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Come è nata l’idea di promuovere la cucina italiana attraverso l’arte della pasta in Spagna?

La storia che lega me al Patsa Lab è iniziata circa tre anni fa in seguito alla mia voglia di intraprendere un percorso parallelo alla mia carriera di medico. Sentivo l’esigenza di esprimere il mio lato creativo ed è stato così che ho optato per la creazione di un ristorante nel quale promuovere l’autentica cucina italiana. L’idea è nata dal constatare quanto sia diventata scadente l’alimentazione non solo in Spagna, ma un po’ dappertutto. Grazie alla mia cultura chimico- medica, fusa alla passione per la vera cucina italiana, ho voluto diffondere un concetto inedito di “mangiare bene” e “mangiare sano”. Lo concretizziamo ogni giorno nel Patsa Lab offrendo piatti che hanno alla base ingredienti genuini e salutari. Usiamo solo farine ecologiche, salse, carne e pesce preparati in maniera naturale e sana. Siamo la testimonianza che si può “mangiare sano” anche in maniera gustosa.


In base alla vostra esperienza che tipo di riscontro ha avuto la cucina italiana in Spagna?

Abbiamo ottenuto subito un feedback positivo anche tra i giovani. Questo mi ha letteralmente stupito perché all’inizio credevo che ci potesse apprezzare solo un target di clientela superiore ai cinquant’anni. Invece constato che ci sono molti giovani che al giorno d’oggi ci tengono a sapere cosa mangiano. Noi ci teniamo ad offrire piatti sani con ingredienti rintracciabili.

Alla base c’è quindi un’attenta selezione dei prodotti Made in Italy. Personalmente lei a quali prodotti Made in Italy non rinuncerebbe mai all’interno del suo ristorante?

A tutti i prodotti che provengono direttamente dall’Italia tipo i pomodori pelati, i vini (sono esclusivamente italiani), le farine, i formaggi e i salumi. È difficile scartare dei prodotti. Siamo un ristorante italiano ed inevitabilmente dobbiamo garantire l’autentico Made in Italy a livello di materie prime e noi lo facciamo nei minimi dettagli.

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Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso il Patsa Lab?

Abbiamo un menù dinamico che cambia in base alla stagionalità e alla creatività del mio team formato da tre chef che studiano accuratamente i piatti che si creano. Abbiamo diversi piatti che sono di nostra invenzione. Ci piace stupire e incuriosire costantemente la nostra clientela.

In questa epoca dominata dai social media, secondo lei quanto conta l’estetica nella presentazione di un piatto?

Molti nostri piatti si mangiano con gli occhi. Io ho sempre spiegato ai miei colleghi che il cliente mangia con tre sensi, ossia vista, olfatto e gusto. La percezione di un piatto a livello sensoriale è importantissima. Io preferisco una presentazione semplice e coerente con quello che i clienti andranno ad assaggiare. Evito le presentazioni troppo elaborate perché stonerebbero con quella che è la nostra filosofia di cucina.


Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso il Patsa Lab?

Nel nostro ristorante ci sono luci soft che creano un’atmosfera suggestiva accompagnata con della musica blues e jazz in grado di rilassare i clienti e far loro vivere un’esperienza indimenticabile ed emozionale che arricchisce l’animo nel profondo. Il tutto è accompagnato dalla cordialità del nostro staff che è sempre gentile nell’offrire consigli.

Nella ristorazione conta di più la formazione o l’esperienza?

Sono due aspetti molto importanti. Credo che la formazione sia l’aspetto principale che pone le basi per poi mettersi sul campo a lavorare. Io sono la testimonianza che vengo dalla formazione con tre anni intensi di studio che mi hanno aiutato a creare e lavorare al meglio in questo progetto ambizioso.

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La parte che preferisci di questo lavoro…

La creatività che mi permette di esprimere e di cui avevo bisogno per esprimere il mio lato artistico. E inoltre adoro vedere soddisfatti i nostri clienti. È stupendo quando i clienti passano dalla nostra cucina a vista e ci fanno i complimenti su quello che hanno gustato. Il sostegno dei nostri clienti ci ha permesso di andare avanti durante il periodo difficile del lockdown.

Quale consiglio darebbe ad un giovane ristoratore italiano che vuole promuovere l’autentico Made in Italy all’estero?

Diffondere solo l’autenticità e differenziarsi dagli altri ristoratori. L’originalità e l’autenticità consentono di raggiungere il successo all’estero. Inoltre bisogna cercare di essere onesti.

ID Anticontraffazione: 17708Mariangela Cutrone


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notizie Trattoria Matto a Copenaghen, dove la tradizione si sposa con la sapiente modernità   Trattoria Matto, nel centro di Copenaghen, è il ristorante in cui mangiare l’autentica tradizione culinaria italiana alla quale viene aggiunto un tocco di modernità che rende uniche e speciali le specialità che andrete a degustare. In questo locale sarete accolti da un’accoglienza e cordialità che vi farà sentire subito in “famiglia”. L’atmosfera che si respira è calda e accogliente. Sarà inevitabile vivere un’esperienza indimenticabile che soddisferà tutti i vostri sensi impegnati ad intraprendere un vero “viaggio esperenziale” tra i sapori, odori e colori dell’Italia che è tanto amata e valorizzata in Danimarca e che è ricreata sapientemente nel menù della Trattoria Matto. Questo ristorante è stato creato con tanta passione e immenso amore per le sue origini italiane da Domenico che ogni giorno investe il suo tempo e le sue energie creative per offrire alla sua clientela specialità genuine e creative al tempo stesso in grado di soddisfare ogni palato. Ce lo racconta con tanto entusiasmo in questa intervista in cui dispensa consigli a tutti i giovani che sono veramente motivati nell’intraprendere una carriera nel settore della ristorazione italiana al giorno d’oggi.
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notizie Ristorante Delfino a Portofino, dove la tradizione culinaria di qualità non tramonta mai   Il Ristorante Delfino a Portofino racchiude in sé una tradizione culinaria, degna di nota caratterizzata da specialità inimitabili che hanno alla base ingredienti semplici ma di ottima qualità. Per lo chef Carmelo Carluzzo, che da circa trentasei anni gestisce con passione e professionalità questa attività, cucinare significa trasmettere emozioni e sensazioni uniche. Questo ristorante è in grado di offrire il giusto equilibrio tra un “piatto creativo” e uno altamente gustoso. Immersi in una location suggestiva potrete imbattervi in un menù variegato che è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato, anche quello più esigente. Pranzare o cenare in questo ristorante è una vera e propria “esperienza sensoriale” che lascia il segno nella mente e nel cuore, complice la suggestiva e magica città di Portofino che non si può assolutamente non amare. Delle tradizioni culinarie che si tramandano di generazione in generazione e di quanto l’esperienza faccia davvero la differenza in questo settore conversiamo in questa piacevole intervista con lo chef Camelo Carluzzo
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notizie Ristorante Caffè Italy Braga: il meritato successo della cucina italiana in Portogallo Nella città portoghese di Braga c’è un posto suggestivo e accogliente in cui si può gustare la vera cucina italiana preparata con amore e professionalità, Il Ristorante Caffè Italy. Reduce dal successo di altri due ristoranti nella capitale portoghese, Gianluca, originario del Sud Italia di diffondere il Made in Italy attraverso l’arte culinaria non si ferma mai.  È da circa otto anni che vive qui in Portogallo e in questi anni è stato premiato diverse volte per la sua professionalità nel campo della ristorazione. Gianluca è un ristoratore che ama tanto il suo lavoro. Non smette mai di ricercare il meglio dei prodotti italiani per preparare piatti prelibati e pizze eccellenti che lasciano soddisfatti i suoi numerosi clienti. A fine pranzo o cena è inevitabile non ringraziarlo per la qualità di ciò che si mangia in questo ristorante dove il menù è variegato e non ci si stanca mai di sperimentare e provare nuove pietanze gustose.
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notizie Pasticceria Chiara, dove l’arte pasticcera diventa una dolce ed emozionante “coccola”   La Pasticceria Chiara ad Olgiate Olona (Va) è il luogo ideale in cui fare il pieno di energia al mattino gustando un’indimenticabile colazione in cui regnano sovrani inediti croissant dei quali vi innamorerete letteralmente. Qui potrete anche fare il pieno di gustosi dolci per una pausa relax, per festeggiare una ricorrenza o semplicemente per concedervi una prelibata coccola. La Pasticceria Chiara nasce nel 1974 per regalare emozioni e “coccole” ai suoi clienti tramite un assortimento di dolci tradizionali, torte, croissant, prodotti lievitati. È in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di palato. Oggi è gestita da Fabio Longhin che con tanto amore ha apportato alla tradizione della sua famiglia di pasticceri un’impronta moderna grazie alla sua costante voglia di sperimentare e ricercare materie prime sempre più innovative, salutari e gustose. Il suo lavoro da pasticcere gli consente di non smettere mai di dare sfogo alla sua fantasia e alla sua voglia di mettersi continuamente in gioco. Grazie alla sua verve creativa è nato Delirium, il panettone che ha alla base una miscela arabica e robusta dalla crema consistente e dal gusto morbido, un candito orientale, una tipologia di farina evoluta e un cioccolato equo solidare. Delirium è un panettone in vasocottura. Il suo originale vaso in vetro garantisce il mantenimento di tutti gli aromi e una shelf-life molto più estesa nel tempo. Dell’amore e della passione che Fabio Longhin ci mette ogni giorno nel creare le sue specialità e dell’importanza delle materie prime che sono alla base delle sue creazioni ci parla in questa esclusiva intervista.