Trattoria di Bellagio: quando il successo del Made in Italy risiede nel costante rinnovamento
Da circa dieci anni circa, Sandra Francoforte dopo aver conseguito con successo e motivazione i suoi studi nel campo alberghiero e aver fatto tanta gavetta nella ristorazione, persegue la sua “missione” di diffondere la sua “italianità” in questo ristorante che gestisce con tanta professionalità e amore.
Contando su uno staff italiano di donne coraggiose, perseveranti e competenti, ogni giorno offre il meglio della cucina italiana, semplice ed essenziale perché preparata con ingredienti freschi e genuini.
L’atmosfera che si respira in questo ristorante fa la differenza. Qui il cliente si sente in una vera propria trattoria italiana. E’ “coccolato” e guidato con cordialità e umanità. È proprio sul “fattore umano” che Sandra ha puntato nella sua missione quotidiana oltre alla lungimiranza e al continuo rinnovamento che non annoia mai la sua clientela numerosa. Ce lo racconta in questa esclusiva intervista realizzata per noi con tanto entusiasmo.
Quando e com’è nata questa avventura di dirigere la Trattoria di Bellagio?
Da circa dieci anni faccio parte di un’equipe italiana professionale che promuove con passione ed entusiasmo il vero Made in Italy. Qui a Parigi ci sono numerosi ristoranti italiani ma quelli che diffondono l’autenticità sono davvero pochi. I francesi da tempo apprezzano la nostra italianità. Il successo della Trattoria di Bellagio è in effetti da imputare ai prodotti eccellenti che utilizziamo per preparare le nostre pietanze gustose (e che vendiamo) e alla professionalità e all’”italianità” che si ciba di umanità del nostro staff italiano.
Secondo lei perché il Made in Italy ha molo successo all’estero?
Per la semplicità di una gastronomia che è amata da tutti. L’essenzialità del Made in Italy è apprezzata dalla nostra clientela internazionale oltre che dagli stessi italiani che non riescono a trovare una cucina alla pari. Da noi ad esempio sono molto richieste la semplice pizza margherita e spaghetti aglio e peperoncino.
Per lei quanto conta l’estetica e la creatività nella presentazione di un piatto?
Tantissimo ma deve essere perseguita con passione. Noi, ad esempio, siamo un’equipe che svolge il proprio lavoro con un’inedita passione ed un innato entusiasmo. È inevitabile metterci fantasia e creatività in ciò che facciamo ogni giorno come fosse una vera e propria “missione di vita”. La cucina italiana non ha bisogno di fronzoli e dettagli inutili perché è amata per la sua semplicità e i suoi sapori indimenticabili.
Uno dei fattori di successo di un ristorante italiano all’estero è l’atmosfera che si respira all’interno di esso. Che tipo di ambiente troviamo presso La Trattoria di Bellagio?
Siamo un’equipe formata da personale italiano. Qui si respira un’atmosfera cordiale, familiare, umana. La gente viene da noi proprio per l’atmosfera che si respira. La Trattoria da Bellagio è gestito da donne italiane molto attente alle esigenze della clientela. Questo fattore ci rende vincenti e amati.
Cosa dobbiamo assolutamente mangiare?
La pasta fresca come la facevano le nostre nonne. Gli gnocchi e i ravioli fatti a mano hanno molto successo qui da noi.
Com’è strutturata la carta dei vini?
Ai nostri clienti piacciono tanto il Montepulciano d’Abruzzo, il Negramaro e il Nero d’Avola. Stanno avendo tanto successo questi vini. Sono infatti quelli più venduti. Abbiamo una carta di vini molto variegata che spazia dal Nord al Sud Italia in venti etichette. Sono sia bianchi che rossi, eccellenti per qualsiasi accostamento e gusto.
Qual è la parte più soddisfacente del suo lavoro?
Io amo l’Italia. Ho fatto tanta gavetta dopo aver intrapreso gli studi nel settore alberghiero. Sono giunta fin qui grazie alla mia passione per l’autentico Made in Italy. Amo di questo lavoro il contatto con la gente. La gente ama rapportarsi con noi. Spesso ci ritroviamo a fare da “guide turistiche” per i nostri clienti coi quali consolidiamo un rapporto di fiducia e umanità. È un lavoro che richiede molta forza di volontà e motivazione. È la passione che non si esaurirà mai in quello che faccio che fa la differenza.
In base alla sua esperienza quali sono le maggiori difficoltà che un ristoratore italiano può incontrare in Francia?
La concorrenza spietata e il cercare di essere sempre innovativi e costanti nel proprio lavoro. Non bisogna mai lasciarsi andare e mai dare nulla per scontato in quello che si fa. Bisogna essere ogni giorno performanti e creativi ponendosi ogni giorno un obiettivo diverso.
Che tipo di clientela frequenta la Trattoria di Bellagio?
La nostra clientela è composta da italiani e turisti che vogliono avventurarsi nel mondo dell’arte culinaria italiana.
Un tempo per promuovere il proprio locale vi era il passaparola. Oggi vi sono i social media che risultano molto efficienti in questo obiettivo. Che tipo di rapporto ha con essi per pubblicizzare e far conoscere il proprio ristorante?
Utilizziamo ogni giorno gli account social del nostro ristorante. Vengono aggiornati costantemente. Postiamo sempre le novità. Li monitoriamo per capire che tipo di riscontro e feedback abbiamo. Servono anche per conoscere meglio le esigenze della nostra potenziale clientela.
Un obiettivo da perseguire entro fine anno?
Ogni giorno decidiamo di perseguire un obiettivo diverso per automotivarci nella nostra missione di diffondere il Made in Italy. Vogliamo continuare in questa missione con entusiasmo e perseveranza perché a lungo andare queste componenti sono premiate. Non riesco a definire un obiettivo solo da perseguire entro fine anno perché ogni giorno è per me occasione per rinnovarmi e crescere in ciò che faccio.
ID Anticontraffazione: 9994 | Mariangela Cutrone |