Broglia Tenuta La Meirana
CATEGORIA: aziende agricoleID ANTICONTRAFFAZIONE N.1955
La Meirana ha un’estensione di 100 ettari di cui 63 specializzati in vitigno cortese e 2 in vitigni a bacca rossa. Il sistema d’impianto è quello tradizionale a “Guyot”. Il nome “Meirana” è legato alla storia di Gavi, infatti uno dei primi documenti che fanno riferimento al nome Gavi è conservato presso l’Archivio di Stato di Genova e parla di vigne e castagneti in località Meirana.
Questo documento, datato 971 dopo Cristo, sancisce la tradizione vitivinicola della zona che coincide con gli albori della storia del Comune di Gavi.
L’Azienda Vitivinicola Broglia fondata da Bruno Broglia, continua quindi nel tempo una tradizione ultramillenaria, che viene oggi portata avanti con impegno e passione dai figli Gian Piero e Paolo.
Alla Meirana è iniziata negli anni ‘80 la ricerca clonale sul vitigno cortese in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Torino e sotto la direzione del Prof. Scienza della facoltà di Agraria dell’Università di Milano, sono stati condotti altri studi in cantina, in particolare per quanto riguarda la vinificazione in assenza di solforosa.
Sono stati selezionati e certificati 3 nuovi cloni che sono stati piantati in questi ultimi anni nelle nostre nuove vigne per 15 ettari.
Il Gavi La Meirana è stato servito sulle tavole del Vaticano in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di Pontificato di Papa Giovanni Paolo II. E’ stato presente in occasione della riunione del G8 a L’Aquila nel luglio 2009 e offerto durante banchetti ufficiali nelle sedi di diverse Ambasciate italiane.
Le prime bottiglie sono state messe in vendita nel 1974 proprio nell’anno in cui il Gavi ha potuto fregiarsi della denominazione di origine controllata. Poi, con una graduale pianificazione di investimenti, sono state ristrutturate le cascine che sorgono nella proprietà.
La cantina di vinificazione e imbottigliamento è stata realizzata nel 1982 e nell’anno 2000 si è provveduto all’ampliamento ed alla ristrutturazione.
La produzione di base è commercializzata con il marchio Gavi docg del Comune di Gavi “La Meirana”, che porta il nome della tenuta, caratteristico per il suo gusto equilibrato e mandorlato che si abbina con piatti a base di pesce e le carni bianche.
Un bianco ricco di buone sensazioni di Giorgio Rinaldi.
Il sommelier Giorgio Rinaldi in un ristorante di Perugia assaggia il nostro Bruno Broglia vendemmia 2003 e scrive l'articolo: un bianco ricco di buone sensazioni.
Alcune considerazioni del sommelier contenute nell'articolo: "La maggior parte dei Gavi DOCG del Comune di Gavi va bevuta ancora giovane. Ma questo Bruno Broglia 2003 regala profumi e spaoria due anni dalla vendemmia."
La sorpresa "straniera": per farla breve, il vino che piu' di tutti mi ha colpito è stato, in terra umbra, un bianco piemontese il Gavi docg del Comune di Gavi "Bruno Broglia" vendemmia 2003. Il Gavi di norma si beve nell'annata successiva a quella della vendemmia.
Questo vino, annata 2003, è stato messo in commercio nel 2005 perché ha una struttura decisamente superiore a quella dei Gavi che si bevono, come diciamo tra addetti ai lavori in "annata".
Tanti profumi: Il Bruno Broglia 2003 si è mostrato con un delicato colore giallo paglia e con una limpidezza cristallina, quasi luminosa.
Profumi di fiori, di cedro, di pera. Gusto morbido, equilibrato, persistente. Un vino assai elegante e quel tocco in più che non invade e che me lo ha fatto annotare fra i "vini interessanti". Un gran pregio tra una selva di bianchi che fin troppo spesso a causa delle gradazioni alcoliche eccessive risultano pesanti e per nulla facili da bere.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileLe Pignole si trova sui colli di Brendola, la porta dei Colli Berici, ed è una piccola ma graziosa cantina di circa 1000 mq su tre livelli, con tre ettari di vigneto circostanti; la sua direzione è tutta al femminile e la gestione familiare: io, Serena, con mio marito Claudio ed i nostri figli Micaela e Thomas.
Con la nostra produzione di circa 30.000 bottiglie annue vogliamo mostrare tutta la potenzialità dei vitigni da noi coltivati realizzando vini in purezza e tagli di uve internazionali, anche bordolesi, in tutte le sfaccettature possibili: spumanti, fermi, barricati e passiti.
Qui l’uva raccolta manualmente viene lavorata in giornata per ottenere il mosto che diventerà vino dall’importante qualità, già riconosciuta anche a livello internazionale.
Abbiamo ereditato una tradizione vinicola secolare, con l’obiettivo di trovare nuove strade per darne espressione e rinnovato incanto.
I nostri spazi ci permettono non solo di vendere i vini direttamente al consumatore finale, quindi a km 0, ma anche di fare assaggiare la nostra produzione in abbinamento con taglieri di salumi e formaggi del territorio.
Per accogliere i nostri ospiti proponiamo il dehor con vista sui vigneti, un’ ampia e luminosa sala interna o un piccolo angolo suggestivo nella bottaia.
Le nostre uve autoctone Carmènere, Garganega e Tai Rosso sono affiancate dalle internazionali Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malbec, Merlot, Petit verdot, Refosco dal peduncolo rosso e Syrah. Tante varietà in piccole quantità, predominanti le uve rosse che bene sposano questo territorio con un terroir particolare: argilla, basalto, calcare e ricchi sedimenti marini.
L’enologo Fabrizio Giacomini condivide con noi l’ambizioso progetto di versare nei calici opere d’arte da lui create per portare Le Pignole ad essere una tra le più importanti realtà dei Colli Berici.