Az Agr Romano Di Ferruccio Romano
CATEGORIA: salumificiID ANTICONTRAFFAZIONE N.5045
Brevi cenni storici
L’azienda nasce ai primi del’900 con l’acquisto di due appezzamenti di terreno da parte di mio nonno, il primo in Sila (comune di Acri), oggi parco nazionale della Sila (1116 m.l.m) ed il secondo a San Demetrio Corone, ai piedi della Sila, sul versante ionico della montagna ad una altezza di circa 450 m.l.m . I terreni di montagna servivano come pascolo per la bella stagione, quelli di collina per produrre extravergine di oliva e per far “svernare” le greggi.
L’azienda oggi
I Romano giunti alla terza generazione, con tanta voglia di innovazione nel rispetto della tradizione coltivano sempre con la stessa passione ulivi secolari il cui nobile prodotto è stato più volte premiato a livello nazionale (Concorso Ercole Olivario) e regionale (Excellent oleum) tra i migliori, tra l’altro quest’anno l’azienda è stata premiata con la bandiera verde agricoltura 2009 (www.bandieraverde.it)
Oggi la prima innovazione consiste nell’allevare con il metodo biologico, allo stato brado l’antica razza del suino nero calabrese, fino a pochi anni fa a rischio d’estinzione ed oggi fortunatamente recuperata ed in via di rivalutazione, grazie agli impareggiabili salumi ed insaccati e grazie alle “rosse” e consistenti carni, che solo un pascolo (di montagna) può permettere di ottenere.
La seconda innovazione - in un mondo in cui si pensa solo alla coltura intensiva e l’agricoltura estensiva sembra un surrogato della prima - consiste nel rivalutare i terreni più impervi e i prodotti più poveri con l’allevamento di quelle razze oggi ritenute economicamente non vantaggiose: infatti la nostra azienda raccoglie solo le olive migliori dall’albero lasciando cadere il resto a terra, dove rimane non più di cinque giorni grazie al costante passaggio del nostro amico maiale nero. Inoltre i frutti delle essenze laricie che arginano i nostri terreni da ottobre a dicembre si mostrano preziosi per la qualità delle carni: come i fichi che durante l’estate cadono a terra a causa del vento e che per il loro forte grado zuccherino contribuiscono a realizzare carni degne di tale nome.
Infine garantiamo all’animale una parte della razione somministrandogli uno sfarinato autoprodotto in azienda con il nostro mulino, il tutto con l’obiettivo di sapere sempre che tipo di apporto nutritivo si dà all’animale, cosa altrimenti impossibile anche con i migliori mangimi in circolazione i quali danno informazione in termini di calorie apportate ma non dicono mai le percentuali dei vari componenti.
In quest’ottica e con lo spirito di arrivare ad una totale garanzia nei confronti del consumatore finale coltiviamo anche i peperoncini, ingrediente che con i suoi pochi grammi per chilo di carne è indispensabile per ottenere salumi calabresi di qualità. I prodotti sono tutti etichettati da agricoltura biologica.
77041 Acri (CS)
italia
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileAglietti Carni.
Al passato si allaccia il presente, con la qualità bene in mente.
Sono Federico di nome, Aglietti di cognome.
Della carne ne ho fatto un lavoro, una passione, mi destreggio tra cappello del prete, svizzere e tenerone.
Scegliere tra le carni esposte nella mia vetrina è un viaggio, ai clienti amo proporre solo ciò che io stesso mangio.
La mia famiglia da più di 100 anni e da 4 generazioni ha capito che offrire la qualità è la migliore delle intenzioni.
Razza Fassona, Galiziana o Garonnese, nella stalla il bue lo scegliamo noi, senza offese.
Nonno Romeo m'insegno che il bravo "maslé", che vuol fare bene il proprio "misté", inizia a lavorare di pimo mattino per preparare le carni per il palato più fino, coltelli ben affilati se di alto livello vuoi i risultati.
Lui tra i primi taglio la spalla di vitello con l'osso e i suoi insegnamenti non ho rimosso: all'arrosto del filetto era affezionato, ma non si vive di tradizioni, nel tempo l'ho imparato.
E' così che i pezzi dimenticati con me sono rinati, come il diaframma, tenero e super gustoso; più moderni sono il Tomahawk, costata del taglio estroso, la cui forma ricorda l'ascia dei nativi americani; o, come la chiamano i brasiliani, la tenera picaña, con o senza bagna, che poi è il codone, che nonno accoppiava con lo scamone.
E che dire del processo di frollatura, che morbidezza e sapore alle carni assicura.
Dal laboratorio artigianale escono poi altre sorprese, slami, salsicce e altri insaccati, oltre a bresaola e paletta biellese.
LA STORIA
1907 - Flaminio Aglietti diede il via alla costruzione del negozio in via XXV Aprile a Cossato, attuale sede di Aglietti Carni. La sua morte prematura fece si che, fin dal 1910, a condurre il negozio di vino e alimentari, che si chiamava Cantina vinicola, fu la moglie Caterina Rivaldo, bisnonna di Federico.
Anni 20 - Romeo Aglietti, figlio di Caterina e Flaminio, a 14 anni fu mandato a Triviero per imparare il mestiere del macellaio. Dopodichè iniziò a macellare in via Amendola e nel negozio di famiglia vendeva la carne insieme a olio, burro e pochi altri prodotti.
Anni 60 - Anche Flaminio, figlio di Romeo, entrò nell' attività di famiglia e negli Anni80 ampliò la scelta di prodotti alimentari puntando a un piccolo supermercato come suggerivano i suoi tempi per andare incontro al bisogno del cliente di trovare in un unica sede tutto ciò di cui aveva bisogno.
1998 - Federico, figlio di Flaminio, iniziò a collaborare nel negozio. Da ragazzino andava ad aiutare il nonno e grazie a lui nacque la passione per la carne. Così, nel 2002, prese in mano l'attività di famiglia rimettendo al centro il reparto macelleria affiancato, però, da una selezione di altri prodotti di qualità