Che il Made in Italy sia sinonimo di qualità elevata e sapori sopraffini è indubbio. Basti pensare ai sei colossi dell'enogastronomia nostrana a certificazione DOP e IGP: Aceto Balsamico di Modena, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala Campana, Prosciutto di Parma e Prosecco.
Come nel caso di qualunque prodotto di successo, tuttavia, queste leccornie continuano ad essere sempre più spesso oggetto di plagi e contraffazioni in tutto il mondo. È per questo che i controlli volti a prevenire la vendita e l'acquisto di prodotti falsificati – e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori – si stanno intensificando sempre di più. Soprattutto su internet.
Negli ultimi due anni, infatti, le maggiori piattaforme di e-commerce a livello globale hanno subìto oltre 5mila controlli, con migliaia e migliaia di prodotti ritirati dal mercato. Per prevenire il ripetersi di simili episodi, l'Italia ha sottoscritto con Alibaba, Ebay e Amazon dei memorandum di collaborazione. I prodotti contraffatti, dopo essere stati segnalati, vengono così immediatamente ritirati.
Cesare Ponti, vicepresidente di Federalimentare, ha lodato l'iniziativa, affermando che «la cooperazione nei controlli è fondamentale. Al di là delle cifre, infatti, c'è un aspetto etico e la garanzia di sicurezza alimentare. Pilastri fondamentali per valorizzare l'agroalimentare made in Italy: bloccando la contraffazione, infatti, si crea più spazio per l'export».