte le fasi del processo di trasformazione del latte in formaggio. La visita ha inizio nel laboratorio di produzione, prosegue nelle sale di prematurazione e termina con la degustazione del prodotto finito. In questa fase abbiamo realizzato una ricerca per raccontare la storia attraverso i testi di cucina dello chef della corte estense da cui é emmerso una selezione proposta in degustazione di "Casci Estensi" (formaggi utilizzati nella creazione di vivande per banchetti lussuossi dallo chef).
Ci incamminiamo lungo il sentiero per raggiungere Archeopark Medievale (Fortezza delle Verrucole) dove guide in abito storico accolgono il turista raccontando gli aspetti della vita del passato coinvolgendo senza mai annoiare anche in laboratori didattici. La visita alla Fortezza é un'esperienza unica storica di origine medievale, potenziata nel Rinascimento e abitata fino ai secoli più recenti.
Dopo essere rimasti estasiati dalla storia, scendiamo nell'altra Rocca dove si può degustare l'ippocastano, vino insaporito con spezie profumate che si accompagnava con pezzetti di formaggio stagionato a fine pasto. Usciamo dalla Fortezza per ritornare nella vita odierna ed assaggiare un piatto antichissimo come il farro in Osteria, dopodichè ci addentriamo nel bosco in un percorso naturalistico seguendo l'antico sentiero che raggiunge il "Parco Avventura" di facile accessibilità, lungo il percorso sono disposti 16 pannelli didattici in cui sono spiegati alcuni aspetti riguardanti la flora e la fauna, oltre alla morfologia delle Alpi Apuane e la storia della Fortezza.
VENITE A VISITARCI :
SEDE OPERATIVA PIU' TOUR GUIDATO
via dell'orecchiella,1 vibbiana 55038 San Romano In Garfagnana (LU)
PUNTO VENDITA:
via Farini 3, Castelnuovo in Garfagnana (LU)
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileGiacomo Boveri
Le origini della mia azienda si perdono tra la fine del settecento e gli inizi dell’ottocento. Dalle ricerche che ho effettuato presso le locali anagrafi sono riuscito a risalire fino a Boveri Giovanni Antonio, mio trisnonno paterno, qualificato “contadino” nel certificato di morte, coniugato con Borasi Domenica, anch’essa contadina, nato nel primo ottocento. La documentazione a mie mani, peraltro, lascia supporre che anche i suoi antenati svolgessero l’attività di agricoltore che quest’ultimo ha così ereditato.
La particolarità della mia famiglia, che fortifica l’origine e la tradizione contadina dell’azienda ma, soprattutto, le sue origini autoctone, consiste nel fatto che discendo da Boveri sia da parte paterna che dal lato materno come si vede dalle fotografie che sono riuscito a recuperare.
I miei antenati...
Dal Giovanni Antonio sopra menzionato nacque Boveri Luigi (1861-1933), mio bisnonno e, da questi Boveri Giuseppe (1894-1958), mio nonno, fino a Boveri Piero, mio padre. Dal lato materno, anch’esso di discendenza Boveri, ho rintracciato Boveri Giorgio (1846-1928), marito di Lugano Annunziata, miei bisnonni, genitori di Boveri Luigi (1882-1951), fino a mia madre, Boveri Carla. Il ramo Boveri “materno” gestiva i propri possedimenti utilizzando l’istituto della mezzadria mentre il ramo familiare di origini paterne ha sempre gestito le proprietà con manodopera salariata regolarmente registrata come sto facendo io tutt’oggi.
A quei tempi, il ruolo dell’agricoltura e dei proprietari terrieri nello scenario economico erano ben diversi. Basti pensare che i miei antenati, nelle carte di identità, erano qualificati come “benestanti”.
Al termine degli studi di perito in telecomunicazioni, facendo una scelta in controtendenza per il periodo storico che stavo vivendo (era il 1988, quando un posto pubblico o presso una grande azienda era ai tempi facilmente accessibile e garantiva una vita tranquilla e senza rischi) ho preso la decisione di continuare la tradizione di famiglia, dedicandomi completamente alla gestione dell’azienda agricola di famiglia.
Col trascorrere degli anni ho impostato l’attività con l’intento di aumentare la superficie aziendale e migliorare le tecniche di vinificazione. L’obiettivo che mi sono sempre prefissato è stato quello di promuovere e sviluppare un prodotto legato al territorio. E’ per questo motivo che, tra le etichette che produco, oltre alla tradizionale barbera, ho voluto scommettere anche su vini quali il “timorasso” e la “croatina”, originari proprio delle colline ove si fonda la storia della mia famiglia, per lungo tempo abbandonati ma che ora stanno scoprendo una nuova giovinezza.
Dal 2010 Giacomo Boveri è stato affiancato in questo cammino dalla moglie Sara Bonadeo che ha lasciato la professione di avvocato, preferendo la socialità e la convivialità che solo il vino è capace di far nascere tra le persone. Dalla loro unione è nato Giovanni, attualmente sedicenne, studente liceale con la passione del calcio.