Azienda Vitivinicola Silva
CATEGORIA: aziende agricoleID ANTICONTRAFFAZIONE N.4964
Vignaioli da tre generazioni, produttori dal 1995.
Giovanni e Stefano, zio e nipote, presentano l'azienda vitivinicola Silva sulla scena di un territorio per tradizione vocato al culto dell'uva: il Canavese.
I vini Silva nascono su 12 ettari di colline moreniche e sotto un cielo che fa da protagonista; la posizione è suggestiva della cantina confinante a est con il parco del castello ducale di Agliè e ad ovest con i bucolici luoghi che ispirarono il poeta gentile Guido Gozzano.
Da questo senso nasce l’Erbaluce di Caluso Passito "Poetica" la raccolta delle uve è assolutamente manuale e ancora le nostre vendemmie si colorano di canti intonati.
Stefano, lo spirito giovane dei vini Silva, sarà lieto di aprirvi le porte del suo regno che è la vinificazione, l'intero processo di trasformazione delle uve in vino è supportato da tecnologie sofisticate che garantiscono gli alti standard anche in fase di imbottigliamento e affinamento perchè la qualità dei nostri vini è un dato di fatto e la passione è il nostro talento.
LA BIRRA AL PASSITO DI ERBALUCE
Produzione: il processo produttivo della nostra birra e l’intero ciclo di trasformazione del prodotto può durare da un minimo di due settimane ad un massimo di otto settimane, a seconda della tipologia di birra prodotta.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileGiacomo Boveri
Le origini della mia azienda si perdono tra la fine del settecento e gli inizi dell’ottocento. Dalle ricerche che ho effettuato presso le locali anagrafi sono riuscito a risalire fino a Boveri Giovanni Antonio, mio trisnonno paterno, qualificato “contadino” nel certificato di morte, coniugato con Borasi Domenica, anch’essa contadina, nato nel primo ottocento. La documentazione a mie mani, peraltro, lascia supporre che anche i suoi antenati svolgessero l’attività di agricoltore che quest’ultimo ha così ereditato.
La particolarità della mia famiglia, che fortifica l’origine e la tradizione contadina dell’azienda ma, soprattutto, le sue origini autoctone, consiste nel fatto che discendo da Boveri sia da parte paterna che dal lato materno come si vede dalle fotografie che sono riuscito a recuperare.
I miei antenati...
Dal Giovanni Antonio sopra menzionato nacque Boveri Luigi (1861-1933), mio bisnonno e, da questi Boveri Giuseppe (1894-1958), mio nonno, fino a Boveri Piero, mio padre. Dal lato materno, anch’esso di discendenza Boveri, ho rintracciato Boveri Giorgio (1846-1928), marito di Lugano Annunziata, miei bisnonni, genitori di Boveri Luigi (1882-1951), fino a mia madre, Boveri Carla. Il ramo Boveri “materno” gestiva i propri possedimenti utilizzando l’istituto della mezzadria mentre il ramo familiare di origini paterne ha sempre gestito le proprietà con manodopera salariata regolarmente registrata come sto facendo io tutt’oggi.
A quei tempi, il ruolo dell’agricoltura e dei proprietari terrieri nello scenario economico erano ben diversi. Basti pensare che i miei antenati, nelle carte di identità, erano qualificati come “benestanti”.
Al termine degli studi di perito in telecomunicazioni, facendo una scelta in controtendenza per il periodo storico che stavo vivendo (era il 1988, quando un posto pubblico o presso una grande azienda era ai tempi facilmente accessibile e garantiva una vita tranquilla e senza rischi) ho preso la decisione di continuare la tradizione di famiglia, dedicandomi completamente alla gestione dell’azienda agricola di famiglia.
Col trascorrere degli anni ho impostato l’attività con l’intento di aumentare la superficie aziendale e migliorare le tecniche di vinificazione. L’obiettivo che mi sono sempre prefissato è stato quello di promuovere e sviluppare un prodotto legato al territorio. E’ per questo motivo che, tra le etichette che produco, oltre alla tradizionale barbera, ho voluto scommettere anche su vini quali il “timorasso” e la “croatina”, originari proprio delle colline ove si fonda la storia della mia famiglia, per lungo tempo abbandonati ma che ora stanno scoprendo una nuova giovinezza.
Dal 2010 Giacomo Boveri è stato affiancato in questo cammino dalla moglie Sara Bonadeo che ha lasciato la professione di avvocato, preferendo la socialità e la convivialità che solo il vino è capace di far nascere tra le persone. Dalla loro unione è nato Giovanni, attualmente sedicenne, studente liceale con la passione del calcio.